https://t.me/barbararavalTM/920
Alessandra Chiavegatti: alle 19.15 la polizia impedisce ad un piccolo gruppetto di persone di attendere davanti alla Corte Costituzionale, durante la discussione di ieri, 30 novembre 2022.
VIGANÒ E BERGOGLIO SONO COLLUSI. DOPO AVER UCCISO LA CHIESA VISIBILE SI SPARTISCONO LA TORTA: BENI, OFFERTE, POTERE
https://t.me/barbararavalTM/920
Alessandra Chiavegatti: alle 19.15 la polizia impedisce ad un piccolo gruppetto di persone di attendere davanti alla Corte Costituzionale, durante la discussione di ieri, 30 novembre 2022.
carica decadeva il 31 ottobre 2022) Responsabile ufficio stampa della Corte Costituzionale e un parere così netto, lanciato sulla carta stampata che entra a gamba tesa su una questione delicata che sarebbe stata discussa 48 ore dalla CC è un segnale pessimo. La Stasio, 3/4
che è stata ed è probabilmente ancora la voce della Corte Costituzionale, a due giorni da un'udienza manda pizzini mezzo stampa e se lo si fa notare, si viene zittiti. A noi pare che vada tutto egregiamente bene, voi che dite?
https://twitter.com/Corvelva/status/1597942827060981761?s=20&t=KECV_Z_ncAdJpi5sgGiB1A
L’obbligo vaccinale viene descritto come una lesione delle libertà, invece tutela diritti costituzionali. La Consulta investita del caso: mercoledì l’udienza per esaminare il ricorso presentato da alcuni medici
Donatella Stasio
👉👉 (...)"Semplifichiamo al massimo per i “non udenti”, in senso evangelico."(...)👈👈
(...)"Però i nemici del Vicario di Cristo, ostinati e impenitenti fino in fondo, continueranno a dire che “Benedetto si è solo confuso, ma in realtà voleva abdicare”; che “ha usato i termini per non ripetersi”; che “rinunciare al munus è la stessa cosa che rinunciare al ministerium”; che “a 25 anni Ratzinger era modernista”; che “ha la demenza senile e pensa di essere ancora papa”. etc. (Tutte affermazioni realmente proferite)."(...)
(...)"Ovvero, l’importanza di questo documento, risiede nel fatto che la stessa chiesa golpista che ha impedito Benedetto XVI certifica che, per l’abdicazione, fosse esplicitamente richiesta la rinuncia al Munus petrino, che, come ormai sapete fino alla nausea, NON È MAI AVVENUTA, in quanto papa Benedetto dichiarò l’11 febbraio di rinunciare al solo ministerium, che è solo l’esercizio pratico del potere il quale discende, consegue dal munus e ne è solo il riflesso: “…declaro me ministerio Episcopi Romae … commisso renuntiare”. QUI "(...)
(...)"Nelle parole di Francesco c’è spesso una preoccupante assenza di sfumature, una propensione sregolata allo slogan, alla semplificazione zeppa di strizzatine d’occhio a ciò che la gente vuol sentire, un sentore di imprudente vanità che turba.
Il rifiuto forse praeter-intenzionale di restituire la tridimensionalità delle cose che se da una parte lo rende comprensibile anche ai ciucci, dall’altra pare assicurarsi che i ciucci restino tali."(...)
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Alla Vittoriosa di Sheshan: “In Cina a Shangai, dove c’è il santuario della *Madonna Vittoriosa di Sheshan*, sono in atto grandi rivolte contro il regime comunista. Intensifichiamo la preghiera alla Madonna di Sheshan
Il santuario di Sheshan sorge su una collina ricoperta da un bosco di bambù, non lontano dall’osservatorio astronomico costruito dai gesuiti francesi nel XIX secolo, e spicca con il colore rosso del granito che la riveste, mentre il tetto brilla per lo smalto delle tegole in ceramica cinese. In origine sulla collina sorgevano i resti di un tempio buddista. Nel XIX secolo, padre Gu Zhen Sheng, superiore della comunità gesuita di Shangai, si inerpicò sulla collina per invocare la protezione della Vergine sulla diocesi che minacciava di essere distrutta dall’esercito ribelle dei Taiping. Come voto promise di far costruire una chiesa in suo onore. Maria lo ascoltò e la diocesi fu risparmiata.
Il padre gesuita rese pubblico l’evento e chiese l’aiuto necessario per la costruzione della basilica. L’anno seguente, il 24 maggio del 1871, festa di Maria Ausiliatrice, monsignor Languillat, vescovo di Shangai, posò la prima pietra e il 15 aprile 1873 consacrò e inaugurò la chiesa, costruita con lo sforzo corale dei fedeli. I materiali per la costruzione furono trasportati a mano, la pietra da Fujian e il legno acquistato a Shangai. La prima costruzione aveva la pianta a forma di croce ed era preceduta da un portico a colonne guardato da una fila di leoni. Lo stile mescolava caratteristiche orientali e occidentali. Nel 1874, Papa Pio IX concesse l’indulgenza plenaria a chi si recava in preghiera nel santuario nel mese di maggio, così la sacra collina attirava sempre più pellegrini. Questa struttura sembrò presto troppo piccola e modesta e si decise di costruire un edificio di culto più grande e adeguato..
Nel 1921, iniziarono i lavori per la nuova costruzione che si protrassero fino al 1935. La prima pietra fu posata il 24 maggio 1925. Progettista fu l’architetto belga, sacerdote della congregazione del Cuore Immacolato di Maria, Alphonse Frédéric De Moerloose e a realizzarla l’architetto e padre gesuita di origini portoghesi François-Xavier Diniz, in cinese Ye Zhaochang. La basilica attuale è quindi costruita in cemento armato secondo le tendenze neoromaniche dell’epoca, in voga dalla metà del XIX ai primi anni del XX secolo. La pianta è a croce latina, lunga circa 56 metri e larga 25. Il corpo della chiesa è alto quasi 17 metri, mentre il campanile svetta per un’altezza di 38 metri. L’interno a tre navate di un tenue colore grigio converge verso l’altare con un baldacchino dorato e l’immagine di Maria e il Bambino, nella riconoscibile accezione di Maria Ausiliatrice. L’altare è in marmo intarsiato di giada e oro. La capienza è di circa 3.000 e più fedeli ed è considerata la prima basilica dell’Asia orientale. Il sentiero che conduce in cima alla collina dove si innalza la chiesa è scandito dalle stazioni della Via Crucis, mentre a metà strada ci sono cappelle dedicate al Sacro Cuore, a San Giuseppe e alla Madre di Dio.
Ciò che caratterizza la Basilica è sicuramente la statua bronzea di Nostra Signora di Zose, così pronunciano Sheshan gli abitanti di Shangai, posta sulla cupola allungata del campanile. Incoronata nel 1946 per volere della Santa Sede, la statua pesa due tonnellate ed è alta 3,87 metri. La Vergine sembra fare un gesto inedito dal punto di vista iconografico ma assolutamente familiare se pensiamo a un genitore che gioca con il figlio piccolo all’aria aperta. Maria solleva il Figlio in alto, con le braccia sopra la propria testa, come se volesse dargli la possibilità di guardare ancora più lontano e abbracciare con lo sguardo quanto più possibile delle terre sconfinate intorno a sé. Gesù ha le braccia aperte verso il mondo, come per abbracciarlo, così che di lontano la figura della madre con il Figlio si fonde nella forma di una croce. Questa statua di Maria e Gesù Bambino, tanto singolare, stabilisce un dialogo gioioso tra sé e chi la guarda e permette di comprendere il significato più profondo della Madre quale tramite tra gli uomini e il Figlio. (...)
CONTINUA
.
Per monsignor Bettazzi l’aborto non è omicidio fino al quinto mese:
Complimenti a monsignore: a 99 anni, ancora lucidissimo nella sovversione a cui ha dedicato la vita e in piena contemporaneità con la campagna pro-aborto scatenata dai woke in Usa, e in Italia la “difesa della legge 194 minacciata dalla fascista Meloni” (che non ci pensa proprio) eccolo che afferma in un articolo sulla rivista Rocca – dopo elucubrazioni e capziosità su “ragione” e “intuizione” e la leccata a “Papa Francesco”, arriva al sofisma sacrilego applicato al dettato biblico:
(Genesi 2,7): «Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente». Questa narrazione (Gen. 1,27 afferma il «fatto», qui il «modo») distingue la polvere del suolo dall’essere vivente, provocato dal soffio divino dell’alito di vita. V’è dunque qualcosa di preliminare che non è ancora il singolo essere umano, ma quello destinato ad esserlo”
Ammette che “la scienza” gli dice che nel momento che lo sperma feconda l’ovulo, già c’è “la persona col proprio DNA”. Ma qui la scienza vale poco: “è “incerta nel determinare l’inizio di una vera umanità, dall’uomo di Neanderthal al Sapiens”, dove si vede che Bettazzi crede che il Sapiens discenda dal Neanderthal, una “scienzah” che forse ha imparato su testi di qualche propagandista comunista dell’800: il Neandertal si sa è un collaterale, non un antenato.
