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Il rifiuto del leader di Emergency ha scatenato una pioggia di applausi virtuali sui social, anche se non mancano i soliti commentatori filo-sistema: "è facile criticare e basta" - sostengono - "Strada doveva accettare e far vedere di cosa è capace". Un ragionamento che non farebbe una piega, se i Ministri potessero lavorare e decidere in piena autonomia: ovviamente non è così. Oltre ai diktat dei partiti, che gestiscono la sanità a livello regionale e usano gli importanti incarichi per sistemare gli amici e alimentare il "clientelismo", il governo dovrà sottostare ai vincoli imposti dall'Europa, ai quali Renzi si è sempre dimostrato sottomesso: non manca inoltre la mano di Napolitano, che si pone proprio come garante dei poteri forti, preoccupandosi che i nuovi ministri siano "ben accetti" dall'Europa, sopratutto nei ruoli chiave: Economia ed Esteri, dove il capo dello Stato vorrebbe veder confermati il banchiere Saccomanni, uomo di Bankitalia, e la bilderberghina Bonino: e siccome il capo dello Stato deve firmare la lista dei ministri, molto probabilmente riuscirà a spuntarla, o comunque pretenderà di avallare eventuali "volti
Staff nocensura.com