Proviamo a uscire dal clima di guerra di religione che si è creato attorno alla crisi del debito greco e cerchiamo conforto tra i numeri.
Sulla mia pagina Facebook ho pubblicato i soli dati che a mio parere : il debito consentono di capire: il debito complessivo greco è di 320 miliardi di euro e il PIL ( prodotto interno Lordo) della Grecia è di180 miliardi annui.
Immaginiamo per un istante che la crisi economica scompaia d’incanto e che la Grecia ottenga- a partire da quest’anno- un avanzo budgetario dell’1% e che questo miracolo sia destinato a ripetersi indefinitamente.
Come è noto, in base al trattato di Maastricht ogni paese firmatario – incluso il nostro – deve avere un rapporto tra debito e PIL ( prodotto interno lordo, ossia il “fatturato” del paese) pari o inferiore al60%.
Per rientrare in questo parametro obbligatorio, grazie alla situazione favorevole – e favolistica – descritta, la Grecia impiegherebbe 120 anni. ( l’Italia 40 anni).
Si badi bene che non stiamo parlando di ripagare il debito, ma solo di rientrare nel parametro di Maastricht. Per ripagare il debito,la Grecia impiegherebbe la bellezza di 180 anni.
Credo che ogni commento sia superfluo e che nessuno possa ipotecare il futuro di sei generazioni di greci, o di congolesi, ed essere minimamente credibile, sia politicamente che economicamente. Quindi l’obiettivo di questa manovra non è riottenere i quattrini,Se ne deduce che la posta in palio è un’ altra: piegare all’obbedienza.
È patrimonio di chiunque abbia fatto la scuola dell’obbligo, il raccontino che, per indurre i giovani spartani a non ubriacarsi, uno schiavo Ilota veniva indotto a bere al punto di dare uno spettacolo ributtante. Pare che questa rappresentazione fosse tanto efficace da indurre gli educandi alla sobrietà .
Poiché l’ impegno che qualsiasi governo greco per anni centottanta non è credibile, il sospetto, esternato da Giorgio La Malfa in un ben strutturato articolo su ” Il Mattino” di ieri, cioè che l’esempio greco serva ad educare noi italiani, è più che fondato.
Combattendo per Atene si difende l’Europa mediterranea intera, Francia compresa ( che quest’anno ha visto aumentare di 50 miliardi di euro il suo debito). Passaparola.