In particolare ringraziamo, oltre naturalmente agli elettori che non si sono lasciati intimidire dal fuoco mediatico ostile, tutti i firmatari dell’Appello, da cui tutto è incominciato. Quanti raccogliendo le firme e sottoscrivendo le liste hanno permesso di superare gli ostacoli posti da una legge elettorale iniqua e incostituzionale. I Candidati, che scegliendo di esporsi in prima persona e di dedicare il proprio impegno straordinario nelle Circoscrizioni ci hanno permesso di esistere e di parlare agli elettori. Chi ha offerto il proprio lavoro volontario, a tutti i livelli, e chi ha contribuito con le proprie donazioni a raccogliere le risorse finanziarie necessarie per una campagna elettorale condotta in francescana povertà.
A tutti quanti noi vogliamo garantire che non ci fermeremo qui. Che il percorso continua, oltre la conclusione di queste elezioni europee, dando continuità all'impegno di quanti hanno partecipato al progetto con spirito unitario, con la ferma determinazione a renderlo una pratica permanente.
La lista L'altra Europa con Tsipras, nelle diverse fasi che ha attraversato, dalla formulazione e sottoscrizione del progetto alla raccolta e alla selezione delle candidature, dalla raccolta delle firme alla campagna elettorale vera e propria, è stata per molti di noi un laboratorio straordinario per sperimentare un modo nuovo di "fare politica", aperto e non di parte, a contatto diretto con un pubblico esigente e in parte anche diffidente, perché troppe volte deluso da esperienze nate o proseguite malamente in passato, in un contesto nazionale difficile, dominato da una politica-spettacolo e da un sistema dell’informazione morbosi e oppressivi.
Non sono mancati neanche questa volta – come negarlo? – errori, incomprensioni, tentazioni autoreferenziali e personalistiche, com'è forse naturale che succeda in tutti i tentativi di mettere insieme persone, punti di vista, culture, e strutture organizzate che si parlano tra loro poco e male da molto tempo. Ma su tutto ha prevalso lo spirito unitario che anima le imprese che mettono in gioco i tratti più profondi della propria esistenza, come ci insegna l'impegno di "partire insieme e tornare insieme" che per tanti anni ha dato forza e spessore umano e politico a una delle esperienze più importanti che hanno ispirato la nostra lista: quella del movimento NoTav della valle di Susa.
Per questo invitiamo tutte le compagne e i compagni, tutte le amiche e gli amici, tutti coloro che hanno sostenuto la lista L'altra Europa con Tsipras, a mantenere invariato l'impegno che li ha caratterizzati in questi mesi anche nel tempo a venire. In pochi anni Syriza, il partito guidato dall'uomo il cui nome noi abbiamo voluto iscrivere nel nostro logo, è passato da una situazione di divisione e di litigiosità a una pratica e una struttura unitaria pur nella diversità delle sue componenti; e da un risultato elettorale di pochi punti percentuali a essere il primo partito della Grecia. Lo ha fatto mantenendo, come abbiamo fatto e continueremo a fare anche noi, una posizione di intransigente opposizione nei confronti dei memorandum della Trojka, delle politiche di austerità imposte dall'Unione Europea, dei partiti che le sostengono, senza mai cedere ai facili richiami di un anti europeismo demagogico e senza prospettive a cui fanno ricorso forze che lo concepiscono solo come facile accesso a un bottino elettorale che non fa che trascinarli verso politiche isolazioniste, nazionaliste, razziste, e verso il pericolo di trasformare le guerre commerciali in fratture politiche e guerre guerreggiate, come i casi non lontani della Bosnia e dell'Ukraina non devono cessare di ricordarci.
Per questo invitiamo tutti i comitati della lista L’altra Europa con Tsipras a riconvocarsi a più presto, per dar vita a forme di collaborazione unitarie e non escludenti che permettano a tutti di continuare nell'impegno e nelle attività intraprese. Noi saremo con voi insieme a tutti coloro che ci hanno aiutato in questi mesi anche senza aderire formalmente al nostro progetto.
Vi proponiamo fin d'ora due temi su cui impegnarsi nei prossimi mesi. Una serie di attività di autoformazione sui temi delle istituzioni e dellepolitiche europee, per mantenere un rapporto e un contatto diretto con i nostri parlamentari a Strasburgo, in modo che possano sempre sentirsi parte di un collettivo compatto. E la messa a punto di una serie di proposte per affrontare i principali problemi del territorio, in modo che l'obiettivo di un vasto programma di tante piccole opere per creare milioni di posti di lavoro, che sta al centro del nostro impegno, trovi la propria necessaria articolazione in sede locale e in forme partecipate.
Barbara Spinelli, Luciano Gallino, Marco Revelli, Argiris Panagopulos, Guido Viale