jeudi 28 février 2013

Su La Testa!: SUL MURO

Su La Testa!: SUL MURO:

Attenzione all'ultimo fantoccio telecomandato sulla scena "politica" con chiacchiere da bar. Ai giovani, agli ingenui, a quelli in buona fede e ai creduloni dedico questi mirabili versi.

                                    g.l.



di Bertolt Brecht 

                  



Sul muro c'era scritto col gesso
viva la guerra.

Chi l'ha scritto

è già caduto.

chi sta in alto dice:

si va verso la gloria.



Chi sta in basso dice:

si va verso la fossa.

La guerra che verrà

non è la prima. Prima

ci sono state altre guerre.

Alla fine dell' ultima

c'erano vincitori e vinti.

Fra i vinti la povera gente

faceva la fame. Fra i vincitori

faceva la fame la povera gente egualmente.


Al momento di marciare molti non sanno

che alla loro testa marcia il nemico.

La voce che li comanda

è la voce del loro nemico.

E chi parla del nemico

è lui stesso il nemico.

nocensura.com: Si torna all'inciucio totale?

nocensura.com: Si torna all'inciucio totale?: Noi lo avevamo detto che alla sinistra non dispiaceva affatto che Berlusconi rimontasse, garantendo  l'ingovernabilità... è piuttosto...

nocensura.com: Una storia di ordinaria ingiustizia e una famiglia...

nocensura.com: Una storia di ordinaria ingiustizia e una famiglia...: LEGGETE COSA ACCADE IN ITALIA !!! Se c'è qualche professionista serio disponibile ad aiutare questo ragazzo e sollevare la questione ...

Marra a Bersani e Grillo: perché mai non abrogate anatocismo, commissioni di massimo scoperto e accredito tardivo versamenti?


L'avv. Marra con le banconote da 5 euro
"Vere ma false"
Marra a Bersani e Grillo: perché mai non abrogate anatocismo, commissioni di massimo scoperto e accredito tardivo versamenti?

Cari Bersani e Grillo, come fate a parlare di riduzione delle spese e moralità se prima non eliminate l'anatocismo, le commissioni di massimo scoperto e l'accredito differito dei versamenti, con i quali le banche lucrano illegittimamente circa 2 miliardi di euro al giorno a danno della società?

Capite: 2 miliardi al giorno di fronte alle quisquilie che recuperereste tagliando i parlamentari o le auto blu o i 'rami secchi' eccetera?

E come fate a disinteresessarvi del fatto che, ogni 100.000 euro, applicando i tassi anatocistici, cioè addebitando gli interessi ogni tre mesi anziché ogni anno, in dieci anni, le banche prendono 204.000 euro in più di interessi?

E perché non chiedete alla magistratura di smettere di rimanere inerte di fronte al gravissimo illecito rappresentato dalla privatezza della Bance d'Italia, la cui nazionalizzazione – come sapete – risolverebbe ogni problema?

E tu Grillo, perché non mi rispondi quando dico che sono pronto a risolvere io, gratuitamente, il problema di buona parte dei 550 milioni di euro di debiti del Comune di Parma semplicemente facendo causa alle banche creditrici, perché, secondo una giurisprudenza ormai pacifica, sono somme per la più parte non dovute? 

Perché cioè non fate queste cose? Quali arcani motivi lo impediscono?

Alfonso Luigi Marra



SMS

Marra a Bersani e Grillo: perché mai non eliminate anatocismo, commissioni di massimo scoperto e accredito tardivo versamenti, con i quali le banche ci rubano 2 miliardi al giorno? E perché non chiedete alla magistratura di confiscare le quote private di Banca Italia?

Vedi anche: Marra offre assistenza legale a Pizzarotti: "recupera i soldi rubati al comune dalle banche" - Marra offre a Pizzarotti assistenza legale gratuita per far recuperare al Comune di Parma buona parte dei 550 milioni indebitamente pretesi dalle banche.

Su La Testa!: LASCIO IL MOVIMENTO 5 STELLE

Su La Testa!: LASCIO IL MOVIMENTO 5 STELLE:   di Monica Fontanelli Alle scorse elezioni comunali di Bologna e alle regionali ho votato il Movimento 5 Stelle. Leggo i post...

Su La Testa!: GRILLO: L'EVASORE TOMBALE

Su La Testa!: GRILLO: L'EVASORE TOMBALE: di Zorro


Che ci volete fare? A casa Grillo fanno così. Dicono una cosa in pubblico e poi ne fanno un'altra opposta in privato. Infatti, vale l'adagio: vizi privati e pubbliche virtù. Allora, da che pulpito viene la predica? Grillini non siate grullini. Sveglia...

RAGIONIER BEPPE GRILLO, rammenta questi due articoli giornalistici pubblicati dal quotidiano IL TEMPO? Si narra della sua evasione fiscale e della conseguente richiesta della sua società immobiliare GESTIMAR di usufruire del condono tombale offerto dal governo Berlusconi. Nel suo curriculum c'è anche un condono edilizio per la sua villa di Sant'Ilario sulle colline di Genova. E' in grado di smentire queste notizie documentate con fatti concreti e non con i soliti starnazzamenti urlati? 
 