Ma per lui, visto che la scienza che lui crede di conoscere non sa dire quando il Neandertal diventa uomo, facciamola corta: Monsignor Sovversivo adotta la veduta di
Una scienziata moderna – morta pochi anni fa – insegnante di biologia all’Università di Pisa e Accademica dei Lincei dichiarava che, secondo lei, l’individuo umano incomincia ad essere tale quando, per parto naturale o per operazione chirurgica, si stacca – come corpo autonomo e respirante in proprio – dalla madre, di cui fino ad allora faceva parte. E questo porterebbe a supporre che l’essere umano diventi un autonomo individuo, persona umana, quando diventa in grado, ancora nel seno materno, di poter vivere da essere umano e da respirare autonomamente
Di questa scienziata non si fa il nome, ma certo è “moderna” e questo basta all’adoratore della “modernità”. Deve essere stata una iscritta al Partito Radicale, perché la sua tesi è propria del femminismo laicista più vieto e risaputo.
Bettazzi vi aggiunge , da par sua,una pennellata devozionale e sacrilega, che strumentalizza:
(quindi non prima del quarto/quinto mese, come Giovanni Battista che nel sesto mese sussultò nel grembo di Elisabetta al saluto di Maria – Lc 1,41 – che aveva, sì, appena concepito Gesù, ma… in modo eccezionale «per opera dello Spirito Santo»): prima è sostanza destinata a divenire persona umana senza esserlo ancora
La decisione di quando abortire va dunque lasciata a
l’intuizione delle donne interessate, che si rivolgono ai loro bambini solo dopo qualche tempo dal loro concepimento, e di quelle stesse che abortisco
Intuizione? Addirittura va lasciata al “sentimento” delle donne, sottolinea il teologo Giannino Piana, 83 anni, una quantità di articoli sula sessualità insoddisfatta dei preti omosessuali, in un articolo coordinato con quello di Bettazzi sulla stessa rivista
nell’ottica di una conoscenza intuitiva, dove la «comprensione» implica l’adesione a un modello di ragione che comporta la relazione con il «noi», acquista un ruolo del tutto particolare la donna, colei che vive in prima persona la maternità e la sua interruzione… che le consente di percepire in profondità il significato che la vita nascente riveste e di «sentire» (da «sentimento»), perciò non solo di «sapere», il valore che essa possiede e che non è in alcun caso racchiudibile entro schemi predefiniti. […] appare chiaro che il soggetto chiamato ultimamente a decidere della interruzione di gravidanza deve essere la donna”- e la soppressione della vita che si verifica nei primi mesi della gravidanza, per quanto grave, non possa essere qualificata come «omicidio».
Insomma ecco, nell’untuoso linguaggio pretesco-caritatevole, la giustificazione del “teologo” e del monsignore al noto slogan radical-femminista
“L’utero è mio e lo gestisco io”
Bettazzi conclude:
. Questo verrebbe a sovvertire la concezione dell’aborto da parte della Chiesa nel suo tradizionale orientamento.
, che è stato precisamente lo scopo della sua lunghissima vita; quindi poco male, anzi bene:
La tradizione peraltro non consiste nel ripetere sempre le stesse cose, ma nell’esprimere le verità del Vangelo secondo la mentalità e la maturazione dell’umanità che cresce.
E’ qui espresso il vero atto di fede , la fede irrazionale nutrita da monsignor Sovversione: la credenza nel Progressismo automatico. La superstizione che l’umanità “cresce” e “matura, e ora è tanto cresciuta che il Vangelo va riadattato alle sue grandiose superiorità, perché è “superato”. Quella umanità che lui crede star ”crescendo e maturando” e sta invece decadendo e corrompendosi, avviandiosi palesemente alla estinzione propria e della civilt-àà che non è in grado di manu-tenere – sottomettendosi alla Ditatura dell’Innaturale , zombificandosi come ha mostrato l’atteggiamento di massa di fronte all’Impostura Covid, la perdita di cultura, di educazione e perfino di istruzione che fa sì che 77 italiani su ce nto siano analfabeti funzionali.. come li ha resi proprio un trentennio di scuola “Progressista” . Il Progressismo,infatti, non è capace di trasmettere il progresso – proprio perché è convinto che dal passato non ci sia niente da imparare , e spregia la tradizione – che è appunto un “tradere” – consegnare alle giovani generazioni la civiltà che gli antenati hanno conquistato con sforzo ed eroismo.
Progresso? Umanità che “matura”? Giudicate voi se non ha ragione Uriel Crua
NORMALISSIME ANOMALIE
Uriel Crua
Giriamo per le strade. Le persone sembrano diverse, sembrano aver dimenticato tutto, sembrano “scollegate”. Le vedi solo più sciancate, affannate, con gli occhi acquosi e fissi.
Tutto gli scorre indifferente, ma hanno acciacchi che non si spiegano. Una demielinizzazione qua, una miocardite là. Stampelle, a volte. Un cognato morto giovane: non fumava, non beveva, faceva sport. Un pezzo d’uomo. L’amico al cimitero, che peccato. Nel fiore degli anni. Inspiegabile.
E con quegli stessi occhi gelatinosi fissano le vetrine, o i figli sullo scivolo. E non capiscono. Hanno l’affanno. Sono sempre stanchi. Un inverno di vetro gli cola sul capo, fascia loro il corpo.
Sono proiettati altrove.
Loro non sanno di essere altrove.
Di tanto in tanto aprono la bocca e tirano un respiro gelido, mozzo. Sgranano le palpebre. Come se avessero capito.
Poi però dimenticano subito. Devono dimenticare.
E che dire della Dittatura delll’Innaturale imposta e imperante?
Mi resta il dubbio che i due compari abbiano preparato questo aggiornamento radicale per farlo accettare nel Sinodo sulla Sinodalità” che Bergoglio ha indetto apposta per “mettere in moto processi” e trasformarla Chiesa in una “democrazia parlamentare”.
(...) "In effetti, si intravede la luce dell’alba: pare quel mondo nuovo di cui parla Benedetto al quale lui sente di appartenere già, ma che ancora non è iniziato”. (...)
(...) "“Incredibile come le intuizioni dell’artista, spontanee e
pochissimo concordate, abbiano incontrato il pieno favore di papa
Benedetto che ha commentato, con la sua voce da tempo sottilissima, che
in pochi comprendono: «E’ perfetto: se l’artista l’ha voluto così, l’ha
voluto il Signore».
Insomma, finalmente un codice
espressivo, un linguaggio che possono capire tutti, per una grande opera
da donare alla Chiesa, destinata “a chi ha occhi per vedere” e che
resterà nei secoli”.
Il codice espressivo non è quello della pittrice, ma quello – ovviamente – di papa Benedetto, scritto in un linguaggio che tutti possono capire, che descrive il suo gesto grandioso per salvare la Chiesa dalla prova finale dell’apostasia. Una grande opera di cui si parlerà nei prossimi secoli.
Naturalmente, si tratta di una pallida imitazione dello
stile del Santo Padre, ma speriamo di avervi fornito, con questo
esempio, una chiave interpretativa che vi possa consentire di
decodificare da soli quanto scrive e dichiara il Vicario di Cristo." (...)
"
La Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) ha avviato i lavori per la revisione delle regole deontologiche della professione e proprio la questione legata all’utilizzo dei vaccini quale norma deontologica acquisterà uno spazio importante. Ad anticipare quali saranno le novità del Codice in versione rinnovata è il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, in occasione di una due giorni di confronto a Roma sul tema con il convegno “Una nuova deontologia per il nuovo ruolo del medico”.
Con la revisione del Codice di deontologia medica, alla quale si sta lavorando, ha chiarito Anelli, “saranno innanzitutto introdotti degli articoli relativi ai vaccini e alle vaccinazioni: i vaccini rappresentano un fondamentale strumento di prevenzione ed i medici non potranno disconoscerne il valore scientifico. Conseguentemente, il medico non può sconsigliarne l’utilizzo“.
Se dunque i medici “verranno chiamati a partecipare a campagne vaccinali – ha sottolineato – non potranno non effettuare la somministrazione degli immunizzanti“. Rispetto invece alla condotta dei singoli camici bianchi, ha precisato Anelli, “il Codice non può prevedere un obbligo di vaccinazione, poiché questo sarebbe in contraddizione con il dettato costituzionale sulla libertà individuale“.
Al via dunque una «grande riflessione» che porterà al nuovo Codice entro il 2024. L’attuale versione è del 2014 e della revisione si occuperà una consulta ad hoc, con il coinvolgimento dei vari Ordini sul territorio.
FONTE Il Sole 24 ORE
(...) "Ora, a parte i sedevacantisti e coloro che hanno dei limiti oggettivi nella comprensione della questione, il sospetto legittimo sugli altri pur valenti intellettuali ed ecclesiastici è che stiano tentando un gioco nient’affatto limpido, una manovra di tipo squisitamente politico nel più assoluto spregio per l’aspetto sacro dell’ufficio papale: andare a un prossimo conclave invalido per cercare di far eleggere anche dai falsi cardinali di nomina bergogliana un tradizionalista che diverrebbe comunque antipapa, privo del Munus petrino e della correlata “divina disposizione”, come recita l’art. 53 della costituzione Universi Dominici Gregis."(...)
.
