samedi 23 décembre 2023

San Giovanni Canzio

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San Giovanni da Kety

Sacerdote, teologo e fisico polacco, san Giovanni da Kety (1390-1473), conosciuto anche come Giovanni Canzio, difese l’ortodossia cattolica nelle aule universitarie, sopportando con pazienza varie offese. Diceva: «Combatti tutti gli errori, ma fallo con buonumore, pazienza, gentilezza e amore»

Santo del giorno 23_12_2023  

Karol Wojtyla era molto devoto a san Giovanni da Kety (1390-1473), conosciuto anche come Giovanni Canzio, sacerdote e teologo polacco che insegnò a lungo all’università e il giorno in cui riceveva lo stipendio ne donava metà ai poveri. Aveva studiato nella celebre accademia di Cracovia, dal XIX secolo denominata Università Jagellonica in onore ai sovrani che l’avevano rifondata, cioè il lituano Ladislao II di Polonia, capostipite degli Jagelloni (una dinastia regnante in Lituania e Polonia fino al 1572 e, per un periodo più breve, anche in Boemia e Ungheria) convertitosi al cattolicesimo, e la moglie Edvige, proclamata santa da Giovanni Paolo II. Dopo la laurea in filosofia, divenne sacerdote e fu chiamato a Miechow come rettore di una scuola gestita da un ordine che seguiva la Regola di sant’Agostino.

A 39 anni ritornò a Cracovia perché si era liberata una cattedra di filosofia, poi si dedicò per qualche tempo alla cura delle anime nella parrocchia di Olkusz, dove era stato inviato a causa dell’avversione e delle false accuse dei suoi rivali all’università; ma alcuni anni più tardi vi fu richiamato e le sue responsabilità aumentarono perché gli venne affidata la direzione del dipartimento di teologia. Era il periodo in cui in Polonia la fede era agitata dai taboriti, ala estrema del movimento ereticale degli hussiti (d’origine boema): Giovanni difendeva l’ortodossia nelle aule universitarie, sopportando con pazienza offese e provocazioni che a volte degeneravano in scontri fisici. «Combatti tutti gli errori, ma fallo con buonumore, pazienza, gentilezza e amore», diceva il santo, che alla diffusione della retta dottrina dedicava anche buona parte del suo tempo libero, copiando le Sacre Scritture e diversi trattati teologici.

A Cracovia la sua generosità era nota. Sentiva una speciale urgenza verso gli studenti bisognosi, che sosteneva sia materialmente che spiritualmente. Per aiutare le famiglie povere andava a trovarle nelle loro modeste dimore, donando loro quanto più denaro possibile: riusciva a metterlo da parte anche grazie ai digiuni, mentre a chi gli diceva di curare la sua salute rispondeva che gli antichi Padri del deserto avevano vissuto lunghe vite con molto meno cibo e nutrendo l’anima di Dio. La sua era una fede pura e semplice, fatta di preghiere, penitenze e pellegrinaggi. Si recò infatti quattro volte a piedi a Roma per pregare all’altezza del sepolcro di san Pietro e una volta andò in Terrasanta. Morì anziano, durante la Messa della vigilia di Natale del 1473, quando il popolo lo considerava già santo.

Patrono di: Lituania, Polonia, Università Jagellonica

vendredi 22 décembre 2023

🔴La triade oscura della personali🔴Festival della criminalogiatà

 

Andrea Fossati - professore ordinario di Psicometria presso la facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) e preside della facoltà di Psicologia UniSR

samedi 2 décembre 2023

El blog del padre Eduardo Sanz de Miguel: El alma es de cristal. Música del padre Rafael León

El blog del padre Eduardo Sanz de Miguel: El alma es de cristal. Música del padre Rafael León:
Recuperamos este precioso canto que ya hemos compartido otras veces. Lo compuso el carmelita descalzo Rafael León León, a partir de textos tomados del libro las Moradas, de santa Teresa de Jesús, y del libro del Apocapisis. Canta el autor, acompañado por algunos amigos de Villarrobledo.

«Nuestra alma es como un castillo, todo de un diamante o muy claro cristal, adonde hay muchas moradas. Y en el centro y mitad de todas ellas está la principal, que es adonde pasan las cosas de mucho secreto entre Dios y el alma… El alma es como un castillo donde mora Dios».

El alma es de cristal, castillo luminoso, perla oriental, 
palacio real con inmensas moradas donde morar, 
centro y mitad, está en medio del alma la principal.

En ella pasan las cosas más secretas de Dios y el alma. (Uh…)
Es de cristal, castillo luminoso, perla oriental.
Siempre obligada, la oración es la puerta de las moradas. (Uh…)

«Mira que estoy a la puerta llamando. Si alguno me oye y me abre, entraré en su casa y cenaremos juntos. Le comunicaré todos mis secretos… Amén, Marana tha, ven, Señor Jesús, tengo la puerta abierta para ti».

El alma es de cristal, castillo luminoso, perla oriental, 
palacio real con inmensas moradas donde morar, 
centro y mitad, está en medio del alma la principal.

En ella habita el rey que da a la esposa vida infinita. (Uh…)
Es de cristal, castillo luminoso, perla oriental.
Hay una fuente y el árbol de la vida y Dios viviente. (Uh…)

«Vi bajar del cielo, de junto a Dios, a la ciudad santa, la nueva Jerusalén, ataviada como una novia que se adorna para su esposo Jesucristo… Esta es la morada de Dios con los hombres… Brillaba como una piedra preciosísima, parecida a jaspe claro, como cristal. Y las calles de la ciudad eran de oro puro, como vidrio transparente. Y toda la ciudad…»

… es de cristal, castillo luminoso, perla oriental.
En ella pasan las cosas más secretas de Dios y el alma. (Uh…)