jeudi 23 mai 2013

Su La Testa!: SALENTO: UNA QUERCIA PLURISECOLARE A RISCHIO ASFALTO

Su La Testa!: SALENTO: UNA QUERCIA PLURISECOLARE A RISCHIO ASFAL...:




quercia vallonea di Galatina - foto di Oreste Caroppo



di Gianni Lannes

A Galatina dove si parla il griko s’erge da secoli un maestoso e raro albero, chiamato dagli autoctoni  “ Quercia di San Sebastiano”. E’ una specie almeno sulla carta protetta dalle leggi. Si tratta di un monumentale esemplare di Vallonea (Quercus macrolepis). Un gigante arboreo assurdamente e stupidamente minacciato dall'asfalto famelico e dall'urbanizzazione dilagante in chiave speculativa.

Una strada provinciale-comunale, la “circonvallazione ovest”, prevista a pochissimi metri dal tronco dell’albero, e di fronte al cui progetto, nonostante le vaste mobilitazioni popolari in corso da alcuni mesi, gli amministratori pubblici interessati, a vari livelli, non hanno sollevato neanche un dito per la sua salvaguardia. Anzi si è addirittura assistito ad una serie di rassicurazioni rivelatesi false.  

Il progetto prevede il passaggio della nuova provinciale addirittura sotto la chioma della grande quercia con escavazione e gettate di cemento ed asfalto a ridosso dell'apparato radicolare della pianta, con conseguente inevitabile danneggiamento dello stesso e sofferenza dell'albero. La Vallonea è una specie vegetale autoctona molto rara in Italia e quasi esclusiva della zona salentina: infatti, il Ministero dell'ambiente, con decreto ministeriale del 3 aprile 2000, concernente la tutela delle aree su cui insistono alberi della specie vallonea, dichiara le stesse siti di importanza comunitaria (SIC) e zone di protezione speciali (ZPS), individuandole ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE (foreste di quercus macrolepis cod. 9350). Inoltre, la quercia vallonea figura fra le specie per le quali è riconosciuta a livello mondiale l'esigenza di istituire riserve per salvaguardare lo stock genetico (Unesco 1979), ed è inserita nella lista rossa nazionale delle specie a rischio. Sarebbe possibile, con una lieve modifica al progetto originario, di salvaguardare questo monumento vivente; tuttavia, gli organi territoriali competenti (Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Galatina) sono rimasti insensibili ai richiami, alle soluzioni proposte e alle ripetute sollecitazioni effettuate da cittadinanza, associazioni, orto botanico di Lecce dell'Università del Salento. In ogni caso, la tutela delle alberature è prevista dal codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, numero 42.

La soluzione? Per l’ecologista Oreste Caroppo «Sarebbe opportuno dar vita al Parco delle Querce a massima tutela della Vallonea di Galatina e del suo minacciato paesaggio storico-naturale! Cittadine e cittadini hanno chiesto di fermare l’iter che rischia di portare a giorni all’ apertura dei cantieri per il secondo lotto della strada circonvallazione che minaccia la Quercia, e di variarne il percorso, mantenendosi ad una distanza di almeno 100 metri dalla chioma dell'albero, come la legge consiglia massimamente per la salvaguardia di simili alberi monumentali, per una migliore e più rispettosa valorizzazione dell’albero e del suo cono visuale e paesaggio agreste circostante, dove farvi sorgere un "parco verde rurale delle querce" a sua massima tutela e valorizzazione, senza impiego di asfalto e cemento, ma con le tipiche architetture dei muretti a secco, staccionate in legno grezzo e percorsi in sterrato e piante autoctone».