NDR:
DICIAMOLO "A TUTTI",
NONOSTANTE IL FATTO
CHE NON SAREMO CREDUTI,
SE NON DA POCHI:
É INFATTI EVIDENTE
IL DECLINO IMPRESSIONANTE
DELLE INTELLIGENZE
NELLA GRAN PARTE DELLE PERSONE:
POCHI CAPIRANNO E POCHI CI CREDERANNO.
NON LASCIAMOCI PRENDERE DALLO SCORAMENTO:
POSSIAMO AIUTARE NOI STESSI
E
QUALCHE ALTRA PERSONA.
https://www.lacrunadellago.net/a-processo-per-i-fatti-di-pescara/
"Probabilmente molti ricorderanno quanto accaduto lo scorso settembre a Pescara. Era il momento nel quale il nostro Paese stava vivendo uno dei momenti più repressivi della sua storia.
L’Italia era piombata in un incubo di carattere distopico e totalitario nel quale non era possibile recarsi al lavoro senza avere in tasca il cosiddetto “certificato verde”, il marchio di infamia dell’esecutivo Draghi che ha dato vita a delle nuove leggi razziali fondate sul principio di obbedienza al neo-culto vaccinale.
Era il momento nel quale la morsa autoritaria era particolarmente opprimente ed era il momento nel quale stavano nascendo dei movimenti di protesta spontanei fatti da alcuni cittadini che non accettavano di vedere condizionati quelli che sono ed erano i loro diritti naturali all’adempimento o meno dei comandi di un governo autoritario.
A Pescara, si aveva un esempio di come questa morsa autoritaria stava stringendo il suo cappio attorno al collo dei cittadini.
Il 26 di settembre alcuni fedeli stavano celebrando la Santa Messa in una chiesa di Pescara. Ad un certo punto della celebrazione, degli agenti di polizia fanno irruzione e trascinano via alcune persone perché non portavano la mascherina, il bavaglio che stabiliva o meno la propria adesione all’autoritarismo della farsa pandemica.
Si scatena un parapiglia, i fedeli urlano indignati che ciò che fanno gli agenti è un abuso perché nessuno poteva arrestare qualcuno perché non portava la mascherina tantomeno nessuno poteva e può interrompere o turbare una funzione religiosa in nessun modo.
Il codice penale, caduto in disuso da un sistema che per primo lo viola impunemente da troppo tempo è piuttosto categorico al riguardo. Non lascia spazio alle interpretazioni quando all’articolo 405 afferma che “chiunque impedisce o turba l’esercizio di funzioni, cerimonie o pratiche religiose del culto di una confessione religiosa(1), le quali si compiano con l’assistenza di un ministro del culto medesimo o in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è punito con la reclusione fino a due anni(2). Se concorrono fatti di violenza alle persone o di minaccia, si applica la reclusione da uno a tre anni.”
Questo il testo dell’articolo e questo quello che prescrive la legge quando si verifica un fatto del genere.
Il caso suscitò indignazione in tutta Italia e ovviamente venne commentato a profusione anche sui social e sulle piattaforme alternative, quali Telegram, che ancora non sembrano essere soggette alla censura che si imposta pesantemente su Twitter e Facebook.
Non fa eccezione il sottoscritto che scrisse così in un articolo pubblicato al riguardo il 28 settembre del 2021.
“Non sono immagini che vengono dalla Cina comunista o da qualche altra criminale dittatura del passato. Sono immagini che vengono dall’Italia sotto il regime di Draghi. Alcuni fedeli vengono portati via come pericolosi criminali da una chiesa a Pescara due giorni fa per il semplice fatto che non indossavano la mascherina. Non portare la mascherina non costituisce un reato. Non si commette alcun delitto. Entrare in chiesa e arrestare qualcuno che non porta la mascherina quello si è reato e si chiama abuso d’ufficio. Quella che stiamo vedendo nel video è la parte peggiore della polizia. Sono mercenari che disonorano la divisa, la patria e il popolo italiano e che ancora difendono questo infame regime. Questo è comunque quello che accade quando il totalitarismo mondialista prende il sopravvento. Gli abusi commessi dai tiranni al potere non vengono chiamati crimini. Vengono chiamate “regole”.
L’articolo era a commento delle immagini dei fatti di Pescara in conseguenza dei quali ho appreso in questi giorni di aver ricevuto un decreto di condanna dal Tribunale di Roma per la diffamazione degli agenti che hanno eseguito la “operazione” e che si sarebbero sentiti a quanto pare offesi dal commento in questione tanto da sporgere querela contro di me nonostante nessuno di loro fosse da me conosciuto, e comunque individuato o individuabile.
Ora per orientarci meglio nel perimetro della diffamazione e far comprendere a chi è digiuno di diritto penale occorre precisare alcuni elementi che definiscono quando si verifica o meno questo reato.
Ciò significa che non deve esserci spazio agli equivoci. Lo scritto che viene contestato di essere diffamatorio deve essere direttamente riconducibile ai presunti destinatari oppure il contesto generale dello scritto a commento di un determinato fatto di cronaca deve far desumere in maniera sempre netta ed inequivocabile che il soggetto della diffamazione è proprio, ad esempio, Giacomo Rossi, e non Stefano Bianchi.
Non è sufficiente che una persona si senta offesa per far configurare l’offesa, ma lo scritto o il contesto generale, in questo caso il video che riprende l’accaduto – reperito on line e semplicemente commentato – dovrebbe far comprendere ad un indeterminato numero di lettori che i riferimenti siano rivolti chiaramente ai soggetti sedicenti offesi.
In altre parole, tutti devono comprendere dalla lettura di uno scritto o dalla visione del video in questione che le espressioni ritenute offensive siano rivolte proprio al signor Tizio o Caio.
Nel mio scritto non ci sono nomi. Le espressioni utilizzate non identificano né sono in grado di identificare alcuno dei soggetti che si dichiarano “offesi” dall’articolo e il video non stabilisce in nessun modo chi siano i soggetti coinvolti nell’episodio.
Gli agenti portano tutti la mascherina e di conseguenza hanno il volto coperto, non riconoscibile in nessun modo. Non è possibile vedere sulle divise alcun numero di matricola che possa eventualmente far capire chi sia la persona che porta quella divisa.
Già questo basterebbe per mandare completamente in frantumi l’intero castello di carte sul quale è fondata l’accusa.
Del resto, le espressioni censurate erano rivolte contro quello che si riteneva, e si ritiene essere una violazione dei diritti fondamentali dei cittadini che stavano esercitando il loro diritto a partecipare la messa, che ripetiamo non può e non deve essere interrotta o turbata.
L’articolo in questione pertanto costituisce tipico esercizio del diritto di critica e di cronaca di un giornalista che doverosamente informa e denuncia possibili abusi.
Ma non solo. Oltre il giornalista anche il cittadino non poteva restare in silenzio di fronte a delle scene che erano degne della dittatura bolscevica che a sua volta entrava nelle messe per perseguitare i cristiani che non volevano rinunciare alla propria fede.
Occorreva gridare a voce alta quello che si riteneva, e si ritiene, essere un intollerabile abuso.
Per questi motivi ho deciso quindi di oppormi a tale decreto di condanna e di richiedere un dibattimento processuale nel quale presenterò tutte le ragioni per dimostrare che non sussiste alcuna diffamazione.
A rappresentarmi in tale dibattimento sarà l’avvocato del foro di Roma, Angelo Di Lorenzo, che ringrazio per essersi messo a disposizione e voler contestare tale infondata accusa.
Infine, c’è un ultimo aspetto. Non è generalmente nel mio stile, ma viste le circostanze straordinarie che sembrano indicare una sorta di “persecuzione” nei confronti della mia opera da giornalista indipendente, chiedo ai lettori di sostenermi con dei contributi in questa battaglia legale per la libertà di espressione.
Sono stato già involontario protagonista lo scorso gennaio di una perquisizione stabilita da un altro magistrato della procura di Roma che ha portato al sequestro del mio cellulare.
Sequestro che il tribunale del Riesame di Roma ha stabilito essere del tutto illegittimo e per tali motivi ne ordinò l’immediata restituzione.
Se c’è quindi un tentativo di mettere a tacere il mio canale Telegram e il mio blog è richiesto anche l’aiuto dei lettori per far sì che tale tentativo venga respinto.
È in gioco non solo la libertà di espressione di chi scrive, ma anche quella di chi legge ora questo articolo."
https://www.maurizioblondet.it/75047-2/
"Oggi nelle sale cinematografiche americane uscirà il film documentario Died Suddenly di Stew Peters. Il film mostrerà la correlazione tra morti e malori improvvisi registrati dopo la somministrazione del vaccino anti-covid. Il docufilm ha già registrato numerosi sostenitori già prima della sua uscita ed infatti, un’intera comunità si è iscritta su Parler, il social che sta ospitando attualmente tutti i sostenitori di queste ricerche scientifiche. Altri sostenitori che invece avevano aperto gruppi su Facebook hanno visto la cancellazione dei propri account."
