Non si ferma l’ondata di sentenze che danno ragione ai cittadini. Siamo a Piacenza, dove il giudice di Pace Maria Cristina Ferraresi, ha dichiarato illegittimi i Dpcm che hanno obbligato gli italiani per mesi in casa.
Per chi da sempre ha contestato gli atti del governo Conte è un’altra medaglia da mostrare orgogliosi sul petto. Per quanto la giustizia abbia spesso deluso gli italiani, oggi le parole pronunciate dal giudice Ferraresi vanno ad aggiungersi ad una costellazione di sentenze che mettono in evidenza l’illegalità dell’agire governativo.
“Neanche una legge potrebbe giammai prevedere l’obbligo della permanenza domiciliare disposta nei confronti di una pluralità indeterminata di cittadini”.
Figurarsi quindi un Dpcm, atto amministrativo di secondo grado inferiore non solo alla legge parlamentare, ma anche ai decreti aventi forza di legge governativi.
La pronuncia di Piacenza arriva dopo il ricorso di una cittadina, multata nell’aprile 2020 per essersi recata dai genitori bisognosi. Le forze dell’ordine hanno ritenuto l’atto illegale: perché non rientrante nelle comprovate esigenze lavorative, situazione di necessità o motivi di salute previste nell’autocertificazione.
La sentenza
Di fronte ad un’evidente ingiustizia, il giudice di pace ha colto l’occasione per bastonare i Dpcm e lo stato d’emergenza. Leggiamo dalla sentenza:
“La dichiarazione dello stato d’emergenza adottata dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 dovrebbe ritenersi illegittima perché emanata in assenza di presupposti legislativi, in quanto nessuna fonte costituzionale o avente forza di legge ordinaria attribuisce il potere al Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza per rischio sanitario. Di conseguenza anche tutti gli atti amministrativi conseguenti dovrebbero essere ritenuti illegittimi, ovvero i DPCM, che hanno imposto la compressione dei diritti fondamentali dei cittadini italiani”.
Una posizione cristallina, che ancora una volta dimostra che l’agire del governo italiano negli scorsi anni è stato illegale, coatto e incostituzionale. I danni causati dall’imposizione dei lockdown sono privi di una base giuridica, né tanto meno sanitaria, perché come sintetizza bene questo slogan, “il Covid si può curare, i Dpcm uccidono”.
Nessun media generalista sembra però riportare tali notizie di fondamentale importanza, lasciando l’opinione pubblica nel suo brodo di ignoranza, senza permettere ai cittadini di comprendere la gravità delle offese subite. Dovrebbe invece giungere il momento di riscuotere, di pretendere scuse e risarcimenti.
Ecco altre sentenze contro i Dpcm: