samedi 25 janvier 2014

GUERRA DI SIRIA: TRE FALSE NOTIZIE PER BLOCCARE I NEGOZIATI DI GINEVRA II E FARNE USO PROPAGANDISTICO di Antonio de Martini

FONTE:
http://corrieredellacollera.com/2014/01/25/guerra-di-siria-tre-false-notizie-per-bloccare-i-negoziati-di-ginevra-ii-e-farne-uso-propagandistico-di-antonio-de-martini/#more-21119
Le grottesche bugie, ripetute dal segretario di Stato John Kerry  e che i media  riecheggiano, sono:


1) Che negli accordi che portarono alla decisione di fare i colloqui di pace c’erano le dimissioni di Bashar el Assad. FALSO: nel comunicato congiunto ( Russia-USA) si parla di transizione politica, definendola come ” cambiamenti accettati da entrambe le parti“, il che è tutta un’altra cosa.

La richiesta non rispecchia la realtà del territorio dove l’esercito siriano è prevalente su tutti i fronti e la stragrande maggioranza della popolazione è favorevole al governo, ( i ribelli democratici, caso unico, non vogliono elezioni) specie dopo aver visto coi propri occhi di cosa sono capaci i fanatici mercenari stranieri arruolati dai sauditi ( anche a Roma, basta andare davanti all’ambasciata saudita ai parioli e vedere vecchi “imam” che accompagnano robusti giovanotti per il visto)  e armati dagli franco-angloamericani.

2) Che i negoziatori portati a Ginevra sono democratici e moderati: FALSO. Non essendo riusciti a farlo credere durante i combattimenti, adesso tornano alla carica diffondendo la balla colossale di grandi combattimenti dei moderati contro i fanatici di Al Kaida.

Il primo comunicato parla di 700 morti ( tra i Kaidisti) , portati a 1.400 avant’ieri.

 I combattimenti in quella parte del mondo, paradossalmente, tengono in gran conto la vita umana dei “propri” si intende, nel senso che superato un certo numero di morti, la parte soccombente si ritira: sono gruppi che operano su base di rapporti comunitari, amicali o addirittura familiari e come nelle guerre omeriche, a volte basta poco per interrompere un combattimento. La battaglia – decisiva per le sorti della guerra –  per liberare la via di Damasco ebbe trenta morti tra i lealisti e qualcuno in più tra i ribelli…diciamo cento.

Tra gli “esperti” militari – tutti a libro paga di qualche governo  e si sa chi è il più ricco –  nessuno che si sia chiesto come mai l’esercito siriano, che pure disponeva di aerei da appoggio tattico, riuscisse a malapena ad ammazzare una quarantina di persone alla volta,  mentre due gruppi ostili privi di carri armati e aerei siano riusciti in un solo giorno di  combattimenti  ad infliggere gravi perdite ( senza subirne….) e tutti  morti e niente  feriti.

Nessuno degli ” esperti” si è nemmeno chiesto come mai in presenza di un concentramento di combattenti tanto significativo ( 700 morti sono il risultato di uno scontro – diciamo – tra tremila uomini in tutto ) l’aeronautica siriana non sia intervenuta per finire i superstiti…..

Si tratta evidentemente di un’altra balla colossale che mostra essenzialmente un sovrano disprezzo per la pubblica opinione destinata a recepire senza batter ciglio queste panzane inventate da incompetenti. Infine, poiché il diavolo fa le pentole e si limita a quelle, il capo militare del più grosso raggruppamento ribelle ( Ahrar es Sham) ha pubblicamente di rivendicato che è lui ed il suo reparto ad essere il vero rappresentante di Al Kaida in Siria.

Ultima verifica : la sola zona ancora controllata dai ribelli èla cittadina  Rakka nella zona della ex bonifica dell’Eufrate ( essiccata dalla riduzione unilaterale turca di quelle acque) e in quella zona hanno preso una decisione che nemmeno i Talebani in Afganistan : è proibito fare e ascoltare musica.

3) Che il regime sta procedendo ad industrializzare torture e omicidi di cittadini. Falsa anche questa asserzione, che viene suffragata da vaghe asserzioni del Tribunale Penale Internazionale, meschino strumento di propaganda che apre e chiude i fascicoli a piacimento del Dipartimento di Stato ( basta vedere la inchiesta sull’attentato al premier libanese Hariri) e che viene usato per giustificare a posteriori una guerra o per fornirle una legittimazione preventiva. Il Governo siriano ha abilmente risposto con la liberazione di 5.500 prigionieri.

Non appena Carla del Ponte fece una dichiarazione appena  appena veritiera ( che i gas li avevano usati i ribelli, ricordate?), l’hanno messa da parte.

Le menzogne hanno sempre delle conseguenze. La conseguenza più grave di questa è che fornirà armi argomentative a coloro che negano lo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale: se la storiella della tortura e morte di cittadini siriani è falsa ed è stata propalata dagli stessi che sostengono la veridicità dell’olocausto, cosa ci fa pensare che quella volta dicessero il vero? Il fatto che affidarono la documentazione filmata dei campi di sterminio al regista Alfred Hitchcock?

Ai tempi, ci fu la crociata dei bambini, adesso abbiamo quella dei cretini.