samedi 26 septembre 2015

Come la CIA speculò sull' 11 settembre (Effedieffe)

Articolo di Effedieffe.com; l' abbonamento a Effedieffe.com  costa cira 7 € al mese.

mardi 22 septembre 2015

CarlinhoUtopia: Belo Monte Annuncio di una Guerra (Promo).

https://youtu.be/3SCcWb0D1Z8
CarlinhoUtopia
"BELO MONTE, ANNUNCIO DI UNA GUERRA"
È ON LINE!!! INTERAMENTE SOTTOTITOLATO IN ITALIANO!!!
Guarda il documentario sul sito:
http://carlinhoutopia.wix.c­om/carlinhonews#!belo-monte-annuncio-di-una-guerra/cbr2
Guarda il documentario su Youtube:
https://youtu.be/HfkBiNx1Jh8

Quello di Belo Monte è un progetto devastante che risale ai tempi della dittatura militare, poi sospeso e ripreso con forza dai governi Lula e Rousseff. Belo Monte è una grande diga che il governo brasiliano progetta di costruire sul fiume Xingu, in Amazzonia.
Il Parco del fiume Xingu è un'isola verde circondata dalla deforestazione. La diga sarà la terza più grande del mondo, e inonderà una vasta porzione di terra, prosciugherà alcune parti del fiume Xingu, devasterà la foresta pluviale e ridurrà la popolazione ittica da cui i popoli indigeni dell’area, tra cui i Kayapó, gli Arara, gli Juruna, gli Araweté, gli Xikrin, gli Asurini e i Parakanã, dipendono per sopravvivere.
I mezzi di sussistenza per migliaia di indig

Interessante articolo sull' amicizia tra Putin e Berlusconi

Su Effedieffe.com.
Abbonamento anche mensile da € 7 circa

Giulietto Chiesa (Dalla pagina FB odierna) - L'UCRAINA ENTRA NELLA NATO

L'UCRAINA ENTRA NELLA NATO
Sempre a proposito dell'"aggressione" russa all'Ucraina: adesso vediamo chi ha aggredito e con quali scopi. Come scrive oggi Manlio Dinucci sul Manifesto, avremo al nostro fianco - nel corso della esercitazione militare Trident Juncture - forze naziste (dopo che sono state inquadrate nelle forze armate nazionali ucraine). Niente di strano: è stata la Nato ad armarle e addestrarle.
Ci saranno anche contingenti austriaci (ma non era neutrale?) e macedoni (hai capito gli effetti della rivoluzione colorata?).
E' in corso, sotto i nostri occhi, la preparazione alla guerra mondiale

Giulietto Chiesa - DEDICATO A QUELLI CHE CREDONO AGLI ASINI VOLANTI

https://youtu.be/tvdeDacJaHU
DEDICATO A QUELLI CHE CREDONO AGLI ASINI VOLANTI
(grazie a Massimo Mazzucco che ha doppiato in modo esilarante. Pubblicheremo su pandoratv.it), guardatelo e condividetelo. Vale di più di una intera biblioteca sull'11 settembre.

lundi 14 septembre 2015

TRUPPE RUSSE IN SIRIA? Dalla pagina FB odierna di Giulietto Chiesa

TRUPPE RUSSE IN SIRIA?
La balla-scoop sparata dalla Stampa fa il giro del mondo. Nata come balla, è stata ovviamente ripresa da tutto il mainstream occidentale, il quale, com'è ormai noto, spara solo balle.
Che i russi fossero in Siria, nella loro base militare, si sapeva da prima della Stampa. Che abbiano inviato truppe combattenti in Siria è semplicemente falso. Chiunque ripete a pappagallo la balla della Stampa, falsifica i fatti.
La Russia ha incrementato l'invio di armi al governo di Damasco. Questo è vero ed è ufficiale. La Russia sta cercando di istituire un ponte aereo di soccorsi e rifornimenti, inclusi quelli militari, e viene impedita in ogni modo dalla Nato, che minaccia i paesi il cui spazio aereo sarebbe interessato. Mentre l'Occidente, che conosce perfettamente dove sono i campi dell'ISIS, li lascia agire. E la Turchia li aiuta, mentre gli aerei della Nato e di Israele bombardano le truppe di Bashar el Assad. Questo è il quadro esatto della situazione. Due pesi e due misure sono la regola dell'ipocrisia occidentale. Cerchiamo, come possibile, di non portare acqua al mulino di chi aggredisce.

