lundi 9 décembre 2013

Su La Testa!: ITALIA: PROTESTA CIVILE. GUAI A CHI TOCCA IL POPOLO RIBELLE!

Su La Testa!: ITALIA: PROTESTA CIVILE. GUAI A CHI TOCCA IL POPOL...:



di Lupo del Sud


La disobbedienza è la virtù primaria dell'umanità attraverso cui è stato forgiato il progresso. 

Oggi milioni di italiane e italiani, certo non comodi professionisti dello sciopero, ma lavoratori sfruttati (tanti) e disoccupati (sempre di più) si sono fermati spontaneamente per protestare contro uno Stato dittatoriale telecomandato da poteri economici e militari stranieri. La rivolta è partita dal basso. Può rappresentare un segnale preliminare, un primo passo per far maturare la consapevolezza di dar vita finalmente a uno Stato sociale e di diritto, liberando l'Italia dal regime di oppressione. Occorre paralizzare pacificamente e ad oltranza la nostra Patria usurpata. 

I mass media di regime fanno a gara, come sempre, per non dare questo genere di notizie, indigeste al sistema di potere e per gettare discredito su una pacifica e sacrosanta azione di rivolta civile. Attenzione, però alle possibili strumentalizzazioni e deviazioni.
Ministri e prefetti, coprendosi di ridicolo lanciano assurde e intollerabili intimidazioni contro persone non violente.  

Il 4 dicembre la Corte Costituzionale ha sentenziato che la legge elettorale 21 dicembre 2005, numero 270 è incostituzionale. Il parlamento italiano è illegittimo, il governo Letta è illegittimo, il capo del Quirinale Napolitano è delegittimato. Non hanno che da rassegnare le dimissioni quanto prima, e togliersi dai piedi. Non si faranno prigionieri ma devono sloggiare dalle istituzioni dello Stato che hanno occupato abusivamente e indegnamente tutti quanti per decenni e decenni. Senza se, e senza ma: mò avast',  jatevenn'! 



La coscienza è al di si sopra dell'autorità, della legge e dello Stato. Bisogna dar vita ad un Comitato di Liberazione Nazionale con le migliori intelligenze d'Italia. Solo uniti si vince: centro, destra e sinistra (bianco, nero, rosso) non esistono, sono soltanto schemi vuoti con cui hanno diviso e sottomesso il popolo italiano.  

Tra le forze dell'ordine ci sono madri e padri di famiglia che vivono questo dramma collettivo che deve al più presto finire. I valori fondamentali sono altruismo e solidarietà. 

Se non reagiremo con la forza della non violenza ci schiavizzeranno e tasseranno anche l'aria inquinata. Allora, su la testa! Non siamo servi, ma esseri umani.
 
Giuseppe Dossetti, un padre della Costituzione ha detto:  

"Quando i poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all'oppressione è un diritto e un dovere del cittadino".