vendredi 2 août 2013

I dati dello Stato italiano

fonte:  
piccozzo poposta@piccozzo.com via yahoogroups.com
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à Sublimen

I dati dello Stato italiano


Ci rimbambiscono i già fusi cervelli dal caldo, con altre calde oscenità;
deviano l’attenzione con le armi distrazione di massa che i giornalisti,
tutti, sanno usare alla perfezione. 
Dal royal baby britannico, al razzismo de noaltri, al processo del
pedomassone, il materiale non manca, ma nessuno parla di quello che sta
realmente accadendo a questo paese. Vietato parlarne.
Lo sfacelo totale in cui ci hanno fatto precipitare una classe vergognosa di
politici corrotti, gestiti come vuote marionette dai poteri economici. 
In tutto questo, finalmente qualcuno cerca di portare un po’ di luce...

Alessandro Di Battista ha diffuso i dati dello Stato

Fonte: il-controinformatore.webnode.it

Il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista ha scritto uno
sconvolgente messaggio su Facebook. Invitando tutti a condividerlo. 
Sono numeri tragici quelli messi nero su bianco dal deputato. Ecco di
seguito il messaggio:

Facciamo diventare VIRALE questo post ragazzi. Condividiamo come non mai, lo
stiamo facendo tutti quanti!
Napolitano blinda il governo e nasconde i conti sotto il tappeto. Per la
prima volta nel suo mandato, il presidente della Repubblica ha incontrato il
ragioniere generale dello Stato. Perché? Ve lo diciamo noi:

- Debito pubblico: record a 2.074 miliardi, veleggiamo verso il 130% del
Pil;

- Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa
6mila miliardi;

- Pil: atteso un altro -2% quest’anno. Si aggiunge al -2,4 del 2012;

- Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu,
Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del
3%;

- Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a
maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

- Sofferenze bancarie: a maggio sono salite del 22,4% annuo a 135,5
miliardi;

- Base produttiva: eroso circa il 20% dall’inizio della crisi;

- Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi. 200
miliardi circa;

- Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un
anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello
0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;

- Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;

- Potere d’acquisto delle famiglie: -94 miliardi dall’inizio della crisi,
circa 4mila euro in meno per nucleo;

- Disoccupazione: sfondata quota 12,2%, dato peggiore dal 1977;

- Disoccupazione giovanile: oltre il 38%;

- Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non
studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;

- Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

- Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra
cassa integrazione e indennità di disoccupazione


visto su disinformazione.it