9.3.13
ITALIA CHE TREMA: NATURA INDOTTA
di Gianni Lannes
Se si legge attentamente il bollettino dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, anche un profano si rende conto della lunga sequenza di sussulti e tremori che stanno sconquassando lo Stivale. Tutto naturale? Non si direbbe, tenendo conto che i giochi di guerra della Nato sulle faglie sismiche attive del Belpaese, proseguono alacremente. Guai a fiatare o soltanto a ragionare un pò! Si rischia la facile etichetta di "complottismo" e perfino di allarmismo. I militari, però, sparano realmente dove non dovrebbero. Perché?
Basta dare un’occhiata ai documenti della Guardia Costiera o se si preferisce affacciarsi alla finestra o prendere il mare, magari di Sicilia, al largo di Augusta, oppure far rotta verso le Eolie. Se per caso siete a Milazzo, allora alzate lo sguardo al cielo e vi renderete conto dell'incredibile traffico militare aereo.
Da profani, prendiamo a riferimento le ultime scosse e la profondità superficiale e costante dell’ipocentro: ossia 8-16 chilometri. L’8 marzo (ore 5:43 e 16:11) è stato colpito ben due volte il Pollino (ipocentro a 9,1 km e km 8), e nello stesso giorno (ore 15:52) il Mar di Sicilia (ipocentro a km 10 e magnitudo 2.4). Infine, torna a tremare , anzi, non ha masi smesso, l’Abruzzo. Alle ore 03:54 italiane una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 è stata registrata dall'INGV nel distretto sismico del Gran Sasso. Il sisma ha avuto una profondita' di 16.6 chilometri con epicentro localizzato a 10 chilometri da L'Aquila. Una seconda scossa è stata registrata alle 04:50 di magnitudo 2.1 con lo stesso ipocentro ed epicentro.
A quando esattamente la prossima preannunciata tragedia, già prevista dagli esperti?
A quando esattamente la prossima preannunciata tragedia, già prevista dagli esperti?
Pubblicato da Gianni Lannes