lundi 1 janvier 2018

MARCO TOSATTI: AMORIS LAETITIA: TRE VESCOVI CORAGGIOSI FANNO PROFESSIONE PUBBLICA DI FEDELTÀ ALLA DISCIPLINA DI SEMPRE DELLA CHIESA SU MATRIMONIO E EUCARESTIA.

http://www.marcotosatti.com/2018/01/02/amoris-laetitia-tre-vescovi-coraggiosi-fanno-professione-pubblica-di-fedelta-alla-disciplina-di-sempre-della-chiesa-su-matrimonio-e-eucarestia/

" (...) invitare i suoi figli, i quali si trovano in quelle situazioni dolorose, ad avvicinarsi alla misericordia divina per altre vie, non però per quella dei sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia, finché non abbiano raggiunto le richieste disposizioni dell’anima” (Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Reconciliatio et paenitentia, 34)."
(...)

" (...) La Chiesa non possiede il carisma infallibile di giudicare lo stato di grazia interiore di un fedele (cf. Concilio di Trento, sess. 24, cap. 1). La non-ammissione alla Santa Comunione dei cosiddetti “divorziati risposati” non significa quindi un giudizio sul loro stato di grazia dinanzi a Dio, ma un giudizio sul carattere visibile, pubblico e oggettivo della loro situazione. "

" Le persone che hanno abituali rapporti sessuali non coniugali, violano con tale stile di vita il loro indissolubile vincolo nuziale sacramentale nei confronti del loro coniuge legittimo. Per questa ragione essi non sono capaci di partecipare “nello Spirito e nella Verità” (cf. Giov. 4, 23) alla cena nuziale eucaristica di Cristo, tenendo conto anche delle parole del rito della Santa Comunione: “Beati gli invitati alla cena nuziale dell’Agnello!” (Ap. 19, 9). "