samedi 3 septembre 2016

Dimezzato il colesterolo! Le lobbies ringraziano… di Marcello Pamio (amadeux@gmx.net [SUBLIMEN] )


31 agosto 2016

Nel libro “La fabbrica dei malati” spiego nel dettaglio come avviene la
creazione di milioni di nuovi malati ogni anno. Sto parlando di persone
oggettivamente sane che diventano da un giorno all’altro malati da curare
con farmaci e droghe. Sono i moderni schiavi dell’Industria farmaceutica.
Una delle strategie principe per la creazione di nuovi malati è proprio
l’abbassamento dei cosiddetti “valori di normalità”, ossia quei parametri
che stabiliscono se una persona è sana oppure no. Glicemia, trigliceridi,
colesterolo, ipertensione, ecc.
Panel, gruppi di esperti rappresentati da baroni universitari, opinion
leader (pagati profumatamente per la loro influenza tra i colleghi) si
riuniscono in congressi e decidono le linee guida che saranno osservate da
tutti i medici del mondo.
Stabiliscono quindi i famosi protocolli.
Una responsabilità enorme perché decidono se una persona è sana o malata.
Ovviamente la responsabilità va di pari passo con il livello di coscienza.
Se infatti una persona non ha coscienza, non si pone alcun problema etico e
morale nelle proprie valutazioni e decisioni, ed è certamente e più
facilmente corruttibile dai soldi, dalla brama di fama e potere.

Le linee guida

Le linee guida ufficiali per i livelli di colesterolo ematico stabilivano il
limite massimo di 200 mg/dL (qualche laboratorio spinge per 190 mg/dL).
I range considerati normali: Hdl: 40 - 80 mg/dL; Ldl: 70 - 180 mg/dL;
Colesterolo totale: 120 - 220 mg/dL.
La Società europea di cardiologia (ESC) si è riunita a Roma proprio in
questi giorni stilando le nuove linee guida internazionali, rivoluzionando
in basso (ovviamente) i parametri del colesterolo.
Secondo la casta dei cardiologi il limite massimo del colesterolo Ldl va
dimezzato, senza se e senza ma. Non esiste più alcun dubbio, ne sono certi.
Fino a ieri le indicazioni variavano a seconda del rischio personale legato
a vari fattori, quali la familiarità, le malattie cardiache e lo stato di
salute, e comunque il colesterolo “cattivo” (Ldl) non doveva mai superare i
190 mg/dL.

Da oggi NON dovrà mai superare quota 100 mg/dL e attenzione non solo nelle
persone a rischio, ma praticamente in TUTTE.
Una generalizzazione e massificazione assai rischiosa per l’uomo della
strada ma molto interessante per chi produce le statine…
Abbassando il valore del colesterolo Ldl ovviamente si abbasserà tutto anche
il colesterolo totale, creando decine di milioni di nuovi malati. Molto
probabilmente il colesterolo totale diventerà di 180 mg/dL...
Tale abbassamento non è strano visto che il mantra dei cardiologi ortodossi
è: “Abbassare il colesterolo il più possibile!”
Si arriverà al punto che non servirà più alcun limite massimo perché le
indicazioni, i protocolli saranno quelli di abbassare il colesterolo sempre
di più. Follia disumanizzante di una medicina interventista assai lucrosa.

Lo studio che contraddice

Interessante è sapere che solamente due mesi fa uno studio pubblicato sul
British Medical Journal affermava esattamente il contrario: il colesterolo
alto non è un fattore di rischio per le malattie cardiache negli anziani!
Va precisato che il Bmj è uno dei pochissimi giornali accreditati, se non
l’unico, sganciato dall’Industria chimica: non riceve finanziamenti e
pubblicità diretta. Quindi è sempre stato una spina nel fianco
dell’establishment.
Secondo lo studio, il colesterolo alto avrebbe un effetto protettivo contro
diverse malattie tra cui il cancro.
Questa la conclusione di un gruppo internazionale di esperti che ha passato
in rassegna 19 diversi studi sull’argomento condotti su 68.000 persone.

Quindi non sarebbe vero il legame tra alti livelli di colesterolo Ldl (il
terribile colesterolo cattivo) e le malattie cardiache nelle persone sopra i
60 anni.
Infatti il 92% degli anziani con colesterolo alto ha vissuto a lungo o più a
lungo di chi aveva livelli bassi di colesterolo!
E nel rimanente 8% della popolazione studiata non è stata trovata alcuna
associazione.
Secondo i ricercatori pertanto bisogna “rivalutare la prescrizione di
statine, i cui benefici sono stati esagerati”.
Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due condotte su un campione
complessivo di 140.000 persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato
un’incidenza più bassa di cancro in chi aveva il colesterolo più alto e una
minore mortalità negli individui con una storia familiare di colesterolo
alto.
Da una parte ci dicono che il colesterolo va abbassato sempre più,
dall’altra che il colesterolo alto invece protegge l’uomo da malattie gravi,
tra cui il cancro! Chi ha ragione?

