" Sua Santità ha acconsentito a concedere al Partito una considerevole autorità sulle questioni relative alla nomina dei vescovi. Dopo aver rifiutato per decenni di concedere alla Cina il diritto di nominare i vescovi cattolici, come condizione necessaria per normalizzare le relazioni, il Vaticano ha finito per accettare la richiesta del regime di consentire al PCC di avere un ruolo decisivo nella selezione dei vescovi a capo delle diocesi cattoliche.
La concessione del Vaticano è avvenuta nonostante la continua persecuzione in Cina della Chiesa Cattolica non ufficiale, indipendente e clandestina – o sotterranea – da parte del Partito comunista."