lundi 27 mai 2013

Su La Testa!: QUANDO LA CHIMICA BELLICA UCCIDE LA VITA

Su La Testa!: QUANDO LA CHIMICA BELLICA UCCIDE LA VITA:



    Photograph by Philip Jones Griffiths/Magnum
               
Three siblings exhibiting classic teratogenic symptoms, double elbows and knees on each limb, at the No. 6 orphanage in Ho Chi Minh City. They had been abandoned by their mother in the nearby Tu Duc Forest.




Eredità della guerra fredda: “collateral damage”. Agente arancio: un prodotto di sintesi mortale. E’ la miscela di due agenti chimici: 2,4,5-T e 2,4-D, erbicidi. Dal 1962 al 1970 le forze armate degli Stati Uniti d’America hanno irrorato con 50 miliardi di litri di questo potente erbicida vaste aree della foresta sud asiatica e più della metà dei terreni coltivabili del Vietnam del Sud.
 
Lo scopo di questo intervento atto a provocare un genocidio era l’eliminazione di qualunque copertura vegetale che potesse nascondere le unità dell’esercito del Vietnam del Nord o i guerriglieri Viet Cong. 

Kissinger & Napolitano


Ecco di seguito, qualche prova inequivocabile reperita nell’archivio del Dipartimento di Stato a stelle e strisce, e nelle direttive del presidente Nixon, firmate dal segretario di Stato Henry Kissinger (in tempi più recenti ricevuto dal capo del Quirinale Giorgio Napolitano).







In questo prodotto bellico emerge un gruppo di composti chimici particolarmente pericolosi e persistenti nell’ambiente. Un rapporto della U.S. Environmental Protection Agency, datato 1985, definisce le diossine «il più potente agente cancerogeno mai testato in laboratorio su animali». Studi e ricerche più recenti hanno stabilito una relazione fra le diossine e le malformazioni del feto, gli aborti spontanei e i danni al sistema immunitario. I due erbicidi citati, che venivano usati in agricoltura negli States, contengono concentrazioni di diossina di circa 0,05 parti per milione. Ma nella loro composizione, dell’agente arancio, le concentrazioni salgono vertiginosamente fino a 1.000 volte.

Allora l’irrorazione con il diserbante - al solito negata a fronte dell’evidenza, come oggi con le scie chimiche militari - veniva comunque considerata un aspetto secondario del conflitto di aggressione ad un popolo e ad uno Stato sovrano. Eppure quella diossina è ancora ben presente nel suolo del Vietnam, più a lungo di quanto quell’ennesima lurida guerra, persa sul campo di battaglia dalla superpotenza nordamericana, persisterà nella memoria sociale.
Ancora oggi non si è potuto stabilire l’entità del danno, sicuramente incommensurabile. I medici vietnamiti non dispongono degli strumenti necessari per condurre ricerche sulla salute pubblica e si limitano ad evidenziare che nelle zone sottoposte all’aerosolterapia dallo zio Sam, alcune malformazioni genetiche vengono registrate più frequentemente: anencefalia(assenza parziale o totale del cervello), spina bifida (malformazione della colonna vertebrale) e idrocefalia (eccessiva produzione di fluido cerebro spinale e conseguente dilatazione del cranio). Nell’aree cosparse massicciamente di agente arancio sono più frequenti anche le patologie diimmunodeficienza e i disturbi di apprendimento.

L’eredità dell’agente arancio mostra alcuni delle conseguenze peggiori dell’uso di agenti chimici di sintesi. La parola inganna: la musica non c’entra. Secondo gli attuali criteri dell’analisi biologica le diossine fanno parte di un vasto gruppo di tossine definite Pop, acronimo di “persistent organic pollutans”. Oltre ad essere non degradabili in tempi brevi, con una struttura molecolare basata sul carbonio e molto tossici, i Pop si trovano nell’ambiente in forme fisiche che facilitano la loro diffusione e sono solubili nel grasso, accumulandosi nei tessuti viventi. Il danno, insomma, è ritardato e indiretto. 

Ciò che rende atipico lo scenario predisposto dall’agente arancio è che la maggior parte dei Pop non vengono usati per esigenze belliche, ma per le “normali” pratiche industriali, come la fabbricazione di plastiche e pesticidi, gli scarti dei sistemi di trasformazione e le emissioni degli inceneritori. A quest’ultimo proposito basta fare un viaggio itinerante in Italia, e particolarmente in Puglia, dove il governatore Vendola, l’ecologista Nichi, ha consentito al gruppo Marcegaglia di mettere in funzione illegalmente dei “cancrovalorizzatori” per mero profitto economico.

I Pop, in altri termini, sono una conseguenza del mercato economico che continua ad introdurre nell’ambiente nuovi composti chimici, senza sapere quali effetti produrranno sul vivente anche nelle loro combinazioni sinergiche.
Tracce di Pop si trovano nell’acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo, nell’aria che respiriamo e a volte sulla nostra pelle. 

Esiste un Trattato internazionale - International legally Binding Instrument for Implementing Internazional Action on Certain Persient Organic Pollutants, che ha messo al bando, ma solo sulla carta, la cosiddetta sporca dozzina (aldrin, chlordane, ddt, dieldrina, endrin, organo-clorurati, esaclorobenzene, mirex, toxophene, pcb, diossine, furani) che non affronta il nodo cruciale, ossia il deleterio modo di produzione industriale.

Attualmente esistono più di 32 milioni di agenti chimici di sintesi: il loro numero aumenta di oltre un milione ogni anno. Gli agenti chimici di sintesi in commercio sono più di centomila.

Una altro problema con cui non abbiamo fatto i conti. Nel 1947 laMonsanto produsse una notevole quantità di Pcb e li inviò all’industriaGeneral Electric che caricò il fluido nei trasformatori elettrici come isolante. I trasformatori da allora furono distribuiti in gran parte del mondo, ed installati su milioni di tralicci della rete di distribuzione elettrica e sulle abitazioni. Nel corso dei decenni, questi dispositivi si deteriorarono o furono distrutti da fulmini e dalle opere di demolizione. Quando non furono ridotti in cenere da incendi si abbrustolirono al sole riducendosi in polvere, così disperdendosi con il vento. I Pcb si dispersero nel suolo e finirono nelle falde acquifere, nei fiumi e nei laghi. Ed infine negli organismi viventi, compresi quelli umani.

I pesticidi organoclorinici (a base di cloro: usato per produrre migliaia di prodotti chimici) sono i prodotti che contengono i Pop più pericolosi. Dal 1945 la produzione globale di pesticidi è aumentata di ben 30 volte, passando da 0,1 a 30 milioni di tonnellate. Un dettaglio non trascurabile: le formulazioni attuali dei pesticidi sono fra le 10 e le 1.200 volte più tossiche di quanto non fossero nel 1975.

L’incenerimento degli ftalati che si trovano ovunque, dai materiali edili ai ciucciotti per neonati, provoca danni al fegato, ai reni, ai testicoli, aborti spontanei, malformazioni del feto e riduzioni fertilità. la letteratura scientifica è ricca di esempi in materia.  

I livelli di sicurezza sono inesistenti: in particolare per i bambini. L’incenerimento di rifiuti solidi urbani è il principale responsabile della produzione di diossine e di furani. Ne abbiamo realmente bisogno?



riferimenti: