(...) " Un flusso interminabile di critiche, lagne, reazioni scandalizzate, insofferenze. Una volta perché Bergoglio dice che Cristo fa lo scemo, o “si è fatto peccato”, un’altra perché nicchia sulla
verginità di Maria, o la chiama “meticcia” e “sollievo dei migranti”,
negandole il titolo di Corredentrice… E poi, levate di scudi per i
complimenti della Massoneria e gli inni alla Fratellanza universale,
orrore per la rugiada massonica inserita nel messale; per non parlare
dello scandalo suscitato dall’adorazione della Pachamama in San
Pietro e della comunione ai divorziati concessa un po’ sì e un po’ no,
pari a quello delle unioni civili con cui lui personalmente concorda … E
se Francesco non si inginocchia davanti al Santissimo è sacrilegio, se
lo fa davanti ai dittatori africani peggio; se parla del fallimento di
Dio bestemmia; se santifica i migranti piovono commenti
sarcastici; se cambia, o censura il Catechismo ci si inalbera; se
inventa nuovi vizi capitali e assolve Giuda, addio; se sponsorizza il
neoariano Enzo Bianchi è un dramma; se vuol eliminare il celibato dei
preti una tragedia; se presenta San Francesco come sincretista è una
mistificazione; se dice che tutte le religioni sono uguali va contro
Cristo; se insiste sul Paradiso per tutti è eretico… Insomma potremmo
continuare a lungo. Lamentazioni a non finire. (...)
VIGANÒ E BERGOGLIO SONO COLLUSI. DOPO AVER UCCISO LA CHIESA VISIBILE SI SPARTISCONO LA TORTA: BENI, OFFERTE, POTERE