lundi 9 août 2021

Cesare Sacchetti: La battaglia finale tra Trump e il Nuovo Ordine Mondiale deciderà il destino dell’America e del mondo

 L'articolo:   https://lacrunadellago.net/2021/08/09/la-battaglia-finale-tra-trump-e-il-nuovo-ordine-mondiale-decidera-il-destino-dellamerica-e-del-mondo/


 

Un momento storico nel quale si è di fatto costituita una diarchia inedita che ha portato l’America per la prima volta nella sua storia nella condizione di avere due presidenti.  

Ovviamente nel linguaggio dei media mainstream la realtà è capovolta. Il bene assume le sembianze del male e viceversa. La truffa elettorale nel gergo delle élite diventa una operazione per “salvare la democrazia”.  

Tutto questo era comunque noto a Trump sia dalla notte del 3 novembre e anche prima. La prova tangibile di questo si trova nel suo ordine esecutivo del 2018 pensato proprio per sanzionare le ingerenze elettorali di Paesi stranieri nelle elezioni americane.

Ora al presidente restavano apparentemente due strade da percorrere per poter sventare la frode.

La seconda è quella che invece porta alla resa incondizionata e all’abbandono della Casa Bianca ai suoi nemici.

Trump sembra aver scelto una terza via, ancora più geniale che ha impedito agli Stati Uniti di piombare in un clima di caos e instabilità senza precedenti.

E’ riuscito a richiedere l’uso di poteri emergenziali senza però rendere pubblica la firma dell’atto grazie ad una legge nota “Posse Comitatus Act” del 1878 che è stata aggiunta alla originaria legge contro le Insurrezioni.

In questa legge si prevede che il presidente può ricorrere all’uso dell’atto contro le Insurrezioni senza darne però notizia al Congresso.

In altre parole, il presidente degli Stati Uniti non è tenuto a fare alcuna proclamazione ufficiale.

La firma dell’atto contro le Insurrezioni ha quindi messo l’America in una sorta di limbo nel quale le forze armate sarebbero al comando della nazione. La cosiddetta amministrazione Biden sarebbe stata pertanto depotenziata.

L’altro compito dell’uomo della Cina era quello di imprimere una accelerazione tremenda al Grande Reset negli Stati Uniti e varare i passaporti razziali vaccinali adottati dai governi parte del regime di Bruxelles.

Nessuna di queste condizioni si è avverata. Il Financial Times, quotidiano di riferimento della finanza anglosassone, ha dovuto riconoscere con frustrazione che in pratica Biden sta facendo esattamente quello che avrebbe fatto Trump riguardo ai rapporti verso la Cina.

Anche Pechino non ha tardato a rendersene conto tanto da cancellare un incontro diplomatico programmato da tempo con la controparte americana.

 

Per quello che riguarda invece la divisione dei cittadini in due categorie, quali vaccinati e non vaccinati, tutti gli stati americani stanno invece prendendo dei provvedimenti che vanno nella direzione opposta.

Stanno mettendo al bando esplicitamente qualsiasi legge che preveda di escludere dalla società chi non è in possesso del certificato razziale vaccinale.

Gli Stati Uniti dunque non si sono ricongiunti all’UE verso il mondo nuovo nel quale c’è posto solo per coloro che si piegano agli abusi del Leviatano globale. Il blocco euro-atlantico che è stato l’asse portante dell’ordine liberale internazionale dalla seconda guerra mondiale in poi non è stato ricomposto. Gli Stati uniti continuano a restare distanti dalla società autoritaria concepita da Klaus Schwab, ideologo del Grande Reset e presidente del forum di Davos.

richiamare gli elettori del collegio elettorale

Le prove della frode non stanno giungendo solo dai riconteggi ma anche dalla ricerca cibernetica che l’imprenditore americano vicino a Trump, Mike Lindell proprietario di MyPillow, sta conducendo da settimane per individuare i responsabili dell’hackeraggio informatico ai danni delle elezioni americane.

Lindell ha annunciato per domani l’inizio di una conferenza nella quale verranno mostrate delle prove potenzialmente in grado di accelerare ancora di più la disgregazione del golpe elettorale e il ritorno ufficiale di Trump in carica

 

I media mainstream iniziano a preoccuparsi seriamente tanto da lanciare l’allarme su questo evento.

Le proporzioni della frode sono così enormi da non poter essere più nascoste. L’esperto elettorale ed ex membro dell’esercito, Seth Keshel, ha parlato di ben otto milioni di voti spostati da Trump a Biden.

La terza parte del piano di Trump: abbattere gli uomini della cabala

1 - Cuomo

2 - Soros

La mente della strategia per affondare gli uomini della cabala sembra essere proprio lui: Donald Trump.

3 - soprattutto Bill Gates

Il deep state sta provando a lanciare un ultimo disperato assalto per tentare di riconquistare gli Stati Uniti. La strategia di questi ambienti è quella di cercare di infiltrare i militari americani per poterli portare a servire gli interessi della causa della finanza internazionale.

George Soros è già molto attivo in questo senso attraverso uno dei suoi ex collaboratori che sta coordinando un programma per individuare gli “estremisti” nelle forze armate americane.

 

Quella che è in corso è dunque una battaglia le cui conseguenze sono enormemente più rilevanti e decisive di quella combattuta da Abramo Lincoln contro la famiglia Rothschild che già il secolo scorso voleva assicurarsi il dominio assoluto su questa nazione..

Questa nazione è stata concepita originariamente dalla massoneria per assumere il ruolo di una nuova Atlantide, una superpotenza che aveva la missione di trascinare il resto del mondo verso l’ordine mondiale totalitario desiderato dal grande potere transnazionale.

Ora invece il destino, o la Provvidenza, ha voluto che si trovasse incredibilmente dall’altro lato della barricata tanto da assumere assieme alla Russia di Putin il ruolo del katechon politico.

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Per katechon in questo caso si intende quella forza che previene il manifestarsi della società autoritaria globale dominata da una figura tirannica anticristica.

Il mese di agosto si profila dunque come ricco di eventi tali da cambiare non solo il destino dell’America ma anche del mondo intero.

Il deep state, da par suo, tenterà il tutto per tutto e proverà a lanciare il suo assalto finale soprattutto contro l’Italia, l’Europa Occidentale, Israele e l’Australia.

Mancano troppi pezzi decisivi per poter completare il Grande Reset, ma Davos proverà comunque a cercare di arrivare fino in fondo anche se questo significa una sconfitta inevitabile.

Gli ultimi mesi del 2021 saranno pertanto quelli che decideranno il cammino che prenderà l’umanità intera, stretta da un lato dalla morsa totalitaria della finanza internazionale e dall’altro dalla prospettiva di poter tornare a vivere da uomini liberi dopo aver pagato un prezzo molto alto per la distruzione economica e morale portata avanti dai corrotti governi europei servitori del potere globalista.

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Saranno mesi turbolenti perché la cabala nel suo delirio di onnipotenza proverà comunque ad andare avanti.

Alla fine di questa guerra spirituale prima ancora che meramente materiale, sarà possibile tornare a vedere la luce.

Il momento della resa dei conti sembra ormai essere davvero alle porte.