IL TEMPO, 16/11/2005 24:00

Beppe Grillo imprenditore berlusconiano


Che lo facessero società come la Parmalat sotto il profilo fiscale o altri sotto l'aspetto ambientale, per Beppe Grillo il condono è sempre stato un vero tabù. Per il Beppe Grillo comico e tribuno di piazza, naturalmente. Non per i Grillo imprenditore e immobiliarista. Perché in quel caso passava in secondo piano l'opinione dei suoi blogger o qualche testo di piazza pronunciato con parole troppo avventate. E Giuseppe Grillo detto Beppe insieme al fratello Andrea quel condono, anzi l'articolo 9 della legge sul condono fiscale di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, proprio la norma sul condono tombale, l'hanno utilizzata con grande sapienza. Non una, ma due volte, perché mentre in parlamento impazzavano le polemiche sulla riapertura dei termini per prorogare a tutto il 2002 la grazia fiscale già concessa per il periodo 1997-2001, i Grillo risfruttavano la possibilità. Come? Nei bilanci 2002 e 2003 della propria immobiliare, la Gestimar srl con sede a Genova e casette in giro per l'Italia. Così scrive Andrea Grillo nel bilancio 2002, mettendo avanti le mani anche per conto del fratello Beppe (che ha il 99 per cento delle azioni): «In considerazione della possibilità concessa dalla legge finanziaria 2003 di definire la propria posizione fiscale con riferimento ai periodi di imposta dal 1997 al 2001, fermo restando il convincimento circa la correttezza e la liceità dell'operato sinora eseguito, si è ritenuto opportuno di avvalersi della fattispecie definitoria di cui all'articolo 9 della predetta legge (condono Tombale)». Piccola decisione un po' nascosta in bilancio e fra mille scuse e inutili professioni di correttezza (applicare il vituperato condono fiscale berlusconiano non era infatti obbligatorio), di cui non si trova più traccia nel bilancio 2004 della Gestimar, che alla fine paga anche un sacco di tasse, più del 60 per cento sul piccolo utile realizzato. In questo caso ben diversamente dalle holding di Adriano Celentano e di Roberto Benigni, come raccontato in questi giorni da Il Tempo. Ma era stato proprio Beppe Grillo, non Celentano o Benigni a tuonare contro i condoni nel giugno 2004, in una vibrante lettera rivolta al direttore del quotidiano La Repubblica. Rivolto ai deputati della Casa delle Libertà, aveva sostenuto: «Mettiamo, per ipotesi, che costoro non abbiano mai rubato, evaso le tasse, corrotto un finanziere o un giudice, maneggiato fondi neri, società offshore, P2, tangenti e condoni...» . Già, i condoni come quello che il Grillo imprenditore aveva appena utilizzato... Per altro in buonissima compagnia. Perché altri indignati tuonanti come lui, dalla società editrice dell'Unità, al Caf del Lazio controllato dalla Cgil, fino a quasi tutte le società per azioni controllate dai democratici di sinistra, quel condono tombale l'avevano usato a man bassa e perfino per cifre ben più significative. Sarà piccolo, ma è il conflitto di interesse di tutti gli indignati speciali del centrosinistra italiano... La Gestimar dei fratelli Grillo è una società immobiliare con una decina di proprietà sparse fra Liguria e Sardegna. Il portafoglio al costo storico immobilizzato sfiora il milioncino di euro, ma il valore di mercato è probabilmente molto superiore. In bilancio figurano tre unità immobiliari a Marineledda, Golfo degli Aranci, e una casa a Porto Cervo. Due immobili commerciali ad uso ufficio sono controllati a Casella e a Genova Nervi, mentre altre proprietà ad uso civile e commerciale sono solo citate in un elenco indistinto. L'attività della società e i suoi stessi bilanci sono resi possibili da un finanziamento infruttifero da parte del socio Giuseppe Grillo, per un ammontare di 461 milioni di euro, riportato nello stato patrimoniale della società come debito.



IL TEMPO, 25/09/2009 05:15


 Il Grillo parlante si pappa la sanatoria


Ma mi faccia il piacere, avrebbe detto un comico doc come Totò. I grandi volti dell'umorismo italiano sono spesso devoti all'antiberlusconismo. È il caso di personaggi che vivono la propria professione a metà tra un palcoscenico di un teatro e di un comizio. Professionisti come Beppe Grillo, Adriano Celentano, Roberto Benigni. Tre nomi che non risparmiano critiche a Silvio Berlusconi. Peccato che proprio dalle decisioni del Cavaliere, e del suo superministro Giulio Tremonti, hanno in passato raccolto grandi frutti. Non si contano le proteste, su internet o in piazza, del comico genovese contro il famoso «condono tombale» della XIV legislatura. Per Grillo era un provvedimento-tabù. Ma solo per il Grillo «parlante», per quello imprenditore era come musica. Beppe e suo fratello Andrea quel condono l'hanno utilizzato.

E ben due volte. Nei bilanci 2002 e 2003 della loro immobiliare, la Gestimar srl: «In considerazione della possibilità concessa dalla legge finanziaria 2003 - scrive Andrea Grillo - di definire la propria posizione fiscale con riferimento ai periodi d'imposta dal 1997 al 2001, fermo restando il convincimento circa la correttezza dell'operato finora eseguito, si è ritenuto opportuno avvalersi della fattispecie definitoria di cui l'articolo 9 della predetta legge (condono Tombale)». Beppe Grillo non è l'unico che ha usufruito delle agevolazioni fiscali. Nella lista c'è anche il nome di Adriano Celentano, il cantante che saltuariamente commenta fatti politici sul Corriere e appare su Rai Uno per esibirsi nel suo repertorio canoro e, all'occorrenza, criticare il centrodestra. L'holding di famiglia, la Clan Celentano srl, sotto il governo Berlusconi registrava una pressione fiscale del 14,92 per cento. Gli anni di bilancio erano il 2002, 2003 e 2004.

Nel triennio la società ha fatturato dodici milioni e 623 mila euro e non registrava neppure un lavoratore dipendente. Un altro storico castigatore del Cavaliere, anzi di Silviuccio, di Silviaccio, è Roberto Benigni. Amato dagli italiani perché fuoriclasse nel mondo del cinema e della risata, ha anche lui approfittato di alcuni provvedimenti varati dal governo Berlusconi. Negli anni in cui Celentano usufruiva di pressioni fiscali pari al 14,92 per cento, Benigni e sua moglie Nicoletta Braschi si sono fatti portar via dal fisco solo il 4,49 per cento dei guadagni della Melampo cinematografica srl, tra il 2001 e il 2004. Anni in cui da sottolineare non c'è solo che il centrodestra era al governo, ma anche che Benigni offriva al pubblico grandi capolavori come «La vita è bella», il colossal «Pinocchio» o «La tigre e la neve». Anni d'oro, insomma. Dove il fatturato superava i cento milioni di euro, ma l'utile ammontava a 10,2 milioni. Con un assegno indirizzato all casella postale dello Stato di soli 459 mila euro.

http://www.iltempo.it/politica/2009/09/25/il-grillo-parlante-si-pappa-la-sanatoria-1.188809

mercredi 27 février 2013

Su La Testa!: IL GRILLO SPARLANTE E LE STELLETTE SILENTI

Su La Testa!: IL GRILLO SPARLANTE E LE STELLETTE SILENTI:  di Gianni Lannes


L GRILLO SPARLANTE E LE STELLETTE SILENTI




 di Gianni Lannes

La salute ormai è un lusso anche in Italia. Le condizioni sociali di vita peggiorano sempre più.  La gente è stanca e non ne può più di vessazioni dello Stato, ed imbroglioni che indorano la pillola per il proprio tornaconto. 

