samedi 20 septembre 2014

la scienza marcia e la menzogna globale: Ebola, quando la medicina moderna lavora sotto copertura

FONTE:la scienza marcia e la menzogna globale: Ebola, quando la medicina moderna lavora sotto cop...:



Ebola, la coperture della medicina moderna ) e pubblicato il 13 settembre 2014.

I seri dubbi posti sulla versione ufficiale propalataci dai mass-media in questo articolo sono confermati dall'ottimo articolo di Daniele di Luciano: 



Ebola, la copertura della medicina moderna

“Tell them the biggest lie, yes. But they have to want the kind of lie you’re telling. It has to give them equal parts fear and fascination.” (Ellis Medavoy, retired propaganda operative)

“Sopraffatti.” “Non si può contenere.” “Rapida diffusione.” “Ha valicato i confini.” “Predette cinque milioni di morti.”“Troppo tardi per fermarla.”

Questi ed altri termini familiari sono gli strumenti del mestiere dell'apparato della propaganda della malattia .

La parola “epidemia”, ovviamente, è in cima alla lista. Essa suggerisce che la popolazione in questione sarebbe altrimenti in in buona salute — ma improvvisamente le persone iniziano a morire come le mosche.

Nell'Africa Occidentale, per esempio, dove l'attenzione globale è focalizzata su Ebola il fatto che la gente sia “altrimenti sana” è un mito dal punto di vista clinico.
Acqua contaminata; un decennio di guerra brutale che ha portato alla dislocazione di un enorme numero di persone; povertà cronica e opprimente; grave malnutrizione e inedia; e a tutto ciò si aggiungono vaccini tossici e farmaci che stanno devastando le persone i cui sistemi immunitari sono già sul punto di cedere; inquinamento industriale nelle acque e nel suolo — è questo il punto di riferimento per chi che viene considerato “altrimenti sano” prima dell'Ebola.

Poi c'è un problema relativo alla diagnosi dell'Ebola. Come ho spiegato in articoli precedenti, due delle analisi più largamente utilizzate — quella degli anticorpi e la PCR — costituiscono entrambe dei metodi pateticamente insaffidabili per lo screening della malattia.

di conseguenza, il conteggio dei casi di contagio e di morte attribuiti all'Ebola , che dipende da queste analisi, manca di ogni grado di autenticità.

E soprattutto, esaminando quanto affermato in passato dal CDC (centro di controllo delle malattie degli U.S.A.) e dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), quando hanno intenzionalmente e falsamente sovrastimato le cifre dei malati e dei morti colpiti dall'Influenza Suina ... bene, solo un pazzo potrebbe credere ai loro rapporti sull'Ebola.
(...)

A causa della pesante propaganda su Ebola, il mondo sta diventando completamente matto da un giorno all'altro.
Quando il Washington Post (9/9) riporta che, ehm “... solo il 31% dei casi di Ebola sono stati confermati da analisi del sangue [in Liberia]” nessuno ha battuto ciglio.

(...)


Gli operatori sanitari che si occupano dell'Ebola nell'Africa Occidentale in effetti hanno indossato delle tute di sicurezza, sigillate in modo da evitare il contatto con il mondo esterno, sotto le quali sudavano e perdevano grandi quantità di fluidi corporei, poi ne uscivano fuori per reidratarsi, si innaffiavano di prodotti chimici tossici per disinfettarsi, e quindi tornavano dentro.

Un dottore ha riferito al Daily Mail che poteva sentire un intenso odore di cloro mentre lavorava rivestito della tuta. ciò signfifica che i prodotti chimici tossici erano lì con luii. Nessuna meraviglia che alcuni operatori sanitari stiano collassando e morendo.

(...)

se qualcuno volesse far lievitare il tasso di mortalità nell'Africa Occidentale disseminare in essa un virus non sarebbe la cosa migliore. I germi sono imprevedibili.


In questo caso l'immagine del virus serve come storia di copertura. [non sorprenderà scoprire che anni fa qualcuno suggerì che Ebola fosse la storia di copertura per l'avvelenamento da prodotti chimici diffusi nell'ambiente dall'attività di industrie/multinazionali straniera - N.d.T.]

