mercredi 24 juillet 2013

Creato il virus più mortale del mondo

fonte:  
amadeux@gmx.net via yahoogroups.com 

à Sublimen

Creato il virus più mortale del mondo

16 luglio 2013

VirusL'Erasmus Medical Centre di Rotterdam crea variante del virus
dell'influenza aviaria resistente ai vaccini

Il virus più letale del mondo è stato creato, e già è scoppiata la polemica:
la notizia è arrivata dall’Olanda, per la precisione dal Rotterdam, sede
dell’Erasmus Medical Centre, uno dei centri di ricerca scientifica
maggiormente sviluppati e all’avanguardia del mondo.

Gli sperimentatori di Rotterdam sarebbero riusciti ad individuare ed isolare
un ceppo modificato della già nota e temuta influenza aviaria (virus h5n1),
che sarebbe in grado di resistere a tutte le cure attualmente messe a punto,
e a scatenare una vera e propria pandemia che, almeno secondo le stime di
massima potenzialità del virus, potrebbe essere in grado di sterminare
addirittura metà della popolazione mondiale.

I risultati degli studi sono stati resi noti da Ron Fouchier, il virologo
responsabile dell’Erasmus Medical Centre e dello studio sul ceppo modificato
dell’aviaria, ma va sottolineato come lo studio del virus h5n1 sia in realtà
da diverso tempo al centro degli studi e dell’interesse della comunità
scientifica internazionale.

Basti pensare che anche uno studio congiunto tra Stati Uniti d’America e
Giappone, che ha visto impegnate l’Università di Tokyo e quella del
Wisconsin, ha raggiunto risultati significativi riguardo la modifica del
virus dell’aviaria, e sembrava essere imminente la pubblicazione sulle
principali riviste scientifiche.

Pubblicazione alla quale ora si preparano gli scienziati di Rotterdam, ma
questa decisione come specificato l’inizio, ha causato una lunga scia di
polemiche e dubbi, visto che la pericolosità di questo tipo di virus è
intuibile da parte di tutti.

Con l’allarme terrorismo sempre vivo all’interno della comunità
internazionale, il rischio da subito percepito è quello che i risultati
dello studio, e soprattutto il virus stesso, possano finire nelle mani di
qualche malintenzionato, in grado poi di minacciare addirittura l’umanità
intera con l’arma di un virus devastante come mai ne sono stati creati in
laboratorio finora.

Secondo Ron Fouchier, lo studio è stato necessario per comprendere i
meccanismi del virus dopo l’attacco di un eventuale vaccino: per ottenere un
ceppo resistente dell’h5n1 sono state necessarie solamente cinque variazioni
genetiche al virus già noto ed esistente (e che durante una prima epidemia
nei paesi asiatici è stato già responsabile della morte di circa cinquecento
persone).

Risultati potenzialmente in grado di essere riprodotti anche da terroristi,
e dunque secondo Rotterdam è stato importante essere arrivati per primi a
questa mutazione del virus, per capire come agire e mettere a punto un
vaccino. Ma la paura per l’utilizzo incontrollato di queste informazioni
resta.

http://www.erasmusmc.nl/ 

Fonte: dgmag.it