foto NATO |
di Gianni Lannes
La parola cruciale è involuzione antidemocratica: il Belpaese traghettato da un governo fantoccio all'altro, fotocopia dell'incubazione anglo-americana. Non è soltanto un golpe, ma una resa incondizionata, peggio del 1943. E' l'ultimo atto di un copione che ha molti autori ed un solo protagonista per conto terzi.
Che ne direste di un eterodiretto Presidente della Repubblica buon amico di una multinazionale mafiosa a livello internazionale, e garante di interessi stranieri? Bene: mister Giorgio Napolitano è un esponente dell’Aspen Institute Italia (finanziato da David Rockefeller) - di cui Enrico Letta è vice presidente - vale a dire, una diramazione dentro i nodi di potere nello Stivale del famigerato Bilderberg Group. L’obiettivo principale del Nuovo Ordine Mondiale è la drastica riduzione della popolazione umana della Terra: questa micidiale strategia viene perseguita anche nello Stivale con la guerra ambientale, ovviamente segreta.
Che ne direste di un eterodiretto Presidente della Repubblica buon amico di una multinazionale mafiosa a livello internazionale, e garante di interessi stranieri? Bene: mister Giorgio Napolitano è un esponente dell’Aspen Institute Italia (finanziato da David Rockefeller) - di cui Enrico Letta è vice presidente - vale a dire, una diramazione dentro i nodi di potere nello Stivale del famigerato Bilderberg Group. L’obiettivo principale del Nuovo Ordine Mondiale è la drastica riduzione della popolazione umana della Terra: questa micidiale strategia viene perseguita anche nello Stivale con la guerra ambientale, ovviamente segreta.
foto quirinale |
Ineleggibile - Addirittura Napolitano (che ha preso 738 voti parlamentari, quando nel 2006 ne aveva racimolati 543), già sodale del criminale Henry Kissinger (teorico delle operazioni sporche per schiacciare la democrazia), in base ai dettami dell’Assemblea Costituente non poteva essere rieletto al Quirinale. Ecco, infatti, cosa ha stabilito l’Assemblea Costituente(presidente Terracini) nel resoconto sommario del 19 dicembre 1946. Alle pagine 6 e 7 si riporta la discussione sull'articolo 4 relativa alla Presidenza della Repubblica, in cui viene citata l'approvazione della non rieleggibilità del Presidente della Repubblica:
“ «… è eletto per sette anni e non è rieleggibile», ad impedire che si apra la via ad una politica a carattere personale del Presidente… Pone in votazione la formula: «Il Presidente della repubblica è eletto per sette anni (E’ approvato). Mette ai voti il seguente emendamento aggiuntivo: «e non è rieleggibile». (E’ approvato)… PRESIDENTE oppone che, nella formula che è stata approvata, è implicito il criterio che non possa essere mai rieletto…” .
Lapsus di Napolitano - «Alla vigilia della conclusione del mio mandato voglio sottolineare come la conclusione corrisponda pienamente alla concezione che i padri costituenti ebbero della figura del presidente della repubblica. Il già lungo settennato al Quirinale corrisponde bene alla continuità delle nostre Istituzioni ed anche alla legge del succedersi delle generazioni (7 marzo 2013).
L’ho già detto tante volte. Non credo che sarebbe onesto dire “state tranquilli io posso fare il capo dello Stato fino a 95 anni”. Sia perché sono convinto che i padri costituenti concepirono il ruolo del presidente della Repubblica sulla misura dei sette anni, infatti non è un caso che nessun presidente della repubblica abbia fatto un secondo mandato, e sia perché ci sono fattori di età e limitazioni dal punto di vista funzionale crescenti (1 marzo 2013).
Dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente (2 marzo 2013).
A 88 anni gli straordinari non sono ammessi. Sto per concludere il mio mandato questo è probabilmente l’ultimo atto pubblico che compio e sono felice che sia questo a Sant’Anna di Stazzema (245 marzo 2013).
La mia rielezione sarebbe una non soluzione perché ora ci vuole il coraggio di fare elle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai imiti del ridicolo. Tutto quello che avevo da dare ho dato. Niente soluzioni pasticciate e all’italiana (14 aprile 2013)».
Aspenia - Illuminante la lettura del numero 27 - pubblicato nell’anno 2004 - della rivista edita dall’Aspen Institute Italia (di cui Lucia Annunziata è direttore responsabile, mentre Marta Dassù - già sottosegretario nel Governo Monti - figura come direttore editoriale), dove tra le altre chicche appare un articolo scritto da Giorgio Napolitano intitolato “Mission: Italy, di Richard Gardner”.