La falsa crisi dei rifugiati - da Russia.it

http://comunicati.russia.it/la-falsa-crisi-dei-rifugiati.html

Aggiornamento Comunicati
Buon Giorno,

c'è un nuovo articolo pubblicato sul sito.
La falsa "crisi dei rifugiati"
Pubblicato da Ennio Bordato su Sabato, Settembre 12, 2015
di Thierry Meyssan
Mentre i media europei alimentano le emozioni nel mostrare le fotografie d’un bimbo annegato e con i servizi sulle folle che attraversano i Balcani a piedi, Thierry Meyssan mostra che queste immagini sono manipolate. Di certo, servono agli interessi del capo del padronato tedesco, Ulrich Grillo, nonché alla NATO. Ma esse non fanno capire il fenomeno nel suo insieme e conducono gli europei a risposte inadatte.
Rete Voltaire | Damasco (Siria) | 7 settembre 2015
Un’ondata di emozioni ha brutalmente sommerso le persone che vivono nello spazio della NATO. Improvvisamente si sono rese conto del dramma dei profughi nel Mediterraneo; una tragedia che durava da anni nella loro indifferenza permanente.
Questa inversione è dovuta alla pubblicazione d’una fotografia che mostra un bimbo annegato, derelitto su una spiaggia turca. Non importa che questa immagine sia in sé una montatura grossolana: il mare rigetta i corpi parallelamente alle onde, mai perpendicolarmente. Poco importa che essa sia stata immediatamente riprodotta in prima pagina da quasi tutti i giornali dell’area NATO in meno di due giorni. Vi è stato già detto che la stampa occidentale è libera e pluralista.
Proseguendo sulla stessa falsariga, le televisioni hanno moltiplicato i servizi concernenti l’esodo di migliaia di siriani, a piedi, attraverso i Balcani. Particolare attenzione è stata rivolta alla traversata dell’Ungheria, che dapprima ha costruito un’inutile barriera in filo spinato, poi ha moltiplicato delle decisioni contraddittorie di modo che si potesse riprendere delle moltitudini marciare lungo le ferrovie e prendere d’assalto i treni.
"Reagendo" all’emozione che hanno causato presso i loro concittadini, i dirigenti europei "sorpresi" e addolorati si tormentano su come portare aiuto a questi rifugiati. Antonio Guterres, ex presidente dell’Internazionale socialista e attuale Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, s’invita al loro dibattito perorando «la partecipazione obbligatoria di tutti gli Stati membri dell’UE. Secondo le stime preliminari, i paesi europei hanno una potenziale necessità di accrescere le opportunità di reinsediamento a 200mila posti», dichiara.
Qual è il problema reale, chi lo strumentalizza e per quale scopo?
I rifugiati del Mediterraneo
Sin dalla "primavera araba" nel 2011, il numero di persone che cercano di attraversare il Mediterraneo e di entrare nell’Unione europea è aumentato considerevolmente. È più che raddoppiato e si è innalzato nel 2014 fino a 626mila unità.
Tuttavia, contrariamente a un diffuso luogo comune, non si tratta di un’onda nuova e ingestibile. Nel 1992, quando l’Unione comprendeva solo 15 dei 28 stati attuali, ne riceveva ancora di più: 672mila per 380 milioni di abitanti. Vi è quindi un notevole margine prima che i migranti possano destabilizzare l’economia europea e i suoi attuali 508 milioni di abitanti.
Questi migranti sono per più di due terzi uomini. Secondo le loro dichiarazioni, più della metà di loro sono tra i 18 ei 34 anni. In generale, non si tratta quindi di famiglie.
Contrariamente all’idea attualmente diffusa dai media, solo meno di un terzo sono rifugiati in fuga dalle zone di guerra: il 20% sono siriani, il 7%afghani e il 3% iracheni.