Precedenti? Un enorme precedente per l'uso di un germe come storia di copertura: l'HIV.

(...) 

Il 19 ottobre del 1985, il ricercatore D. Serwadda annunciò la scoperta di una nuova malattia in Uganda, denominata “Slim”,scrivendo un articolo pubblicato su Lancet.  Il mito di Slim, che ben presto fu chiamato AIDS, in maniera assurda elencò due sintomi principali: perdita di peso e diarrea.

Questi “sintomi” ovviamente, sono stati endemici in diverse parti dell'Africa per secoli. Tra le cause ovvie troviamo l'acqua contaminata e la grave malnutrizione — prolungata ed esacerbata dal fatto che i dittatori locali hanno venduto i propri paesi alle multinazionali straniere (gli invasori), mantenendo al contempo la prppria polazione troppo debole per resistere.

 (...)




Dall'articolo citato in apertura traggo queste righe  

Il video della CNN mostra l’arrivo di un paziente malato di ebola all’ospedale di Atlanta. Il paziente è super isolato e, i due che lo portano, sono iper protetti da ogni contatto, anche aereo. Una cosa seria. Sembra proprio di avere a che fare con un virus pericolosissimo! Ma … cosa succede dal minuto 0:36? C’è un uomo che, alla faccia delle tute spaziali dei presunti medici, passeggia tranquillo vicino al paziente, in abiti civili e a volto scoperto. 


La stessa stranezza è accaduta quando un paziente infetto dal virus ebola è arrivato in Spagna. Super tute, protezioni, tecnologia avanzata, tre ambulanze per un paziente con tanto di scorta e poi… dall’aereo si affacciano due uomini a volto scoperto, senza nessuna tuta spaziale, giusto un attimo prima che esca il malato trasportato dagli astronauti. Dal minuto 0:17 potete vedere la scena bizzarra, andata in onda anche su Euronews. 


Esistono indizi che qualcuno stia esagerando la gravità della propagazione del virus ebola?
Il video della CNN mostra l’arrivo di un paziente malato di ebola all’ospedale di Atlanta. Il paziente è super isolato e, i due che lo portano, sono iper protetti da ogni contatto, anche aereo. Una cosa seria. Sembra proprio di avere a che fare con un virus pericolosissimo! Ma… cosa succede dal minuto 0:36? C’è un uomo che, alla faccia delle tute spaziali dei presunti medici, passeggia tranquillo vicino al paziente, in abiti civili e a volto scoperto.
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Esistono indizi che qualcuno stia esagerando la gravità della propagazione del virus ebola?
Il video della CNN mostra l’arrivo di un paziente malato di ebola all’ospedale di Atlanta. Il paziente è super isolato e, i due che lo portano, sono iper protetti da ogni contatto, anche aereo. Una cosa seria. Sembra proprio di avere a che fare con un virus pericolosissimo! Ma… cosa succede dal minuto 0:36? C’è un uomo che, alla faccia delle tute spaziali dei presunti medici, passeggia tranquillo vicino al paziente, in abiti civili e a volto scoperto.
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Esistono indizi che qualcuno stia esagerando la gravità della propagazione del virus ebola?
Il video della CNN mostra l’arrivo di un paziente malato di ebola all’ospedale di Atlanta. Il paziente è super isolato e, i due che lo portano, sono iper protetti da ogni contatto, anche aereo. Una cosa seria. Sembra proprio di avere a che fare con un virus pericolosissimo! Ma… cosa succede dal minuto 0:36? C’è un uomo che, alla faccia delle tute spaziali dei presunti medici, passeggia tranquillo vicino al paziente, in abiti civili e a volto scoperto.
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Esistono indizi che qualcuno stia esagerando la gravità della propagazione del virus ebola?
Il video della CNN mostra l’arrivo di un paziente malato di ebola all’ospedale di Atlanta. Il paziente è super isolato e, i due che lo portano, sono iper protetti da ogni contatto, anche aereo. Una cosa seria. Sembra proprio di avere a che fare con un virus pericolosissimo! Ma… cosa succede dal minuto 0:36? C’è un uomo che, alla faccia delle tute spaziali dei presunti medici, passeggia tranquillo vicino al paziente, in abiti civili e a volto scoperto.
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