Il film documentario inoltre è stato basato su studi clinici e universitari fatti in America e in giro per il mondo, che hanno sollevato forti dubbi sulla sicurezza dei seri vaccinali. Infatti recentemente anche la FDA americana
ha annunciato che presto sarà condotto uno studio sugli effetti avversi
e in particolare su quelli riscontrati nel sistema cardiocircolatorio
di tutte le persone immunizzate, la differenza è che questo studio sarà
condotto da Moderna e da Pfizer, due dei maggiori produttori di vaccini a mRna quelli cioè maggiormente attenzionati.
Va detto però che la stessa casa produttrice di vaccini Moderna si è
sempre affidata ad una società esterna che ha effettuato dei report
mediante la farmacovigilanza attiva: infatti già nei report RCT Moderna le reazioni avverse sono 980 volte superiori a quelle indicate dai report AIFA.
Come ha già notiziato in anteprima Il Giornale d’Italia il film documentario si concentrerà sui malori improvvisi che hanno condotto al decesso migliaia di persone nel mondo: “Gli adulti sani stanno morendo in tutto il mondo. Negli ultimi 18 mesi, il termine “morti” o “malori improvvisi” è salito in cima ai termini “più cercati” di Google”, spiega un esperto all’inizio del documentario.
Tra gennaio 2021 e aprile 2022, GoodSciencing.com ha registrato una media mensile di 42 atleti (dai giovani dilettanti ai professionisti) che sono “morti improvvisamente”, soprattutto per problemi cardiaci. L’ultimo di questi è Keith Farmer, morto per malore improvviso a 35 anni il campione di motociclismo inglese.
Questi numeri sono stati confrontati con uno studio pubblicato nel 2006 dalla Divisione di Cardiologia Pediatrica dell’Ospedale Universitario di Losanna, in Svizzera, che aveva riscontrato solo 2,35 di questi decessi al mese in tutto il mondo tra il 1966 e il 2004.
Facendo un calcolo, si può notare che c’è una differenza sostanziale nel numero di morti improvvise nei due periodi di riferimento. L’aumento delle morti improvvise tra gli atleti da quando il vaccino COVID-19 è stato offerto al pubblico è del 1700%.
In Died Suddenly vengono fatte ascoltare le dichiarazioni degli esperti e vengono anche mostrati video di atleti, adolescenti e altre persone sane, che crollano improvvisamente dopo aver avuto malori improvvisi. Il documentario fa emergere un altro dato, di cui nessuno parla. I malori e le morti improvvise riguardano soprattutto persone sane al di sotto dei 40 anni d’età.
Guardarlo qui:
https://rumble.com/v1wffys-died-suddenly-world-premiere-21112022-sottotitoli-italiano.html
La Corte Costituzionale obbligherà al vax ...: In obbedienza alla Direttiva di Bali
ricevo e posto UDIENZA COSTITUZIONALE COVID SPIEGATA BENE Avvocato Luca Campanotto – Udine
Risulta appena pubblicato il ruolo della Corte Costituzionale UDIENZA PUBBLICA […]
(...) "Tengo a sottolineare che tale “organizzazione” di audienza dipende dall’ex Presidente Prof. Amato" (...)
(...) " non tutte le quindici ordinanze di rimessione incidentale che costituiscono le impugnative costituzionali sollevate dalla Magistratura Ordinaria o Amministrativa risultano chiamate all’udienza del 30.11.2022; risulta esclusa addirittura una impugnativa costituzionale apicale come la 118-22 relativa agli effetti avversi e quindi a uno dei principali presupposti di efficacia e sicurezza che se negativi risultano in grado di determinare l’annullamento dell’obbligo vaccinale COVID; tale impugnativa costituzionale risulta pubblicata anche in Gazzetta Ufficiale https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/10/19/42/s1/pdf e quindi le relative parti private sia principali (costituite anche avanti il Giudice a quo remittente) sia eventuali (intervenienti solo avanti la Consulta) hanno già avuto modo di costituirsi in giudizio anche avanti la Corte Costituzionale ma non verranno né convocate né ascoltate nel corso della udienza 30.11.2022; l’esclusione della impugnativa costituzionale 118-22 dalla udienza costituzionale straordinaria COVID risulta totale; si tenga presente che dall’ammissione di tale atto all’udienza dipende l’ingresso nel processo costituzionale di tutta la documentazione scientifica più aggiornata e quindi maggiormente rilevante; infine si consideri che se la Consulta entrerà nel merito sulla impugnativa costituita dalla ordinanza 38-22 sulla 118-22 non si terrà mai alcuna udienza pubblica in quanto tale ultima ma non ultima e anzi strategica impugnativa costituzionale verrà liquidata con una semplice ordinanza stante la pregressa formazione di giudicato costituzionale in termini e magari contrario; tengo a precisare che la mancata fissazione della ordinanza 118-22 nella udienza pubblica straordinaria 30.11.2022 risulta imputabile alla nuova Presidente della Corte Costituzionale Prof.ssa Sciarra."(...)