Gli altri due terzi non provengono da paesi in guerra e sono principalmente migranti economici.
In altre parole, il fenomeno delle migrazioni è solo marginalmente legato alla "primavera araba" e alle guerre. I poveri lasciano il proprio paese e cercano fortuna nei paesi ricchi in virtù dell’ordine post-coloniale e della globalizzazione. Questo fenomeno, dopo il calo avutosi nel periodo 1992-2006, ha ripreso e sta aumentando progressivamente. Attualmente rappresenta solo lo 0,12% annuo della popolazione dell’UE, ovvero - se viene gestito correttamente - non rappresenta alcun pericolo a breve termine per l’Unione.
I migranti rappresentano un problema?
Questo flusso di migranti riguarda popolazioni europee, ma viene celebrato dal padronato tedesco. Nel dicembre 2014, il "capo dei capi" tedeschi Ulrich Grillo, dichiarava a DPA mascherando ipocritamente i propri interessi dietro buoni sentimenti: «Siamo da molto tempo un paese di immigrazione, e dobbiamo rimanerlo.» «In quanto paese prospero e anche per l’amore cristiano per il prossimo, il nostro paese dovrebbe permettersi di accogliere più rifugiati». E ancora: «Mi distanzio molto chiaramente dai neonazisti e dai razzisti che si radunano a Dresda e altrove.» Più seriamente: «A causa della nostra evoluzione demografica, assicuriamo la crescita e la prosperità con l’immigrazione» [1].
Questo discorso riprende i medesimi argomenti del padronato francese degli anni ’70. Oggi ancora di più, le popolazioni europee sono relativamente istruite e qualificate, mentre la stragrande maggioranza degli immigrati non lo sono e possono facilmente occupare certi tipi di posti di lavoro. A poco a poco, l’arrivo di una forza lavoro non qualificata, nell’accettare condizioni di vita inferiori a quelle degli europei, ha sollevato tensioni nel mercato del lavoro. Il padronato francese spinse a suo tempo al ricongiungimento familiare. La legge del 1976, la sua interpretazione da parte del Consiglio di Stato nel 1977 e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo hanno largamente destabilizzato la società. Lo stesso fenomeno può essere osservato in Germania, dopo l’adozione delle stesse disposizioni con l’iscrizione, nel 2007, del ricongiungimento familiare nella legge sull’immigrazione.
Contrariamente a un diffuso luogo comune, i migranti economici non pongono alcun problema di identità in Europa, ma mancano ai loro paesi d’origine. Per contro, pongono un problema sociale in Germania, dove, a causa della particolare politica instillata da Ulrich Grillo, la classe operaia è già vittima di uno sfruttamento brutale.
Altrove, non sono i migranti economici, ma il successivo ricongiungimento familiare a porre problemi.
Chi costruisce l’immagine attuale di una "crisi dei rifugiati"?
Dall’inizio dell’anno, il passaggio dalla Turchia all’Ungheria, che costava 10.000 dollari, è sceso a 2.000 dollari a persona. Mentre certi contrabbandieri sono degli schiavisti, molti stanno semplicemente cercando di fornire un servizio a persone in difficoltà. In ogni caso, chi paga la differenza?
Inoltre, se all’inizio della guerra contro la Siria, il Qatar stampava e distribuiva agli jihadisti di al-Qa’ida dei passaporti siriani falsi in modo che potessero convincere i giornalisti atlantisti che erano «ribelli» e non mercenari stranieri, dei falsi passaporti siriani sono ora distribuiti da certi contrabbandieri ai migranti non siriani. I migranti che li accettano pensano a buon titolo che questi documenti falsi faciliteranno la loro accoglienza nella UE. In effetti, poiché gli Stati membri dell’Unione hanno chiuso le loro ambasciate in Siria - tranne la Repubblica Ceca e la Romania -, non è loro possibile verificare l’autenticità di questi passaporti.
