Strasburgo: sede Ue - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Il membro olandese della BCE Klaas Knot conferma : l’esproprio di depositi bancari rientra in futuro nella “politica europea di liquidazione”. La BCE pretende che le banche rimettino a pari i loro bilanci. Il risparmiatore comune dovrebbe quindi riflettere bene sia sulla somma di danaro sia presso quale banca la voglia lasciare in deposito.
Ora sono le banche centrali che hanno preso in mano il comando del nuovo ordine del sistema bancario europeo- Il membro della BCE olandese e presidente della banca centrale del suo paese, Klaas Knot ha confermato giovedì durante un convengo ciò che aveva già annunciato la settimana scorsa Jereon Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo: la ristrutturazione delle banche europee verrà effettuata come dall’esempio di Cipro. Tutti di depositi bancari, se necessario, verranno espropriati. Dijsselbloem aveva detto che l’affare Cipro rappresenta per l’Europa una pausa cianografica. Poi ha ritirato tutto. Dopodiché Benoit Coeuré della BCE ha affermato che Cipro è un caso a sé.
Ora Knot, come da articolo del giornale Het Financieele Dagblad, ha provveduto a chiarire : „ Non c’è nulla da eccepire alle affermazioni di Dijesselbloem . Quanto da lui affermato è ciò che viene discusso in Europa già da tempo. Questo modus operandi sarà parte del processo con cui in Europa verranno liquidate le banche”. Le banche devono riportare a pareggio i loro bilanci, per cui sarà necessaria trasparenza nel settore bancario. Dopodiché le banche dovranno dividersi da chi procura perdite.
Reuters ha avuto conferma dall’addetta stampa di Klot che le affermazioni dell’olandese non sono dei malintesi. La stampa internazionale è ormai molto attenta da quando Dijsselbloem ha cercato di imbrogliare la FT e Reuters.
Klot presenta ufficialmente la nuova dottrina della BCE: Cipro rappresenta semplicemente un campo di prove generali. Nel settore bancario questa è la nuova situazione : i tanto decantati risparmi sicuri non valgono la carta sulla quale sono stampati.
Concretamente: il cliente semplice di una banca dell’Eurozona non può più essere sicuro quando porta I suoi soldi in banca.
Deve raccogliere informazioni sulla sua banca studiandone i bilanci o cercare di vedere gli affari sui Derivati, altamente esplosivi, segreti e che non hanno l’obbligo di indicare nei bilanci. E per dirlo in maniera molto chiara: entrambe le cose sono impossibili, poiché nonostante conoscenze altamente professionali è attualmente impossibile valutare i rischi di una banca. La maggior parte dei bilanci sono menzogne raffinate che non capisce nessuno e che nessuno deve poter capire.
D’altra parte è un fatto positive che la BCE finalmente parla chiaro. Probabilmente non c’è altra alternativa se non quella di rianimarle .
Per i risparmiatori, proprietari di libretti di risparmio e aziende , l’annuncio di Knot è un messaggio eloquente: devono prendere subito dei provvedimenti. Se nel caso di Cipro v’erano ancora dubbi sul fatto della sicurezza dei depositi bancari, con chiara spiegazione di Knots ora è ufficiale.
Questa notizia è particolarmente negativa per le medie imprese, poiché non vi sono , per motivi pratici, alternative al conto bancario. Ci si deve rendere conto che può accadere a tutti, che da un giorno all’altro possono essere espropriati – ma di ciò che li danneggia più di tutto :della liquidità. Quando lo Stato viene di notte come un ladro, l’azienda non è più in grado di pagare gli stipendi ed allora incombe il pericolo dell’insolvenza (come accade concretamente è documentato qui )
Quindi le imprese devono decidere se conservare in azienda contanti consistenti. Forse ci sarà addirittura il ritorno alla “busta classica” , cioè stipendi pagati in contanti.
La fredda decisione delle banche centrali di risanare a discapito dei clienti delle banche, è chiara: I soldi guadagnati e che servono per la gestione dell’impresa vanno tenuti ovunque tranne che in banca.
Guarda caso questa notizia Knot la dà il giovedì Santo: sono iniziate le vacanze pasquali e quasi nessuno fa ci fa caso. Cos’è che disse Wolfgang Schäuble? „I risparmi bancari sono una questione delicata, per cui va presa in considerazione solo il fine settimana “
La situazione a quanto pare è talmente seria che sottintende in chiare lettere l' annuncio dell’esproprio.
(traduzione di Gabriella Cavallucci)
EZB bestätigt: Die Bank-Guthaben in Europa sind nicht sicher
Der niederländische EZB-Mann Klaas Knot bestätigt: Die Enteignung von privaten Bank-Guthaben wird künftig Teil der „europäischen Liquidierungs-Politik sein“. Die EZB will, dass die Banken ihre Bilanzen in Ordnung bringen. Der einfache Sparer sollte sich nun gut überlegen, wie viel Geld er auf welcher Bank belassen will.
