L’ho detto molte volte su questo blog e lo ridico anche oggi: esiste un “altro Occidente” che noi, e per noi intendo tutti quelli che si oppongono all’Impero, non dovremmo mai dimenticare. C’è un Occidente che non vedrete mai riportato dai media corporativi e che è formato da innumerevoli individui che non si interessano di politica, non organizzano dimostrazioni e che semplicemente conducono una vita spiritualmente libera, lontana da quella triste, degenerata, ingannevole e malvagia disciplina che le cosiddette “elites” hanno ormai imposto. Ho parlato di questo “altro Occidente” nel mio post “Submarines in the desert” e non mi starò a ripetere qui. Voglio solo dire che da “quell’altro Occidente” ricevo quasi tutti i giorni delle lettere stupefacenti.
Lettere che, se postate qui, nessuno crederebbe vere e io verrei accusato di essermele scritte da solo. Ne ho mostrata qualcuna a mia moglie, ma anche a lei ho dovuto dire che, “se ti facessi vedere quante ne ricevo di lettere così, non ci crederesti neanche tu”. Posso sinceramente dire che queste lettere hanno cambiato la mia percezione dell’essere umano, e ora so una cosa basilare: siamo veramente in ogni luogo (come dice David Rovics) e siamo veramente tanti(anche se ci sentiamo spesso isolati).
Ieri ho ricevuto una di queste lettere, che mi ha profondamente turbato. Ho risposto all’autore e gli ho chiesto il permesso di condividerla con voi (senza rivelare dettagli personali). E’ stato d’accordo, così eccola.
Caro Saker, mi dispiace scriverti perchè so che sei molto impegnato e dai informazioni così preziose a me e a tanti altri che stanno cercando la verità sull’Ucraina. Spero che il mio messaggio non ti sia di peso o disturbi il tuo lavoro o il tuo tempo libero.
Sono americano, completamente disgustato dal mio paese e dalla sua classe dirigente. Tutte le bugie e la propaganda contro la Russia, la Novorussia, i suoi cittadini e i suoi valorosi e nobili soldati, mi fanno vergognare del mio paese. In più, quando cerco di spiegare alla gente come stanno le cose, che la guerra in Ucraina l’abbiamo cominciata noi con un colpo di stato, ottengo solo sguardi increduli. Nessuno vuole sentirsi dire che il nostro governo è dominato dalla maledetta cupidigia e che sta rovinando le vite di tanta gente innocente. E’ tutto così triste.
Leggo il tuo blog da molto tempo e ho appena aggiunto alla lista Fort Russ, Novorussia Today, Colonel Cassad e altri siti dove si dice la verità.
Faccio il carpentiere, ma ora sono senza lavoro. Non ho lavoro da molti mesi e sono sul punto di perdere la casa. Non ho nulla da parte e sono triste al pensiero di non poter dare un contributo al tuo sito o a tutte quelle vittime nell’Ucraina dell’est che il mio paese sta aiutando a uccidere e distruggere. Spesso la notte, mentre cerco di dormire, penso a tutti quelli che soffrono o che sono attaccati dal nostro governo fantoccio di Kiev. Mi rode dentro e mi dispero per tutta quella gente, non posso aiutarli in nessun modo, e i miei compatrioti americani, o almeno la maggior parte di loro, se ne frega completamente.
Per favore, perdonami se leggo le tue verità e le tue intuizioni così preziose, e non ti mando quello che giustamente ti sarebbe dovuto. Prometto che se troverò un lavoro o un impiego, non ti dimenticherò e non dimenticherò neppure i miei fratelli e le mie sorelle nell’est Ucraina. Ti benedica sempre Dio e possa Egli far arrivare la giustizia al mio malvagio governo americano.
Con sincerità, il tuo eterno amico,
“Carpentiere”.
