(...) "Dovrebbe essere chiaro quanto sia sinistro che un'organizzazione che riunisce i peggiori impulsi da "scienziato pazzo" sia delle ONG che del mondo della ricerca militare stia pianificando apertamente di condurre tali esperimenti sul cervello di neonati e bambini, considerandoli come set di dati e i loro cervelli come qualcosa che deve essere "potato" dall'"intelligenza" della macchina. Consentire a un tale programma di avanzare senza impedimenti senza respingimento da parte del pubblico significherebbe consentire a un programma pericoloso rivolto ai membri più giovani e più vulnerabili della società di avanzare potenzialmente a un punto in cui è difficile fermarsi." (...)