(...) "Di fronte a un tale quadro so per certo che molti legali hanno chiesto il rinvio della udienza 30.11.2022 onde consentire quantomeno la rinnovazione della udienza in data futura (a nuovo ruolo in gergo giuridico) e quindi la FISSAZIONE CONGIUNTA ESTESA ANCHE ALLA ORDINANZA DI RIMESSIONE INCIDENTALE 118-22.
In caso di mancato rinvio verrebbe violato il contraddittorio soprattutto in danno delle parti private già costituite sulla ordinanza 118-22 che tra l’altro rientra tra quelle maggiormente rilevanti in assoluto.
A quel punto si concretizzerebbe una ipotesi di ricorso a Strasburgo per violazione dell’art. 6 CEDU Convenzione Europea Diritti Umani in relazione ai principi fondamentali del giusto processo.
In questi giorni la Presidenza della Corte Costituzionale valuterà le istanze di rinvio presentate; anche davanti all’ultimo Giudice di Pace, se manca una parte essenziale, si rinvia tutto senza nemmeno entrare nel merito; in assenza di rinvio su una questione del genere la giustizia costituzionale abbandonerà definitivamente un paradigma propriamente giurisdizionale per scadere nel puro politicamente corretto.
Sta per cadere l’ultima garanzia rimasta di quella che era la vecchia Costituzione; in caso di mancato annullamento dell’obbligo vaccinale COVID non cambierebbe solamente la forma di governo; verrebbero intaccati i controlimiti costituiti dalla stessa dignità della persona umana e quindi cambierebbe la stessa forma di stato.
Siamo al crepuscolo della cosiddetta democrazia italiana.
In assenza di nuove comunicazioni l’udienza risulta confermata.
RINGRAZIO E SALUTO TUTTI
PASSAPAROLA
Avv. Luca CampanottoVia Aquileia n. 22 — 33100 Udine
tel. 0432.506856 — fax 0432.505915
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MAIL PEC luca.campanotto@avvocatiudine.it
Già si preparano:
https://sfero.me/article/sede-impedida-for-dummies-trigo-de
(...) "Bergoglio non è il papa non perché eretico, peccatore, o apostata o qualsiasi altra cosa del genere, bensì perché Benedetto XVI non ha abdicato."(...)
https://odysee.com/@Lachainedepartage:6/220912-CDL144-YT:9
Cette cent-quarante-quatrième conversation du lundi d'une heure trente se déploie en cinq grands chapitres… Une occasion pour moi de partager avec vous le résultat de mes réflexions et de mes méditations de cet été 2022.
Chapitre 1 : Quelles sont les crises que nous traversons actuellement. Et en quoi ces sept (ou dix) crises ont été montées de toutes pièces. Autrement dit, qu'est-ce qui me fait dire que toutes ces crises sont construites sur du vent et sur des mensonges ?
Chapitre deux : Pourquoi et comment en sommes-nous arrivés là ? J'y réponds en apportant trois éléments complémentaires qui expliquent comment une bonne partie de l'humanité s'est transformée en moutons abrutis et dociles.
Chapitre trois : Sortirons-nous de ce merdier ? Même si c'est difficile à accepter, je persiste à dire que nous sommes face à des organisations et des réseaux bien trop puissants pour espérer un renversement rapide de cette Minuscule Minorité de Criminels Psychopathes Milliardaires. D'autant plus que la masse de ceux qui se soumettent et de ceux qui ont peur est encore bien trop importante. Et malheureusement, nous ne pouvons pas espérer un sauveur providentiel : il ne viendra pas !
Chapitre quatre : Nous, les éveillés, les gardiens de l'Humanité, que pouvons-nous faire pour faire une différence significative dans cette situation ? Dans ce chapitre, je propose cinq pistes très concrètes, à la portée de chacun et de chacune d'entre nous.
Chapitre cinq : Dans ce dernier chapitre, je vous fais part des décisions que j'ai prises pour l'année qui vient. Je vous énumère les chantiers auxquels je vais m'atteler cette année, dans le but d'avoir un impact beaucoup plus important sur ceux qui, jusqu'à présent, ne me suivaient pas (pour des raisons de forme, essentiellement). De grands changements en perspectives auxquels je vous invite à participer…
QUELQUES RÉFÉRENCES EN LIEN AVEC LE CONTENU DE CETTE VIDÉO :
— le fil Telegram de Ice Age Farmer :
https://t.me/iceagefarmer
Publication de cette vidéo : lundi 12 septembre 2022 - Dernière mise à jour des fichiers : 10 septembre 2022.