"Vi svelo un particolare ignoto ai più: per le elezioni europee2 i consolati italiani organizzano seggi elettorali all’estero in piena regola, in locali idonei e con presidente e scrutatori presi dalla comunità italiana locale. In base alla normativa queste sezioni non vengono allestite né per le politiche né per i referendum.
Dunque è possibile allestire seggi elettorali all’estero (e ci mancherebbe). Ripetiamo, se non si fa per questo referendum, nel quale il nostro ambiziosissimo premier si gioca la sopravvivenza politica, qual è la ragione? In ogni caso il Comitato per il No ha preannunciato che farà ricorso nel caso il risultato sia determinato dal voto estero. Come vedete non siamo i soli “complottisti” in circolazione, per usare un epiteto caro ai piddini."