C’è una canzone scritta e cantata dal maestro dei cantautori italiani, ovvero Matteo Salvatore, intitolata “ E’ proibit’ ”: mi è tornata in mente ora, dopo gli avvertimenti a lasciar perdere Grillo che pare goda di immunità ducesca. Mussolini, ovviamente, non c'entra.

Il “reuccio” è nudo più di un verme, ma non si deve dire perché il suo partito (telecomandato da un’azienda di neuromarketing) è stato votato da milioni di individui. E visto il successo elettorale adesso va tanto di moda. Però,  in qualunque salsa vogliate imbonire il discorso, questo “messia” (così ribattezzato dal guru del guru, detto anche Casaleggio Gianroberto) non mi incanta e non mi impressiona. 

Per il giornalismo libero e indipendente, non esistono intoccabili (a ragion veduta) e non si fanno sconti. Se ci si occupa diBerlusconi, Bersani o Monti va tutto bene, è concesso anche l'insulto personale, ma appena sfiori, magari senza affondare più di tanto, con la critica costruttiva e documentata, qualche sedicente icona di cartongesso dei tempi correnti (Grillo, Vendola, Saviano), apriti cielo per lesa maestà. A quanto pare, adesso, anche taluni pennivendoli sono saliti sul carro del vincitore e ne tessono lodi in tv, sulla carta stampata e soprattutto sul web.

Provate a disattivare i messaggi subliminali dell’imbonitore che dall’avanspettacolo è transitato in un amen alla casta principale dell’Italietta. Ora accendete la mente, se vi va.

Occorre prestare attenzione all’eccesso di informazione”, perché si traduce in difetto di sapere. In effetti, la censura - anche in toni “eleganti” - non è altro che il modo concreto di travestire, escludere, eludere o negare quei contenuti che rischierebbero di mettere in pericolo la presunta legittimità di chi detiene un potere, in questo caso, mass-mediatico, e persino un peso politico.

Come professa da decenni la Trilateral Commission (su questo diario internautico trovate anche la documentazione), è sufficiente mantenere le moltitudini in uno stato di ignoranza diffusa.   

Qual è il mantra dettato dai Casaleggio a ripetizione ossessiva?Provate a rispondere… Forza grillini, un piccolo sforzo. Comunque, fate una pausa se il quesito vi ha turbato o dovete chiedere il permesso di pensare, non dico di esprimere pubblicamente idee. Parentesi: anche quando andate in bagno o fate la ricreazione chiedete l'autorizzazione  ai capoccia? Scherzo... per sdrammatizzare.

Comunque, dove eravate l’anno scorso, quando a Palermo il vostro capo nel corso di un comizio ha elogiato la mafia? E quando sul suo blog ben confezionato dalla solita ditta in contatto con l’alta finanza speculativa internazionale, ha pubblicato fior di sfondoni in odore di conclamato razzismo? Sbaglio, sono in errore, oppure nessuno di voi ha fiatato? Qualche anno fa, l'allora ministro Lunardi, inserito nel clan Berlusconi, affermò pubblicamente che "con la mafia bisogna convivere".

Il risveglio sarà duro ed amaro quando troverete qualche minima risposta. Aprite gli occhi. Tutto quello che passa il convento grillesco viene sfornato dalla premiata ditta. E la democrazia dal basso? Solo uno slogan del momento?
 
Fermare la diffusione del sapere critico, è una forma di controllo repressivo del potere, perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono sia pure con suadenti parole. 

La conoscenza ti fa dubitare, soprattutto del potere, di ogni potere, anche quello apparentemente buono che agisce in nome e solo in nome del “tuo” bene. La satira è tale se colpisce e morde veramente il potere, senza sconti o riguardi per i divetti di turno.

Vogliono i giovani, conformati, standardizzati ed obbedienti. Ascoltate Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere accadere nel mondo”. Il mutamento parte sempre dentro di noi, da noi, non da altri, senza imposizioni.

SU LA TESTA!

nocensura.com: Marra: "Fine del grillismo e scacco matto al sistema.

nocensura.com: Marra: "Fine del grillismo e scacco matto al siste...:


Riceviamo e pubblichiamo:
Il video di Sara Tommasi per l'avv. Marra che accusa Grillo
Grillo, anche lui di fatto un bilderberghino, eviterà – c'è da ritenere – di andare al governo per non essere coinvolto nel suo fallimento e cercare così di presentarsi di nuovo come dissidente alle prossime, imminenti elezioni.

Un artifizio, quello di Grillo, che comunque non sarebbe durato, perché neanche Cinque Stelle, come ogni altro partito del PUB – il Partito Unico Banche – è in grado di risolvere nulla, ma che per durare almeno un po' sarebbe occorso battesse le coalizioni PD e PDL alla Camera e al Senato e prendesse il premio di maggioranza.

Cosa che, alle prossime elezioni, non gli riuscirà più, perché, se affronterà le banche e il Bilderberg, essi lo elimineranno descrivendolo per quello che è: un uomo comune che non ha ovviamente mai formulato il complesso sistema scientifico, giuridico, culturale ed economico necessario per il cambiamento; e se non li affronterà il suo gioco sarà smascherato dai molti avversari e prima ancora dagli stessi grillini, sempre più a disagio per i suoi 'vuoti di memoria' circa il signoraggio e la sovranità monetaria europea; a cui non gli basterà più, come fa ora per salvarsi, alludere di tanto in tanto.
 

Grillo che però in una cosa sarà solidale a Bersani: far sì che Berlusconi sia travolto dalla magistratura e dallo sbando delle sue imprese, a partire da Mediaset, vittima della crisi della pubblicità.
Berlusconi che sarà abbandonato a se stesso perché ha fallito nell'unico ruolo per il quale è stato sempre tollerato e votato: quello di baluardo contro l'apparato burocratico e bancario, non avendo invece mai nessuno creduto alle sue promesse.

Quanto all'improbabilissimo governo, morirebbe in ogni caso subito perché Bersani è portatore delle stesse politiche bilderberghine di Monti, e il Bilderberg ha già perso, oltre che in Italia, nel mondo. Mondo che ha governato per decenni celandosi dietro quasi tutti i politici, i media e gli apparati.


Una situazione in realtà di facile soluzione e la cui 'irrisolvibilità' è solo frutto del fatto che nessun altra forza, eccetto il PAS, ha alcuna proposta che abbia un livello di dignità tale che qualcun altro possa condividerla. Tant'è che la soluzione non sono le elezioni, ma la confluenza delle forze oggi in Parlamento nel PAS.
Una confluenza che, se non ora, si verificherà non appena sarà divenuto chiaro che non c'è altra possibilità, perché, mentre a tutti, compreso il Bilderberg, manca l'a b c dei presupposti per la costruzione del nuovo mondo, nel PAS c'è tutto, a partire dalla cosa essenziale, ovvero il nuovo modello culturale senza il quale la società non potrà far nulla, perché la cultura è il modo che gli uomini mediano, istante per istante, di dover avere in comune nel vedere la realtà.

Modello culturale che è tracciato nei miei libri a partire da La storia di Giovanni e Margherita, le cui tesi tutti cercano vanamente di scimmiottare fin dal 1985, e che non si esaurisce affatto nell'economia, perché l'economia è solo uno degli elementi di ciò che questo contesto politico di illusi e collusi chiama cambiamento o persino rivoluzione.


25.2.2013 


Alfonso Luigi Marra

nocensura.com: SMART DUST, la polvere che spia e trasmette le informazioni

nocensura.com: SMART DUST, la polvere che spia e trasmette le inf...:


Clicca per ingrandire



Nel suo articolo Ecco la polvere che spia pubblicato sul quotidiano La Repubblica il 31 ottobre 2002, Federico Rampini descrive la polvere intelligente o “smart dust” come un pulviscolo composto di miriadi di microchip.

Di essa egli scrive che:

Il Pentagono la definisce “La tecnologia strategica dei prossimi anni” (…) Il pulviscolo intelligente è fatto di miriadi di computer microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie.

Invisibile e imprendibile, la polvere di intelligenze artificiali si mimetizza nell’ambiente e capta calore, suoni, movimenti. Può essere diffusa su territori immensi e sorvegliarli con una precisione finora sconosciuta. Sa spiare soldati standogli incollata a loro insaputa, segnala armi chimiche e nucleari, intercetta comunicazioni, trasmette le sue informazioni ai satelliti.

Dietro la polvere intelligente c’è uno dei più potenti motori del progresso tecnologico americano, la Defense Aduanced Research Projects Agency (Darpa) che è stata all’origine di innovazioni fondamentali, compreso Internet. E’ il braccio scientifico del ministero della Difesa (…)

Gli elementi di base della loro costruzione sono i Merns, micro-elactro-mecanical systems. Sono micro-computer che integrano capacità di calcolo, parti meccaniche figlie della nano-robotica, più i sensori elettronici: cioè termometri, microfoni miniaturizzati, nasi e microspie che captano movimenti o vibrazioni. (…) I progressi della miniaturizzazione rendono i micro-apparecchi sempre più affidabili e ne allungano la vita, le batterie possono alimentarsi con le variazioni di temperatura o le vibrazioni. (…) “Il risultato finale sono network invisibili disserninati nell’ambiente – spiega Bruno Sinopoli – che interagiscono fra loro e trasmettono informazioni”.

(…) Come sostiene la Darpa la rivoluzione dei microsensori diffusi nell’ambiente “diventerà la primaria fonte di superiorità nei sistemi di armamento”. L’obiettivo è dichiarato ufficialmente sul sito Intemet della Darpa www.darpa.mil, perché per lavorare con gli scienziati di Berkeley anche i militari devono adottate certe regole di trasparenza. Si tratta di dispiegare in massa sensori remoti per scopi di ricognizione e sorveglianza del teatro di battaglia”.

L’informazióne non è stata divulgata dalla Difesa ma gli scienziati californiani non hanno dubbi: la polvere intelligente ha già fatto la sua prima apparizione su un vero campo di battaglia in Afghanistan, dove gli americani hanno cosparso nubi di smart dust sulle zone più impervie e montagnose. Il prossimo test potrebbe essere l’Iraq dove in caso di intervento militare – e anche molto prima-la polvere intelligente verrà cosparsa dal cielo e finirà mimetizzata nella sabbia del deserto per monitorare spostamenti di truppe, artiglierie o rampe dei missili Scud.

A questo punto restano ben pochi dubbi che questa polvere, tanto intelligente quanto artificiale, e sicuramente non adatta ad entrare in contatto coi sistemi respiratori degli esseri viventi, sia stata realizzata principalmente per scopi militari. Anche se alla fine dell’articolo vengono menzionati gli usi pacifici di tale tecnologia, per costruire una rete di sensori anti-inquinamento e per la prevenzione degli incendi, per disseminare sensori interni alle strutture edili che ne percepiscono le lesioni interne (causate ad esempio dai terremoti), non è detto che queste finalità pacifiche siano poi realmente innocue.

Infatti si legge nella chiusura dell’articolo che …

Spalmata sui muri con la vernice, una miriade di micro-computer consentirà di auto-regolare la temperatura e la luminosità dell’ambiente in modo da eliminare ogni spreco di energia. Sempre che non finisca per spiare chi in casa ci abita. A finanziare ricerche sulle applicazioni della smart dust con i fondi federali non c’è più solo il Pentagono. Ora è sceso in campo anche un fondo di venture capital che nella Silicon Valley tutti conoscono bene: si chiama In-Q-Tel ed è una filiale della Cia.

Letto questo articolo magari qualcuno si chiederà come mai, a sette anni e mezzo di distanza, nel sito di wikipedia si parli ancora della polvere intelligente come di un progetto ancora lontano dalla sua possibile realizzazione pratica. Ma sappiamo bene che wikipedia è uno strumento in mano alle élite governative, che lo utilizzano per distorcere la realtà; abbiamo già visto infatti che su tale scandaloso sito vengono sfacciatamente negate le responsabilità governative negli attentati di Londra e dell’11 settembre, nonché l’esistenza delle scie chimiche.

Dal momento che con le scie chimiche vengono diffuse anche queste terribili nanostrutture sensoriali, come dimostrano gli studi della dottoressa Staninger, è facile capire perchè ciò che è ormai da tempo una realtà tecnologica venga ostinatamente considerato inesistente.

La Staninger ha fa rintracciato nei filamenti estratti dalle ferite dei malati di Morgellons (del tutto analoghi ai polimeri rilasciati con le scie chimiche) delle nanostrutture con un segmento d’oro. Sia la nota tossicologa californiana sia la giornalista indipendente Carolin Williams Palit hanno correlato la luce ultravioletta alla capacità dei nanotubi di autoassemblarsi. Alcune delle loro scoperte vengono confermate da un recente articolo (sulle nanotecnologie per rimuovere l’inquinamento) comparso su Le scienze ove si legge:

(…) si è riusciti infatti a mostrare come sottili particelle di metallo e carbonio possano intrappolare goccioline di petrolio nell’acqua che si autoassemblano a decine di milioni per formare minuscole sacche sferiche. Inoltre, gli studiosi hanno trovato che la luce ultravioletta e i campi magnetici potrebbero essere utilizzati per orientare le nanoparticelle, determinando un capovolgimento delle sacche e il rilascio del loro carico, una caratteristica che potrebbe essere utile anche per la somministrazione di farmaci.

(…) in principio venivano utilizzati nanotubi di carbonio a cui venivano collegati corti segmenti di oro. Ma, secondo Ajayan, con l’aggiunta di vari altri segmenti, di nichel o di altri materiali, i ricercatori possono creare nanostrutture effettivamente multifunzionali. La tendenza di questi nanobastoni ad assemblarsi in miscele acqua-olio è dovuta alla proprietà di avere l’estremo di oro idrofilo e l’estremo in carbonio idrofobo.

Più avanti potete leggere la traduzione di un articolo comparso sull’edizione on line del New York Times ove viene confermato che i progressi nella miniaturizzazione nanotecnologica permettono alle nanostrutture sensoriali di ricaricarsi assorbendo energia dalle onde elettromagnetiche dell’ambiente circostante.

E’ quindi facile ipotizzare che l’irradiazione costante ed eccessiva di onde elettromagnetiche (antenne per la telefonia mobile e per i wi-fi, più altre antenne nascoste dedicate a scopi non certo umanitari) è funzionale alla diffusione delle scie chimiche. La sinergia tra scie ed onde elettoromagnetiche è molto probabilmente dedicata ad un sofisticato progetto di manipolazione delle coscienze e controllo mentale (non si spiegherebbe altrimenti come 6 miliardi di persone possano permettere senza protestare che il sole venga cancellato e l’aria ammorbata dai prodotti chimici dispersi tramite le scie degli aerei) ma forse anche ad un progetto ancora più nefasto (ed oscuro) di manipolazione genetica (come dimenticare che le frequenze dei telefonini alterano il DNA?) tesa a trasformare la razza umana con ibridazioni tecnologiche.

Ovviamente la notizia che viene diffusa tramite l’articolo de Le Scienze serve anche a disinformare sulle reali finalità di queste tecnologie militari ed a fornire una copertura; si potrà sempre attribuire ipocritamente la scoperta di tali nanostrutture nell’ambiente a delle operazioni di bonifica, sebbene in realtà la diffusione delle nanotecnologie è un “rimedio” peggiore del male che si finge di voler combattere.

Anche l’articolo del NY. Times assolve in parte a queste finalità; se da una parte in esso si parla della polvere intelligente come di qualcosa di ancora futuribile, d’altra parte si insiste sulle applicazioni positive di tali tecnologie, cercando di convincere le persone che la diffusione di “milioni di milioni” di nanosensori nell’aria che respiriamo possa portare alla fine un beneficio, e facendoci credere persino che possa essere normale in futuro trovare sensori negli alimenti che ci informano quando essi deperiscono.

La realtà è un’altra, ormai queste odiose nanoparticelle hanno permeato l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo ed il cibo che ingeriamo, contribuendo all’aumento di malattie degenerative, croniche e mortali.

Ben sapendo quello che c’è dietro questa sporca storia, una lettura critica del seguente articolo risulta molto illuminante; basti tenere presente che quasi tutto ciò che in tale articolo viene considerato come futuribile o fattibile in realtà è stato già realizzato, come mostra l’articolo di F. Rampini risalente a ben sette anni e mezzo addietro.


Fonte: scienzamarcia.blogspot.com - tratto da fractionsofreality.blogspot.it

Su La Testa!: ITALIA: LA FARSA CONTINUA

Su La Testa!: ITALIA: LA FARSA CONTINUA: di Gianni Lannes La notizia risale al gennaio scorso, ma vale la pena riesumarla perché rivela una previsione illuminante.

..Grillo aveva dichiarato di non candidarsi e invece risulta candidato addirittura premier. Vanta gravi precedenti penali, primo di tutto  per un triplice omicidio con condanna passato in giudicato (per non aggiungere altro). Ha contato i peli altrui ma non ha visto la sua boscaglia avariata, e pretende addirittura di impartire ordini all’intera Italia. Ora e sempre comanda e detta legge ad un centinaio di fedeli parlamentari eletti nel Movimento 5 Stelle, di proprietà esclusiva dello stesso Grillo, non eletto democraticamente, ed oltretutto senza un minimo controllo di legalità dentro M5S.

mardi 26 février 2013

Paolo Franceschetti Ghiandola Pienale digiuno chiesa Grillo Gio...

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nocensura.com: Equitalia lo multa per 50 mila euro, imprenditore ...: Un piccolo imprenditore si e’ tolto la vita nel magazzino della propria ditta ad Alfonsine,  nel Ravennate. Il fatto e’ stato scoperto ieri....

Su La Testa!: PER CHI HA VOTATO LA MAFIA?

Su La Testa!: PER CHI HA VOTATO LA MAFIA?:
Sicilia: lo stipendio incassato dagli onorevoli grillini di Gianni Lannes
 Toc toc! Scusate, un po’. Anche alla luce di certi ...

La copiosa letteratura in materia parla chiaro: le mafie influenzano ed orientano constamente il voto per un proprio tornaconto. Dalle carte giudiziarie, per esempio il processo al padrino Giulio Andreotti, sappiamo che il divo Giulio era organico al sistema mafioso, anche se poi il reato si è prescritto (ha stabilito la Cassazione). Rammentiamo che in passato i mafiosi hanno votare per la democrazia cristiana, il partito socialista, il partito comunista, i socialdemocratici, i radicali ed altri ancora.
Su La Testa!: ITALIA LIBERA: ECCO IL PENSIERO CHE CONDIVIDO IN PIENO DI UN CITTADINO ITALIANO. di Antonio Bassi ...Io sto dalla parte NOSTRA

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ECCO IL PENSIERO CHE CONDIVIDO IN PIENO DI UN CITTADINO ITALIANO.


di Antonio Bassi



...Io sto dalla parte NOSTRA, ossia quella degli Italiani indipendenti e padroni di decidere del loro futuro. Non sto con Grillo e Casaleggio, non con Berlusconi, non con Bersani, non con Monti, non con l'Unione Europea, non con la NATO, non con la CIA, non con Rockefeller, non con i Rothschild. Sto con l'Italia indipendente e non colonia anglo-americana. Le mie proposte per la crisi sono le seguenti: uscita dalla NATO, dalla EU e quindi dall'Euro, ritorno alla moneta nazionale, rinuncia ai trattati di Maastricht, Lisbona, Velsen, al Fiscal Compact e al Meccanismo Europeo di Stabilita'. Propongo di aprire inchieste sugli omicidi di Giovanni Falcone, Aldo Moro ed Enrico Mattei, sulla vicenda del Britannia e sugli eventi che hanno portato alla svendita delle grandi aziende di stato. Propongo di fare i conti con la storia e con noi stessi, far saltare fuori le verita' vere e liberarci della schiavitu' in cui ci tengono gli anglo-americani.

Su La Testa!: HA VINTO L’INGOVERNABILITA’ PROGRAMMATA

Su La Testa!: HA VINTO L’INGOVERNABILITA’ PROGRAMMATA: di Gianni Lannes Non c’è da gioire. Ora la fregatura è evidente anche a chi si è svegliato tardi dal letargo...

..Vittoria di Pirro - Non stappa lo spumante il Partito democratico che si fa rimontare dall'impresentabile  piduistaBerlusconi. I dati ufficiali nudi e crudi. Più di un quarto del popolo italiano non ha votato o ha consegnato scheda bianca e/o nulla. Al Senato senza maggioranza, mentre alla Camera grazie alla legge truffa, il centro-sinistra si aggiudica il “premio di maggioranza” (un centinaio di seggi in omaggio che però, non corrispondono ai voti reali).

Su La Testa!: VINCE IL PARTITO DEL NO A QUESTA ANTIDEMOCRAZIA

Su La Testa!: VINCE IL PARTITO DEL NO A QUESTA ANTIDEMOCRAZIA: di Gianni Lannes

A parte la palese ingovernabilità, il dato importante è che ben13.299.106 persone (aventi diritto al voto), vale a dire la maggioranza relativa non ha votato (25% di astenuti + 1.269.017 schede nulle + 395.266 schede bianche) per nessuno degli schieramenti sul palcoscenico. Salta subito all’occhio che hanno perso tutti tranne il M5S

Su La Testa!: ELEZIONI SCONTATE

Su La Testa!: ELEZIONI SCONTATE: di  Stefano Montanari   Tutti hanno mostrato sorpresa. Io, no. Per me era tutto scontato e il mio margine p...

lundi 25 février 2013

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nocensura.com: La Chiesa titolare del 20% degli immobili italiani...: Quando ho iniziato a scrivere, sul mio profilo facebook , l'idea era quella di pubblicare una "richiesta di informazioni e consigl...

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nocensura.com: Rifiuto della scheda elettorale: ecco alcuni verba...: In molti hanno rifiutato la scheda elettorale, chiedendo al Presidente del seggio di verbalizzare la decisione. Ecco alcuni verbali.....

Su La Testa!: BERSANI: PRESCELTO DAL SISTEMA DI POTERE

Su La Testa!: BERSANI: PRESCELTO DAL SISTEMA DI POTERE: di Gianni Lannes


BERSANI: PRESCELTO DAL SISTEMA DI POTERE



di Gianni Lannes


Il risultato era prestabilito e noto da tempo. La seconda fase della farsa è denominata "terza repubblica", o meglio, repubblichetta dell'Italietta. Come da copione prima si aggiudica le primarie del partito democratico (scimmiottamento di un’americanata) e vince ora (si fa per dire, sic!), di stretta misura, un soggetto fresco di politica. Presidente della Regione Emilia-Romagna tra il 1993 e il 1996, è stato Ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato nei governi Prodi I e D'Alema I, Ministro dei Trasporti e della Navigazione nei governi D'Alema II e Amato II, Ministro dello Sviluppo Economico nel governo Prodi II. 

Bersani è noto per un essere un convinto nuclearista, favorevole agli inceneritori di rifiuti, ma più di tutto (come tutti gli altri del resto), un fedele servitore degli interessi del governo nord-americano.

