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CENSURATO IN ITALIA! In piazza pochissimi europeisti per il ‘56: Avanti ragazzi di Buda… Ieri si è ricordato l’inizio della Rivoluzione, della lotta per la libertà del ’56. Il 65esimo anniversario, una data importante per gli ungheresi in tutto il mondo. In quelle ore le proteste pacifiche dei magiari contro la dittatura comunista e l’occupazione dell’Unione Sovietica si trasformarono in rivolte armate. Ieri mattina i soldati hanno solennemente issato la bandiera nazionale in Piazza Kossuth e altre due col buco centrale ai lati della scalinata del Parlamento. I manifestanti ritagliarono lo stemma sovietico con la stella rossa dalla bandiera tricolore. Diventò subito il simbolo della rivoluzione. Ader Janos, Presidente della Repubblica, ha reso omaggio agli eroi del ‘56 presso il nuovo cimitero dedicato ai caduti ignoti. La memoria non va solo al dramma di 65 anni fa, ma anche ai fattaci del 2006 sempre accaduti il 23 ottobre. Durante il 50esimo anniversario della Rivoluzione. A Budapest il governo socialista, liberale ed europeista di Gyurcsany represse violentemente in centro (zona Astoria e piazza Deak) con gas lacrimogeni, proiettili di gomma, cariche di polizia a cavallo, la manifestazione antigovernativa pacifica. Le immagini dei droni di ieri dimostrano la rispettiva popolarità delle varie manifestazioni in memoria del ‘56. A sinistra la piazza della sinistra unita a via Andrassy, anche secondo i media anti Orban con 3,4, massimo 5 mila partecipanti. A destra il corteo della Marcia della Libertà (Békemenet) lungo più di 4 km con centinaia di migliaia di persone tra cui polacchi e italiani con le loro bandiere e i loro inni. #AvantiRagazzidiBuda #Budapest1956 #UnioneEuropea