Si tratta di una recensione ad un libro dell’ambasciatore USA, Gardner, già noto ai tempi del rapimento e dell’omicidio dello statista Aldo Moro, determinato dal Governo USA. Infatti, del gruppo di esperti insediato presso il ministero dell’Interno faceva parte anche Steve Pieczenik, vice assistente del segretario di Stato, capo del servizio antiterrorismo del Dipartimento USA. Un ufficio creato da Henry Kissinger: lo stesso Kissinger responsabile del golpe in Cile ai danni della democrazia di Salvador Allende e del piano Condor. Il medesimo Kissinger che minacciò di morte Moro e viene accolto in tempi recenti, come se nulla fosse dal Presidente Napolitano.
Mister Pieczenik su mandato del Governo USA e con la connivenza del Governo italiano (Andreotti e Cossiga) è il responsabile diretto dell’omicidio su commissione di Aldo Moro.
Si tratta di una recensione ad un libro dell’ambasciatore USA, Gardner, già noto ai tempi del rapimento e dell’omicidio dello statista Aldo Moro, determinato dal Governo USA. Infatti, del gruppo di esperti insediato presso il ministero dell’Interno faceva parte anche Steve Pieczenik, vice assistente del segretario di Stato, capo del servizio antiterrorismo del Dipartimento USA. Un ufficio creato da Henry Kissinger: lo stesso Kissinger responsabile del golpe in Cile ai danni della democrazia di Salvador Allende e del piano Condor. Il medesimo Kissinger che minacciò di morte Moro e viene accolto in tempi recenti, come se nulla fosse dal Presidente Napolitano.
Mister Pieczenik su mandato del Governo USA e con la connivenza del Governo italiano (Andreotti e Cossiga) è il responsabile diretto dell’omicidio su commissione di Aldo Moro.
Aspenia numnero 27, anno 2004, articolo di Giorgio Napolitano per l'ambasciatore USA, Richard Gardner |
Forse, come Monti, mister Napolitano prende ordini dalla NATO o direttamente dal presidente a stelle a strisce, a sua volta burattino nella mani del NWO? In ogni caso il Presidente Napolitano ha promulgato fior di leggi vergognose sotto i governi Berlusconi & Monti, violando la Costituzione a danno del popolo sovrano.
Napolitano ostaggio della NATO - foto NATO |
In punta di diritto il presidente eletto prima di assumere le funzioni presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione (articolo 91 Cost.). La formula costituzionale enuncia contemporaneamente i fondamentali doveri del Presidente, la cui trasgressione dà luogo ai soli reati per i quali sia prevista una responsabilità presidenziale: l’alto tradimento e l’attentato alla Costituzione (articolo 90, comma 1).
In caso di impedimento temporanei, le funzioni del Presidente sono assunte per supplenza dal Presidente del Senato (articolo 86 Cost.).
Amnesie istituzionali - Attualmente chi ricopre la seconda carica dello Stato italiano? Risposta scontata. Piero Grasso. Un magistrato con un passato di tutto rispetto: fu insediato con decreti su misura dal Governo Berlusconi a capo della Procura Nazionale Antimafia scalzando l’avente diritto - per meriti professionali - Giancarlo Caselli. Inoltre, lo stesso Piero Grasso si è reso responsabile dell’insabbiamento (alla voce depistaggio) aCetraro in Calabria, dell’inchiesta sulle navi dei veleni (ottobre 2009), coadiuvato dall’allora ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo e grazie alla collaborazione attiva della nave Mare Oceano di proprietà del socio di Berlusconi Silvio (tessera P 2 numero 1816), tale Diego Attanasio. Insomma, abbiamo ai vertici dello Stato tricolore una “garanzia”.
Un Parlamento eletto con una legge incostituzionale potrà mai mettere sotto accusa Napolitano che ha appena votato? La cessazione dalla carica del Presidente della Repubblica avviene anche per destituzione, la quale a norma della legge costituzionale numero 1 del 1953, può costituire una delle sanzioni conseguenti alla sentenza di condanna pronunciata dalla Corte Costituzionale ove questa abbia accertato l'alto tradimento o l'attentato alla Costituzione del Presidente in carica.
Ergo: soltanto una rivoluzione democratica del popolo sovrano potrà restituire libertà e indipendenza all’Italia. Non esistono scorciatoie. E’ tempo di passare all’azione nominando una nuova Assemblea Costituente, paralizzando pacificamente l'Italia con uno sciopero generale ad oltranza, sulle orme dell'insegnamento nonviolento di Gandhi, che per l'India ai suoi tempi ottenne l'indipendenza dall'impero britannico.
Il nostro Paese non è una colonia. Italiane ed italiani: su la testa!
Il nostro Paese non è una colonia. Italiane ed italiani: su la testa!
«Quando i poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è un diritto e un dovere del cittadino»:
parola di Giuseppe Dossetti (un padre della Costituzione italiana).
riferimenti: