lundi 29 avril 2013

nocensura.com: Con il nuovo goveno tecnocratico-militare l'Italia è proprio disfatta

nocensura.com: Con il nuovo goveno tecnocratico-militare l'Italia...:

Gianni LettaTimbriamo il passaporto. Oppure, rimbocchiamoci le maniche.
Sono le due uniche scelte possibili e realistiche in questo momento. E per quanto riguarda tutti gli altri, ovverossia coloro che reagiranno dicendo tanto sono tutti uguali, non sarà peggio degli altri, ecc., se non capite che da oggi abbiamo “ufficialmente” un governo reaganiano, di stampo tecnocratico-militare, non osate poi lamentarvi su come si sono messe le cose in questo paese.
L’Italia è disfatta, probabilmente sarebbe questo il commento oggi di Massimo D’Azeglio. Bene. È arrivato il momento di disfare gli italiani e cambiare mentalità, passo, atteggiamento, comportamento, e soprattutto scelta, prima che sia definitivamente troppo tardi. Gli elettori del PD (parlo qui delle persone per bene che lo hanno votato in buona fede) hanno adesso la responsabilità di dover scegliere tra la complicità, ottusa, miope e suicida, oppure un ritrovato senso della cittadinanza e della inderogabile necessità di partecipare a una seria attività politica di opposizione. 
Passa la linea dura di Silvio Berlusconi che dopo 20 anni, finalmente, conquista definitivamente il potere nevralgico delle istituzioni. Neppure nel 2008, quando aveva raggiunto il massimo risultato pensabile alle elezioni con una straripante maggioranza parlamentare, ebbe mai il coraggio di imporre per sé la carica di Ministro degli Interni. I commenti sul significato di questa carica sono inutili. Alla Difesa ci va l’uomo di George Bush jr., suo amico intimo, già responsabile, insieme a Gianni Letta, per quindici anni –e insieme a suo padre- dei rapporti strategico-finanziari tra l’industria bellica statunitense e quella italiana.

È verosimile che ci infogneremo in Siria e che possiamo dimenticare qualunque politica energetica a favore di energie alternative ai fossili, con prosieguo della presenza dei nostro soldati in Afghanistan. Per quanto riguarda il nuovo ministro dell’istruzione pubblica (???) Maria Chiara Carrozza è senza alcun dubbio una persona molto intelligente, molto capace e molto preparata. Su questo non vi è dubbio. È considerata una delle punte più avanzate dell’intellighenzia europea nel campo tecnologico-militare ed è una grande sostenitrice dell’idea tecnocratica della società di stampo iper-liberista, con una grande esperienza sia accademica che in campo industriale nella costruzione di sistemi robotici avanzati. Utile leggere la scheda di presentazione offerta con pertinenza sul sito www.ustation.it.
Dotata di impressionante curriculum è attualmente il rettore della Scuola Superiore di Sant’Anna nonché ordinario di Bioingegneria presso l’istituto di biorobotica. La sua passione e il suo progetto verte tutto intorno alla lotta contro la bio-diversità agricola e all’applicazione di sistemi tecnologi avanzati nel campo dell’agricoltura. È una anti-umanista. Sembra una dei protagonisti tratti dal geniale romanzo “Cronache della galassia” di Isaac Asimov, la celeberrima saga di Foundation. È considerata una delle maggiori esperte nel campo della robotica umanoide e fiera sostenitrice dell’istruzione privata, della gestione della cultura e della scienza sotto il ferreo controllo gerarchico di elite super specializzate tecnocratiche.
Sugli altri, tranne poche eccezioni come Bonino, Giovannini, la Cancellieri e qualcuno, che però è nei ministeri meno importanti, è meglio stendere un velo pietoso.
È la fine dell’Italia. E fin qui pessima notizia. È un governo dell’estrema destra militare.
La buona notizia (i miei lettori sanno che sono un inguaribile ottimista) consiste nel fatto che si tratta dell’inizio della fine.
Un governo del genere non potrà che accelerare, decuplicare, moltiplicare l’implosione dell’Ancien Regime. È il governo più autoritario e militarista dell’intero continente europeo. Angela Merkel, al paragone, è come Rosa Luxembourg.
Con questo tipo di governo, la cosiddetta sinistra italiana consegna definitivamente il totale controllo della macchina del potere istituzionale nelle mani di Silvio Berlusconi e dei suoi amici. Non è neppure un inciucio, ai democratici di sinistra non rimane nulla, se non poche briciole.
Chi ha perso le elezioni ha varato il governo.
Da oggi inizia una nuova fase di necessaria, nonché inderogabile, formazione collettiva, al fine di poter costruire delle alternative esistenziali per contrastare gli input che verranno dal governo.
Dobbiamo rimboccarci le maniche e iniziare un lungo, lunghissimo lavoro. Tanto per spiegare il mio umore, un mio vecchio amico, un solido intellettuale laico, ha commentato ”meno male che c’è Papa Francesco”.
Vedo, ora, un paese definitivamente blindato. Spero che le poche figure positive nel Governo e un’opposizione autentica riescano a determinare gli eventi e mi diano torto.
Per comunicare la mia sensazione emotiva, non posso che far appello a uno dei più grandi maestri della letteratura europea, Franz Kafka, quando nel romanzo “Il Castello” descrive la disperata lotta dell’agrimensore K che cerca di fare semplicemente il suo lavoro senza riuscirci perché una enigmatica gerarchia di funzionari glielo impedisce al punto tale da ostacolargli l’accesso proprio dentro al Castello dove lui è stato chiamato a lavorare. Geniale metafora (scritto nel 1926) su un mondo gestito da élite autoritarie che, di lì a breve tempo, avrebbe sconquassato la nostra Europa. “Lei non è del Castello, lei non è del paese, lei non è nulla. Eppure anche lei è qualcosa, sventuratamente, è un forestiero, uno che è sempre di troppo e sempre fra i piedi, uno che procura un mucchio di grattacapi, che non si sa quali intenzioni abbia……”.
Così stanno le cose.
Da oggi, siamo tutti l’agrimensore K.
Si può archiviare, però, un bel risultato: grazie all’esistenza e presenza parlamentare del M5s, PD e PDL sono stati costretti a fare outing, smascherandosi e chiarendo le loro vere intenzioni.
Da oggi, sappiamo tutti come stanno le cose.
E da questa ondata di neo-realismo italiano è possibile cominciare a costruire un’Italia diversa.

GUARDA IL VIDEO:
LA VERITÀ SUI NOSTRI PRESIDENTI DEL CONSIGLIO.
CHI LI HA SCELTI REALMENTE?
DA NON CREDERE!

 
Autore: Sergio Di Cori Modigliani / Fonte: liberi-pensieri.info
Tratto da ecplanet.com