Tant’è che il 13 novembre 2007 il Governo Italiano, con Bersani, allora Ministro dello Sviluppo Economico, rinnovò un accordo bilaterale di partnership con gli Stati Uniti per «lo scambio di informazioni sulla tecnologia energetica relative a vari settori energetici, quali l'energia da carbone pulito, idrogeno, l’energia nucleare, la bioenergia e altre scienze energetiche fondamentali», della durata di cinque anni. Firmatario da parte degli Stati Unitid'America fu il Segretario USA all'Energia Samuel Wright Bodman. Secondo il prossimo primo ministro «il risultato del Referendum (nota: sul nucleare del 1987) non esclude l'Italia dalla ricerca sulla generazione di energia nucleare, l'ha solo sospesa». Ecco uno stralcio del cablogramma inviato dall’ Ambasciatore americanoRonald Spogli (il diplomatico che ha adottato Beppe Grillo nel 2008) al dipartimento di Stato USA, nel quale cita alcune frasi pronunciate dall’ex ministro Bersani: «Il risultato del Referendum non esclude l’Italia dalla generazione di energia nucleare, l’ha solo sospesa e questa partneship può giocare un ruolo importante nel modificare gli atteggiamenti italiani nei confronti dell’energia nucleare». 
L’ex presidente nazionale di Legambiente Roberto della Seta, sapeva dell’accordo per il ritorno al nucleare in Italia, ma rimase in silenzio e, successivamente nelle elezioni politiche del 2008, venne ricompensato con un comodo scranno al Senato della Repubblica.

Un lancio Ansa del 4 ottobre 2007 attesta: Il ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani ha scritto una lettera a quello della Salute Livia Turco e al guardasigilli Clemente Mastella per chiedere un'indagine sulla Federazione regionale Emilia Romagna degli Ordini dei Medici chirurghi, che il 10 settembre aveva chiesto ai presidenti di provincia e ai sindaci della regione 'di non procedere alla concessione di nulla osta alla costruzione di nuovi termovalorizzatori-inceneritori. Ne dà notizia lo stesso ministero con un comunicato. «Sottopongo scrive Bersani nella sua missiva alla vostra valutazione, in qualità di Ministri vigilanti, l'apprezzamento se l'iniziativa in esame possa costituire un inammissibile sviamento dalle finalità istituzionali e, comunque, dagli ambiti di attività consentiti dalla legge, ai fini dell'eventuale adozione di tutte le misure ritenute necessarie, anche non solo disciplinari, nei confronti dei responsabili.Appare, infatti, evidente la netta differenza fra la legittima libera manifestazione del pensiero di uno o più professionisti, anche riuniti e la richiesta in esame, proveniente da una Federazione di Enti pubblici (gli Ordini) - prosegue il ministro - vestiti dell'autorevolezza derivante dalla vigilanza nell'esercizio della professione sanitaria, e suscettibile di paralizzare l'attività di altri Enti pubblici rappresentativi, questi ultimi, delle Comunità locali secondo il principio democratico sancito dalla Costituzione. La nota, che non riporta nessuna motivazione sostanziale - sottolinea ancora Bersani - non appare suffragata da alcun fondamento tecnico-scientifico riconosciuto, atteso che la realizzazione degli impianti in esame e il loro funzionamento sono disciplinati dalle norme comunitarie e nazionali di tutela della salute e dell'ambiente. La descritta richiesta - prosegue il Ministro nella lettera - prescindendo dal merito, esorbita totalmente, comunque, dall'ambito delle attribuzioni degli ordini professionali di cui la suddetta Federazione regionale è espressione ed appare ultronea anche rispetto alle iniziative di prevenzione menzionate nell'articolo 5 del codice deontologico della Federazione nazionale dei medesimi ordini. La medesima richiesta - sottolinea Bersani - appare altresì suscettibile di procurare un grave allarme nella popolazione interessata di ostacolare gravemente il legittimo esercizio delle competenze amministrative di una vasta pluralità di enti pubblici locali».

Dopo i medici inglesi, la società medica internazionale ISDE, gli oncologi francesi, l’Ordine dei Medici di Modena e di Ferrara (che hanno anche presentato esposti alla magistratura contro l'inceneritore nelle loro città) e un elenco interminabile di uomini di scienza, l'intera Federazione degli Ordini dei Medici dell'Emilia Romagna ha inviato qualche giorno fa una lettera ad oltre una sessantina di amministratori della Regione e poi sindaci, assessori e presidenti di province di Ravenna, Reggio, Piacenza, Rimini, Forlì-Cesena, Ferrara, Bologna, Parma in cui "si richiede a tutti i referenti di non procedere alla concessione del nulla osta alla costruzione di nuovi termovalorizzatori-inceneritori". 

E allora il ministro Bersani, che di business di questo tipo se ne intende, chiama a raccolta i colleghi Turco (ministro della Salute) e Mastella (ministro della Giustizia ed esperto nell'imbavagliare chi mette i bastoni tra le ruote) inviando loro una lettera per segnalare il "grave episodio" della presa di posizione dell'Ordine dei medici dell'Emilia Romagna. Una lettera in cui Bersani chiede ai due ministri di valutare la possibilità di intervenire con "tutte le misure necessarie" per sanzionare i responsabili che rischiano di "procurare un grave allarme nella popolazione interessata e di ostacolare gravemente il legittimo esercizio delle competenze amministrative di una vasta pluralità di enti pubblici locali".

Come ha scritto Stefano Montanari in una lettera aperta a Bersani: «In una trasversalità assoluta, i vari personaggi che si sono succeduti dal parlamento alle regioni alle province ai comuni, passando per istituzioni di controllo dell’ambiente e di ricerca e didattica di cui personalmente provo vergogna in qualità d’italiano, si sono trovati tutti in ecumenico accordo per spartirsi la torta dolce e grassa dell’immondizia. E chiunque fosse d’intralcio all’assalto alla diligenza doveva essere annientato. Così, ora è stato il turno suo ad entrare alla ribalta, caro signor ministro, e il turno suo prevedeva d’insultare i medici i quali, glielo ricordo, hanno prestato un giuramento secondo cui ogni loro azione deve essere improntata alla salvaguardia della salute. È per fedeltà a quel giuramento che vari Ordini stanno denunciando lo scempio che voi state perpetrando ai danni della comunità, solo per onesta fedeltà, visto che loro non sono coinvolti nella spartizione del bottino. Ma lei non si limita ad insultarli: li minaccia pure e, mendicando la complicità della Turco e di Mastella, li vuole dovutamente imbavagliati, così come qualche suo onorevole compagno di merende vuole imbavagliato qualche fastidioso e imbarazzante magistrato. Procurano allarme quei medici, lei strilla. Certo, ai ladri che entrano in casa non può far piacere che lì ci sia un allarme in funzione. Se poi i ladri non hanno scrupoli a trasformarsi in assassini, la faccenda si fa più delicata. Vuole vedere, signor ministro, di che cosa parlo? Si faccia forza: venga a trovarmi in laboratorio e le mostrerò qualche foto scelta fra quelle che provocano svenimenti ai suoi colleghi e scandalo agli “scienziati” in vendita di cui tutta la vostra casta si serve, una casta diventata una cappa dal peso insostenibile». 

