https://www.byoblu.com/2021/09/17/papa-antipapa-inchiesta-9/
(...) Sono questioni sottili in cui occorre fare mente locale, con un piccolo sforzo razionale. La
tentazione può essere – per un filo di pigrizia – quella di cassare la
faccenda come “fantasiosi complottismi”, secondo un copione abusato,
pertanto vi proponiamo il riscontro di un cattedratico, il prof. Antonio Sànchez Saèz, ordinario di Diritto presso l’Università di Siviglia: “Caro
Cionci, la sua raffinata interpretazione-decrittazione delle lettere di
BXVI al cardinale Brandmüller é davvero eccellente. Ci si potrebbe
chiedere perché Benedetto XVI non parli più chiaramente: penso sempre
più che non gli lascerebbero passare nessuna delle sue lettere se le
persone incaricate del loro controllo trovassero in loro qualche
“indizio” che avverte che è in sede impedita. Ecco perché deve essere
così sottile”.
Il professore risponde, così, a una domanda che ricorre continuamente: “Allora perché Benedetto non parla chiaro?“.
NON PUO’, PERCHE L’11 FEBBRAIO 2013 CI HA FATTO CAPIRE
INEQUIVOCABILMENTE CON LA DECLARATIO, CHE LA SUA SEDE E’ IMPEDITA ED
EGLI NON PUO’ COMUNICARE LIBERAMENTE, NE’ ESERCITARE IL SUO MINISTERIUM,
ovvero l’esercizio pratico del potere, al quale ha dichiarato di
rinunciare fattualmente.
Se, alla fine, vi siete convinti, se avete capito e volete fare un
servizio alla Verità, laici o credenti che siate, diffondete questi
articoli e testimoniate anche Voi di aver colto e compreso il modo di
comunicare del Papa al quale è stato impedito di governare. E’ una
questione di onestà e di legalità che va oltre ogni scelta di fede.