Voglio condividere con voi una parte della mia risposta a “Carpentiere”, perchè contiene quello che vorrei dire, non solo a lui, ma anche a tutti quelli (specialmente americani) che mi hanno scritto con la stessa angoscia e lo stesso dolore:
Caro “Carpentiere”, la tua bellissima lettera mi ha commosso fino alle lacrime, ma mi ha anche riempito di gioia perchè mi ha fatto vedere qualcosa che già conoscevo: nazionalità e confini non contano nulla, c’è una fratellanza universale nel genere umano che è molto, MOLTO più profonda della lingua che parliamo o del passaporto che abbiamo in tasca. Io questo lo sapevo, ma la tua lettera è stata tuttavia come un’esplosione di umanità in un mondo diventato pazzo. Ho un favore da chiederti.
Non vergognarti mai del tuo paese o della tua gente. Sono loro le prime vittime di un ordine mondiale diabolico che ci rende tutti schiavi. La Russia è stata governata dai sovietici per decine di anni e io mi sono vergognato tante volte dei miei compatrioti, ma ora vedo tutto il bene di cui sono capaci. Non permettere che la tua vergogna per quelli che comandano a Washington ti faccia perdere il rispetto per quei milioni di americani innocenti che non sono più colpevoli di quello che fanno i loro governanti di quanto lo fossi io per le azioni del regime sovietico. Ricorda sempre le parole di San Paolo “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Le genti della Russia e degli Stati Uniti hanno lo stesso nemico e questo le rende alleate. Stiamo tutti combattendo insieme contro il medesimo male.
Quando ho scritto di essermi commosso fino alle lacrime, e che la lettera di “Carpentiere” è stata per me “un’esplosione di umanità”, non stavo affatto esagerando. Per essere onesti, ho spesso questo nodo allo stomaco, la sensazione che gli psicotici che governano l’Occidente, stiano (magari anche senza rendersene conto) camminando allegramente sul sentiero della guerra alla Russia. Ieri poi mi ha particolarmente depresso tutta quella ridicola retorica che usciva dalle varie capitali europee. E in questi momenti di sconforto, mi capita spesso di sentirmi molto solo. “Carpentiere” mi ha ricordato come la mia solitudine sia un’illusione e come là fuori ci siano americani molto vicini al mio modo, tutto russo, di essere e di pensare e, anche se non oso sperare che qualcuno di essi sia in una posizione di potere tale da riuscire a scongiurare una guerra, questo non posso comunque escluderlo a priori. In verità non so se tutti noi insieme, russi e occidentali, riusciremo a prevenire una guerra, quello che so è che lo scopo della mia vita è mostrare al mondo che c’è un altro “Occidente” e che, in realtà , la nostra lotta è soltanto “contro chi governa”, e mai contro la gente.
Confesso di essere ancora sotto shock per quanto è successo a Lavrov a Monaco. Ho detto a mia moglie che non posso neanche immaginare che i leaders occidentali vogliano veramente, seriamente e deliberatamente andare in guerra contro la Russia. Chiamatemi pure ingenuo ma questo non lo posso concepire. Però, quando vedo quello che stanno attualmente facendo e dicendo i cosiddetti “leaders”, allora, con mio stesso orrore, arrivo alla conclusione che è proprio questo ciò che stanno facendo: camminano allegramente sulla strada che li porta alla guerra. Una guerra che perderanno, ve lo garantisco al 100%.
Non riesco a pensare a niente di più stupido: scatenare una guerra che la Russia non vuole nel modo più assoluto, una guerra che l’Occidente perderà definivamente e totalmente. Quanto pazzesco e diabolico è tutto ciò?
La tragedia è che gli analisti e i politici occidentali fraintendono completamente il modo di pensare russo e interpretano come paura gli sforzi della Russia per evitare la guerra.
In qualche modo, questi idioti negli USA e nella NATO si sono autoconvinti dell’autenticità della loro stessa propaganda e credono (erroneamente) che la Russia possa essere intimorita dal falso spauracchio della NATO. E qui si sbagliano, e anche di molto: la Russia non teme gli USA o la NATO, la Russia ha paura della guerra in quanto tale. A differenza dei politicanti occidentali, i russi sanno che non esiste una “guerra buona”, ma allo stesso tempo sono disposti a combattere, a combattere veramente, se sono costretti a difendersi. Senza offesa per nessuno, ma l’Occidente ha perso già da molto tempo la capacità di combattere veramente fino in fondo. Una cosa è “combattere” dentro una cabina di pilotaggio o con i droni, un’altra combattererealmente come fanno i russi quando sono costretti a farlo. I generali della NATO non possono neanche immaginare quanta dedizione, rabbia e determinazione riesca a trovare un fante russo di 3° classe di un reggimento del genio quando sa di dover difendere la Madrepatria. La gente in Occidente ha la convinzione che un “guerriero vero” sia una specie di Navy SEAL. In Russia tutti sanno che le guerre non le vincono i Rambo di bell’aspetto ma i “makhra”, quei normali ragazzi della fanteria, magri come chiodi e peggio vestiti, che, quando le cose si mettono male, riescono a mostrare un coraggio, una determinazione e uno spirito di sacrificio inimmaginabile per un Navy SEAL (lo so, molti dei miei lettori americani scuoteranno la testa e non ci crederanno, ma ogni russo che abbia visto un combattimento vero, sa che quello che sto dicendo è vero al 100%).
E ancora, quell’1% che comanda l’Occidente crede che con i suoi bei giocattoli da guerra all’ultima moda si possano battere i “makhra” russi. Sembrano aver dimenticato il monito di uno dei più grandi generali nella storia della Gran Bretagna, il generale Montgomery, che disse all Camera dei Lords “La regola n°1, a pagina 1, del grande libro della guerra dice: – Non marciate su Mosca – Tanta gente ci ha provato, Napoleone e Hitler, e non è mai finita bene.”
Il popolo russo non vuole e non ha bisogno di questa guerra, ma se non avrà scelta, combatterà. Fino alla fine, anche se questo significa una guerra nucleare globale (che la Russia è preparata a superare molto meglio dell’Europa o del Nord America). Lo avevo già detto un anno fa, e adesso lo ripeto qui: la Russia è pronta per la guerra.
Naturalmente anche la stragrande maggioranza della gente in Occidente non vuole e non ha bisogno della guerra. Il fatto è che, mentre in Russia quasi tutti sono ben consci che il conflitto è diventato una possibilità reale (e questo viene detto regolarmente in TV, anche da personalità politiche di spicco, incluso Putin stesso), in Occidente la gente non viene mai informata sul fatto che la guerra si sta avvicinando sempre di più. Quelli che come “Carpentiere” riescono a cogliere il quadro della situazione e ne provano orrore, vengono tenuti lontano dai canali di informazione ufficiali. Esiste quindi sicuramente un “altro Occidente” ma è silenzioso, imbavagliato e scommetterei anche oppresso.
Stiamo vivendo in tempi estremamente pericolosi. Definirei Obama il presidente peggiore e più incompetente nella storia degli Stati Uniti: è riuscito letteralmente a rompere ogni promessa e a fallire in tutto quello che ha fatto. Non mi fiderei a dargli un qualsiasi incarico, ha la capacità di mandare a puttane tutto quello che tocca. Per quanto riguarda poi i politici europei, sono solo degli imbecilli senza spina dorsale che non riescono neanche ad ammettere con sè stessi di stare giocando col fuoco, e per i quali ho meno stima che per un pezzo di carta igienica usato. Il mio cuore sta con “l’altro Occidente”, dove i popoli sono trattati come servi dall’1% che comanda, ma dove la gente comune sarà sempre alleata della Russia e di ogni altra nazione o gruppi di persone che si oppongono a quel genere di malvagità violenta che è ora rappresentata dall’Impero Anglo-Sionista.
Penso che l’”Occidente” si possa dividere in tre parti: i privilegiati dell1% in cima, poi i vari “Charlie” che sono stati zombificati dalle elites e infine i “Carpentieri”, che vedono al di là della cortina fumogena e capiscono tutto. Non so quale gruppo riuscirà a prevalere, ma continuo a sperare che, per qualche sorta di miracolo, vinca “l’altro Occidente” e ci salvi tutti.
The Saker
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Traduzione a cura di Mario per sakeritalia.it