Si può anche arrivare a sfidare logica e buonsenso ed a negare l'evidenza, quando si ha l'appoggio di scienziati e ricercatori compiacenti stipendiati appositamente. Gli altri possono essere sempre imbavagliati: ostacolandone le ricerche e tagliandoli fuori dai circuiti divulgativi, affidati a gente come il conduttore di Gaia (opinionista del quotidiano La Stampa), tale Mario Tozzistipendiato da Hera (vedi anche Caviro), la multiutility che realizza gli inceneritori e ha monopolizzato i rifiuti in Emilia Romagna. 

Rincarano la dose (il 7 ottobre 2007) i primi firmatari di un appello pubblico, Patrizia Gentilini, onco-ematologo, Ruggero Ridolfi, oncologo, Ernesto Burgio, pediatra e Francesca Cigala, psichiatra: «La durissima presa di posizione del ministro Bersani nei confronti della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri dell'Emilia Romagna - con cui minaccia ispezioni e sanzioni disciplinari nei confronti di Ordini Professionali "rei" di avere chiesto una moratoria sugli impianti di termovalorizzazione/incenerimento della regione - ci lascia non solo attoniti ed indignati, ma si presta ad alcune considerazioni e riflessioni di carattere più generale che vorremmo qui esporre».
Insomma, Bersani, è uno che ci tiene alla salute economica degli inquinatori. Non dimentichiamo che Bersani in qualità di ministro ha varato il cip 6 (contributo sulla bolletta elettrica per gli inceneritori), spalanco la strada ai finanziamenti alle energie rinnovabili in favore eco-furbi e mafiosi.

 E poi le recenti accuse pubbliche di Antonio Di Pietro: «Bersani è stato comprato dai Riva per 98 mila euro». Il clan Riva è padrone dell’Ilva, regalata per un piatto di lenticchie da Romano Prodi. Enrico Letta (il vice segretario del Pd, oggi pomeriggio in tv, al tg 3 con la Berlinguer, ripete come un mantra "le riforme costituzionali). Lo stesso Letta è un affiliato al famigerato Gruppo occulto di potere, noto come Bilderberg, nonché alla Trilaterale e ad Aspen. Tutto torna, anche Grillo & Casaleggio.



Con una maggioranza risicatissima e traballante con chi stringerà alleanze mister Bersani? Scontato: con Monti e Grillo. Lo zio Sam ha previsto tutto: un'Italia allo sbaraglio per controllarla meglio. Adesso, però, non vi lamentate.



Su La Testa!: GRILLO: BALLE E MINACCE

Su La Testa!: GRILLO: BALLE E MINACCE:


GRILLO: BALLE E MINACCE

di Beppe Grillo


"SIAMO UN MOVIMENTO COSTITUZIONALE. IO SONO UN PORTAVOCE, IO SONO UN GARANTE! NON DELEGHIAMO PIU' NESSUNO...
FAREMO DIVENTARE L'ONESTA' DI MODA...
DEVONO ARRENDERSI E USCIRE DAL PARLAMENTO CON LE MANI IN ALTO...
O SI ARRENDONO SUBITO O FRA SEI MESI-1 ANNNO...
IL MIGLIOR RISULTATO E' CHE SAREMO PRIMI ALLE ELEZIONI ...
NOI RIEMPIAMO UN VUOTO...
NON VOGLIAMO SVENDERE IL PATRIMONIO PUBBLICO...
FAREMO DIVENTARE L'ONESTA' DI MODA...
IL NOSTRO PIANO ECONOMICO L'HA FATTO STIGLITZ...".



CREDIBILITA' IN DISCESA...

E' un sunto del monologo senza contraddittorio alla televisione Class Cnbc, del padrone del Movimento 5 Stelle. In una parola populismo allucinante, a parte le evidenti menzogne. Insomma, l'imbonitore del momento ne spara una più grossa dell'altra. Forse, questa volta il predicatore non ha studiato troppo bene la parte assegnata. E alla fine Beppe Grillo, evidentemente non più tanto sicuro di sé in questa campagna elettorale, getta la maschera e chiede il “soccorso rosso”. Lo aiuta sul palco di Milano Dario Fo, un comunista autentico, ma anche un fascistone mai pentito della Repubblica Sociale Italiana che combatté volontario “dalla parte sbagliata” tra il 1943 e il 1945 indossando la divisa della fascistissima Folgore. E così il fascio-comunista Dario Fo diventa testimonial di Beppe Grillo. Il filo rosso che accomuna il premio Nobel al comico genovese è di antica data. Può rimanere sorpreso solo chi non ha mai seguito le vite parallele dei due artisti, nati comici, diventati capipopolo, accomunati da censure (vere, presunte o millantate). Tra Grillo e Fo c’è sempre stata reciproca stima e soccorso. Ora, dopo che Grillo aveva appoggiato Fo alle amministrative per la carica di Sindaco di Milano, l’ottantaseienne attore milanese restituisce la cortesia invitando a votare per il Movimento 5 stelle.

A quanto pare il grullismo è una patotologia sociale riconosciuta da David Rockefeller in persona, e dal Dipartimento di Stato USA!

Ricordate il famoso adagio di Brecht? "Il nemico marcia alla nostra testa".


http://www.rainews24.rai.it/it/video.php?id=32614

http://www.youtube.com/watch?v=ejLMq03iHGo