Il nuovo farmaco che dimezza il colesterolo Ldl

E’ assai interessante sapere cosa bolliva nella pentola dell’Industria
chimica precedentemente al congresso della Società di cardiologia europea…
La pentola - esattamente come il cappello del mago - conteneva nuovi e
miracolosi prodotti. Erano lì pronti per l’umanità.
Il CHMP, Comitato dei Medicinali per Uso Umano dell’EMA, ha espresso parere
favorevole per evolocumab (Rephata), messo a punto da Amgen e alirocumab
(Praluent) prodotto dalla Sanofi, i primi farmaci anticorpo monoclonali per
il trattamento dell’ipercolesterolemia.
La coincidenza veramente sorprendente è che il valore del colesterolo Ldl
con questi farmaci viene più che dimezzato, esattamente come le ultimissime
raccomandazioni dei cardiologi europei.
Il mago questa volta ha superato se stesso.
I cardiologi per salvaguardare la salute pubblica decidono per il
dimezzamento del colesterolo cattivo e miracolosamente sono pronti dei
farmaci che fanno esattamente questo.

Ma cosa volete di più?

Ecco un esempio degli stupefacenti miracoli che avvengono in medicina.
Anche perché servono circa 10 mesi per la procedura di autorizzazione alla
messa sul mercato da parte dell’ente preposto (FDA, EMEA, ecc.).
Sapete questo cosa significa? Era tutto calcolato da tempo.
Anche il prezzo di questi prodotti è veramente stupefacente…
La Amgen ha reso noto il prezzo al quale sarà venduto in alcuni paesi
europei il Rephata (evolocumab): in Gran Bretagna il prezzo è di 340
sterline per una singola confezione (sic) che dura meno di un mese (28
giorni), equivalenti a circa 6780 dollari per un anno di terapia.
Meno della metà del prezzo fissato per il mercato americano dove costa la
bellezza di 14.100 dollari. In Austria e Finlandia la terapia annuale
costerà tra gli 8220 e i 8820 dollari. Nel nostro Paese devono ancora
decidere.
Il Praluent costerà invece 13.200 dollari a paziente per un anno di terapia.

Un mercato ricchissimo grazie ai nuovi farmaci e soprattutto illimitato
grazie al dimezzamento del colesterolo!
Chi pagherà il nuovo salasso? Ovviamente i Sistemi Sanitari Nazionali oramai
sul precipizio dell’abisso…

Magie in camice bianco

Il giochetto di prestidigitazione è sempre il medesimo?
In laboratorio producono una molecola chimica ben precisa (attenzione non un
nuovo principio attivo, ma copie di altri già esistenti leggermente
modificati), quindi preparano il medicinale e poi creano il problema
sanitario, la malattia specifica per quel farmaco.
Il solito problema-reazione-soluzione.
Il problema è il colesterolo alto che va dimezzato, la reazione sono i
congressi dei cardiologi, gli articoli (veline) alle agenzie stampa, e
infine la soluzione è bella e pronta: i farmaci monoclonali! Meccanismo
diabolicamente perfetto.

Il colesterolo è così pericoloso?

Esistono tantissimi articoli ben fatti su questo argomento, però un accenno
è importante per capire di cosa stiamo parlando.
Mi baserò sul libro “Colesterolo: menzogne e propaganda” del cardiologo
francese Michel de Lorgeril.
Per il ricercatore del CNRS il colesterolo è diventato il nemico numero uno
nella prevenzione delle malattie cardiovascolari perché fa comodo a tutti:
gli interessi economici in gioco sono enormi, soprattutto dopo l’arrivo
delle statine.
Non è un caso che i farmaci anti colesterolo rappresentano uno dei più
grandi affari del mercato sanitario mondiale.
Il colesterolo interessa anche le industrie agroalimentari con i loro
prodotti presumibilmente anticolesterolo (margarine, yogurt, ecc.).
Va superata anche la distinzione tra colesterolo buono e cattivo perché si
tratta di semplici idiozie. Vi sono studi clinici recenti che mostrano come
l’aumento del colesterolo buono e l’abbassamento di quello cattivo non
proteggono dalle malattie cardiovascolari.
La pistola fumante sono tutti quei pazienti in cura con statine che muoiono
lo stesso (forse a causa dei farmaci) a seguito di attacchi cardiaci. Dove
stanno la prevenzione e la protezione?