Die Zentralbanken übernehmen nun das Kommando bei der Neuordnung des europäischen Banken-Systems. Das niederländische EZB-Mitglied und Notenbank-Präsident seines Landes, Klaas Knot, bestätigte in einem Vortrag am Donnerstag, was der niederländische Euro-Gruppenführer Jereon Dijsselbloem vergangene Woche verkündet hatte: Die Restrukturierung der europäischen Banken wird nach dem Vorbild Zyperns erfolgen. Alle Bank-Guthaben werden, falls notwendig, enteignet. Dijesselbloem hatte gesagt, der Zypern-Deal sei eine Blaupause für Europa. Danach hatte er das wieder zurückgenommen. Dann sagte der EZB-Mann Benoit Coeuré, dass Zypern ein Einzelfall sei.
Nun hat Knot für Klarheit gesorgt, wie die Zeitung Het Financieele Dagblad berichtet: „Es gibt an den Aussagen von Dijesselbloem nichts auszusetzen. Der Inhalt seiner Bemerkungen bezieht sich auf einen Weg, der schon länger in Europa diskutiert wird. Dieser Weg wird Teil des Prozesses sein, wie in Europa Banken liquidiert werden.“ Die Banken müssten ihre Bilanzen in Ordnung bringen. Dazu müsse Transparenz geschaffen werden im Bankensektor. Danach müssten sich die Banken von ihren Verlustbringern trennen.
Reuters hat von Klots Sprecherin die Bestätigung, dass die Aussage dieses Niederländers definitiv kein Missverständnis ist. Die internationalen Medien sind vorsichtig geworden, seit Dijsselbloem versucht hatte, die FT und Reuters auszutricksen.
Damit trägt Klot die neue Doktrin der EZB offiziell vor: Zypern ist die Blaupause geworden. Dies gilt in Bankenkreisen mittlerweile als neue Lage: Die vielbeschworene Einlagen-Sicherung ist das Papier nicht wert, auf dem sie gedruckt ist (mehr dazu hier).
Dies bedeutet konkret: Der einfache Bank-Kunde kann sich in der gesamten Euro-Zone nicht mehr in Sicherheit wiegen, wenn er sein Geld auf die Bank bringt (mehr dazu hier).
Er muss sich über den Zustand seiner Bank erkundigen, indem er ihre Bilanzen studiert oder versucht, sich einen Überblick über das hochexplosive, geheime und nicht bilanz-pflichtige Derivaten-Geschäft der Bank zu verschaffen. Um es klar zu sagen: Beides ist vollkommen aussichtslos. Denn selbst bei größter Fachkenntnis ist es heute unmöglich, das Risiko einer Bank abzuschätzen. Die meisten Bilanzen sind längst raffinierte Lügengebäude, die keiner mehr versteht und die auch keiner verstehen soll.
Insoweit ist es gut, dass die EZB nun endlich Klartext spricht. Vermutlich gibt es auch keine Alternativen, als die Banken bei lebendigem Leibe gesundzuschrumpfen.
Für Anleger, Inhaber von Sparbüchern und Unternehmen bedeutet die Ankündigung von Knot eine Aufforderung zur sofortigen Neu-Orientierung. Denn wenn es seit Zypern noch Zweifel gegeben haben sollte, dass die Bank-Einlagen nicht mehr sicher sind, mit Knots trockener Erklärung ist es amtlich.
Für mittelständische Unternehmen ist dies eine besonders schlechte Nachricht, weil sie aus praktischen Gründen kaum Alternativen zu einem Bank-Konto haben. Sie müssen jedoch, wie alle anderen, damit rechnen, über Nacht enteignet zu werden – und zwar dort, wo es sie am empfindlichsten trifft: Bei der Liquidität. Wenn der Staat kommt wie der Dieb in der Nacht, dann kann ein Unternehmen die Gehälter nicht mehr auszahlen und gerät in akute Insolvenz-Gefahr (wie das konkret aussieht, hat ein IT-Unternehmer dokumentiert – hier).
Unter Umständen müssen die Unternehmen nun überlegen, wieder größere Bar-Bestände im Unternehmen selbst zu horten. Vielleicht gibt es sogar die Rückkehr der klassischen „Lohntüte“ – wo den Mitarbeitern das Geld bar ausbezahlt wird.
Die kalte Entschlossenheit der Zentralbanken, nun auf Kosten der Bank-Kunden aufzuräumen, macht jedenfalls deutlich: Das Geld, das man sich erarbeitet hat, und das man für den Betrieb eines Unternehmens braucht, gehört überall hin – bloß nicht auf die Bank.
Bezeichnenderweise kommt Knots Aussage am Gründonnerstag: Die Osterferien haben begonnen, kaum einer nimmt Notiz von der Botschaft. Wie sagte doch Wolfgang Schäuble? „Bankeinlagen sind eine sensible Sache. Daher macht man das am Wochenende.“
Die Lage ist offenbar so ernst, dass dies nun auch schon für die Ankündigung der Enteignung gilt.
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