Sei mesi fa, mi sorprendevo della cecità dei leader dell’Unione che non comprendevano la volontà degli Stati Uniti di indebolire i loro paesi, anche attraverso la «crisi dei rifugiati» [2].
Il mese scorso, la rivista Info Direkt ha affermato che secondo i servizi segreti austriaci, il passaggio in Europa dei rifugiati siriani è stato organizzato dagli Stati Uniti [3]. Questa imputazione resta da verificare, ma costituisce già un’ipotesi solida.
Inoltre, tutti questi eventi e queste manipolazioni non sarebbero gravi se gli Stati membri dell’Unione europea mettessero un termine al ricongiungimento familiare. L’unico vero problema non sarebbe allora l’ingresso dei migranti, ma il destino di coloro che muoiono lungo la rotta, attraversando il Mediterraneo. L’unica realtà che però non mobilita alcun governante europeo.
Che prepara la NATO?
Attualmente, la NATO, ossia il braccio militare internazionale degli Stati Uniti, non si è tirata indietro. Ma, secondo le sue nuove missioni, l’Alleanza atlantica si riserva la possibilità d’intervenire militarmente quando ci siano migrazioni significative.
Sapendo che solo la NATO è nota per avere la capacità di diffondere un’intossicazione informativa sulla prima pagina di tutti i quotidiani dei suoi Stati membri, è altamente probabile che sia essa a organizzare la campagna in corso. Inoltre, l’assimilazione di tutti i migranti a dei rifugiati che fuggono dalle zone di guerra e l’insistenza sulla presunta origine siriana di questi migranti suggerisce che la NATO stia preparando un’azione pubblica legata alla guerra che essa conduce segretamente contro la Siria.
Thierry Meyssan
[1] «Allemagne : le patronat veut plus de réfugiés», AFP, 23 décembre 2014.
[2] “La cecità dell’UnioneEuropea di fronte alla strategia militare degli Stati Uniti”, di Thierry Meyssan, Traduzione Luisa Martini, Megachip-Globalist (Italia), Rete Voltaire, 27 aprile 2015.
[3] “Insider : Die USA bezahlen die Schlepper nach Europa !”, Info Direkt, 5. August 2015. « Les USA accusés de financer l’envoi de réfugiés en Europe », Réseau Voltaire, 13 août 2015.
Leggi altro»
Per cancellarsi dal sito, cliccare qui.

"La Monsanto si è comprata gli accademici di mezza America"

Su "Effedieffe.com"(abbonamento anche mensile, circa 7 €)

Pandora T - C' è il trucco.Attenti a non farvi fregare


Vuoi vedere che tutta questa carità — molto pelosa— , appena esplosa in Europa nei confronti dei "rifugiati" (non più migranti) prelude all'offensiva finale contro Bashar el Assad?
I sepolcri imbiancati che trasudano bontà, lasciano filtrare l'idea che i siriani stiano scappando da Assad, il solito "dittatore criminale" da eliminare. Dunque lo vogliamo togliere di mezzo?
Junker, questa mattina, ha detto che bisogna far finire la guerra. E' così che pensano di finirla?
Intanto la NATO prepara (comando a Napoli) la più grande esercitazione militate congiunta mai effettuata dalla sua creazione. A fine ottobre. Il miglior modo per aiutare subito i migranti e i rifugiati è manifestare contro la preparazione alla guerra, che ci costerà qualche miliardo di euro. Che, tra l'altro potrebbero essere usati subito per ospitare quelli che fuggono dalle nostre guerre.