Quindi l’aumento del colesterolo non è di per sé una causa di problemi
cardiovascolari.
Il colesterolo può essere letto come una alterazione dello stile di vita nei
parametri biologici, vera e unica causa della malattie cardiovascolari.
Il colesterolo è un semplice indicatore di rischio. Tutto qua.
Tutti gli studi clinici pubblicati dopo il 2005 sono negativi sulla
questione.
Il tasso di colesterolo si può ridurre con l’assunzione di farmaci (che
bloccano la sintesi del colesterolo nel fegato), ma se contemporaneamente lo
stile di vita non cambia, il rischio rimane lo stesso.

Se per esempio una persona continua a fumare, ad essere sedentaria, ecc.
pensando di essere protetto dalla statina, essa andrà probabilmente comunque
incontro ad un disastro.
E’ bene pertanto che le persone lo sappiano: le statine non forniscono
alcuna protezione!
Abbassano il colesterolo senza alcun effetto sulla mortalità.
Molti studi sulle statine sono molto sospetti a causa del coinvolgimento
delle industrie.
Infatti il programma ALLHAT del 2002, l’unico sponsorizzato da istituzioni
pubbliche indipendenti e non dalle lobbies, non mostra alcuna protezione
malgrado il colesterolo basso.

In ultima analisi le statine, presentate come la panacea per tutti i mali,
hanno numerosi effetti collaterali.
Per le persone attive, sembrano influenzare la qualità della vita causando
dolori muscolari e depressione, nel lungo termine esiste un aumentato
rischio di cancro specialmente nelle persone con più di 60 anni.
Lo studio PROSPER del 2002 mostra maggior incidenza di cancro e numero di
morti per cancro nei pazienti che usavano la pravastatina, rispetto alle
persone senza trattamento.

Colesterolo e infiammazioni

Il colesterolo è quasi del tutto endogeno, prodotto dal fegato.
Il corpo lo produce di riflesso quando vi sono infiammazioni in circolo.
Il problema quindi non è il colesterolo: esso sarebbe la soluzione che sta
cercando di mettere in atto l’organismo per guarire.
Il vero pericolo è l’infiammazione delle pareti delle arterie e se questo
viene ignorato (come fanno i medici), il colesterolo può accumularsi
ostacolando il flusso del sangue verso il cuore o verso il cervello,
sfociando in un attacco cardiaco o un ictus. La colpa ovviamente cadrà sul
colesterolo.
Ma la colpa è del colesterolo che cerca di spegnere gli incendi o dello
stile di vita che ha creato le infiammazioni?
Le fonti di infiammazione sono diverse. Quando nel corpo c’è un livello alto
di ossidazione, contemporaneamente si attivano i radicali liberi.
Il colesterolo Ldl si ossida nel corpo grazie al consumo di grassi
artificiali (margarine), oli parzialmente o totalmente idrogenati, oli
vegetali prodotti a caldo, cibi geneticamente modificati, una dieta con
molti zuccheri e cereali raffinati, alcool e tabacco.
Anche la presenza di metalli pesanti come mercurio (vaccini, amalgame,
ecc.), alluminio (farmaci, vaccini, pentole, ecc.), piombo (benzine,
vernici, ecc.), ecc. creano numerose infiammazioni.

A cosa serve il colesterolo?

Va detto semplicemente che il colesterolo è di vitale importanza per la
salute umana.
- Ogni singola cellula nel corpo è composta da colesterolo;
- il colesterolo aumenta l’integrità della membrana della cellula e fornisce
alle cellule la necessaria robustezza e stabilità;
- ogni ormone steroideo è composto da colesterolo;
- la capacità del corpo di sintetizzare la vitamina D dipende dal
colesterolo;
- il colesterolo è un antiossidante, uno spazzino dei radicali liberi e
spegne le infiammazioni;
- i sali biliari, fondamentali per la digestione e l’assimilazione dei
grassi, sono composti da colesterolo;
- il sistema immunitario necessità del colesterolo per riparare le cellule
danneggiate;
- il colesterolo sostiene la memoria; ecc. ecc.

Ci sarebbero ancora tante altre informazioni importanti sul colesterolo.
Ma questo certamente basta per affermare che la pratica medica che cerca di
eliminarlo dall’organismo con ogni mezzo è follia allo stato puro.
Chi ci guadagna in tutto questo non è certo l’uomo, il quale invece sarà
sempre più schiavo del Sistema, sempre più ammalato, bensì l’Industria che
spaccia droghe.

L’Industria che crea malati e che vende malattie!
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Inviato da: <amadeux@gmx.net>