" Una decisione politica gravissima che – pregasi notare – non fu approvata dal Parlamento. Non fu nemmeno discussa in sede politica. Né ovviamente i giornali ci informarono e spiegarono nulla. La decisero fra loro, scambiandosi due lettere, il ministro Andreatta con il governatore della Banca d’Italia, che allora era Carlo Azeglio Ciampi.
Solo il ministro delle Finanze, che allora era il socialista Rino Formica, provò ad opporsi: invano. Il capo del governo (Spadolini) non lo appoggiò. Anzi. Andreatta accusò Formica ... "