jeudi 17 décembre 2020

16-12-2020 Perché Facebook è un tuo nemico - aggiornato - MN #49 MAZZONINEWS

 https://rumble.com/vbybtf-16-12-2020-perch-facebook-un-tuo-nemico-aggiornato-mn-49.html

"Rumble Che cosa sta facendo Facebook che danneggia noi e le pesone che conosciamo. Versione aggiornata.

https://www.businessinsider.com/former-facebook-exec-addictive-as-cigarettes-tim-kendall-2020-9

https://energycommerce.house.gov/committee-activity/hearings/hearing-on-mainstreaming-extremism-social-media-s-role-in-radicalizing

Questa è la testimonianza rilasciata da Tim Kendall il 24 settembre 2020 davanti alla commissione Energia e Commercio della Camera dei Deputati statunitense.. Kendall è stato in precedenza direttore della monetizzazione presso Facebook fino al 2010, ma dice di aver osservato l’evoluzione della piattaforma e di aver constatato che le tecniche sono rimaste le stesse.
“Quando ho cominciato a lavorare nel mondo della tecnologia la mia speranza era di costruire prodotti che unissero le persone in modi nuovi e produttivi. Volevo migliorare il mondo in cui tutti viviamo.
“Invece i servizi di social media che io e altri abbiamo costruito dividono le persone in modo violento, con una velocità e un’intensità che sono allarmanti. Come minimo abbiamo eroso la nostra comprensione collettiva in quanto nazione. Nella peggiore delle ipotesi ci stiamo portando sull’orlo di una guerra civile.
“Mi vergono di questo risultato e ne sono profondamente preoccupato. Perciò mi sento obbligato a parlare con ciascuno di voi per vedere che cosa possiamo fare per limitare i danni e magari persino ripararli in parte.
“Il mio percorso nel mondo della tecnologia è cominciato a Facebook dove sono stato il primo direttore della monetizzazione. In seguito sono stato presidente di Pinterest per 5 anni e quando me ne sono andato 3 anni fa sono l’amministratore delegato di Moment che è una società di tecnologia impegnata nell’invertire una parte dei preoccupanti problemi provocati dai social media.
“A Facebook abbiamo cercato di estrarre (parla di mining) quanta più attenzione possibile dalle persone e trasformarla in profitti che non hanno precedenza nella storia.
“Per farlo non abbiamo semplicemente creato qualcosa di utile e divertente. Abbiamo copiato le tecniche dei grandi produttori di sigarette, in modo che nostro prodotto creasse dipendenza fin dall’inizio.
“All’inizio i produttori di tabacco hanno semplicemente cercato di aumentare la potenza della nicotina, ma alla fine quello non si rivelò sufficiente per far crescere il loro business alla velocità sperata. Hanno quindi aggiunto zucchero e mentolo alle sigarette in modo che i fumatori potessero trattenere il fumo nei polmoni per periodi più lunghi.
“Su Facebook una semplice grande rubrica di persone manteneva i visitatori coinvolti e li faceva tornare quasi tutti i giorni. Ma le necessità di business richiedevano che noi rendessimo i servizi ancora più coinvolgenti.
“Perciò abbiamo aggiunto la segnalazione degli aggiornamenti, il photo tagging e i like che hanno reso di primaria importanza lo status e la reputazione dei partecipanti.
“E abbiamo posto le basi per i problemi crescenti di salute mentale che vediamo emergere come risultato dell’uso di questi servizi.
“Ho lasciato la società nel 2010, ma ho continuato ad osservarne l’evoluzione e i risultati manifestarsi.
“La prossima pagina nel manuale dei produttori di sigarette ci porta all’introduzione nel tabacco di sostanze che dilatano i bronchi così che il fumo possa entrare in contatto con una superficie maggiore dei polmoni. Facebook ha prodotto un effetto simile sui propri utenti consentendo lo spargersi di informazioni false, fuorvianti e teorie cospiratorie.
“Ma questo tipo di contenuti incendiari non era sufficiente. I produttori di tabacco hanno aggiunto l’amoniaca nelle sigarette così da aumentare la velocità con cui la nicotina arriva al cervello. L’abilità di Facebook di presentare questo contenuto incendiario alla persona giusta e nel momento giusto ed esattamente nel modo più efficace usando i propri algoritmi equivale all’uso dell’ammoniaca.
“E ora sappiamo che favorisce la crescita del tribalismo e della divisione tra le persone. I social media fanno leva sui vostri istinti più primordiali, provoca, è scioccante e fa infuriare utilizzando la mis-informazione.
“Queste società si nascondono dietro al paravento del primo emendamento e dichiarano di essere i paladini della libertà di parola, ma gli algoritmi scelgono in continuazione quali sono le voci che ciascuno di noi riesce a sentire. E non credete che sia libertà di parola che queste società riveriscono.
“Invece Facebook e le loro coorti sono prostrati davanti all’altare dell’engagement e gettano alle ortiche qualsiasi altra considerazione. Alimentano le voci dell’odio che dividono, infuriano e misinformano, per sovrastare e sopprimere le voci della verità, della giustizia, della moralità e pace.
“A livello personale devo ammettere di aver beneficiato da questi modelli di business che creano dipendenza.
“Questo rende più profondo il mio senso di responsabilità per dove siamo e l’obbligo che sento nel partecipare a rimediare la situazione.
“Non credo che avrei potuto sapere all’epoca dove il mio lavoro ci avrebbe portato, in ogni caso ho responsabilità per il ruolo che ho tenuto e di conseguenza sto dedicando il mio tempo e le mie abilità per rimediare il più possibile al danno che ho arrecato.
“Non credo che i social media siano la radice di tutti i problemi che stiamo affrontando, ma credo che sia l’acceleratore più potente della storia.
“Non sono un legislatore oppure un avvocato, ma non posso nemmeno immaginare dove saremmo oggi se non avessimo chiesto ai produttori di tabacco di rispondere per tutte le persone che hanno fatto ammalare.
“Eppure questo è ciò che abbiamo permesso di fare alle società di social media. E credo che debba cambiare.
“Questi servizi ci stanno facendo ammalare. Questi servizi ci dividono. E ora di renderci conto del danno. Ed è il momento di attuare le misure necessarie per proteggere noi stessi e la nostra nazione."