Spesso parliamo di "cattivi" esempi di giornalismo: è giusto parlare anche di quelli "buoni", onore al merito.
Tra le decine migliaia di giornalisti che possiamo definire "di sistema", ovvero collegati a testate giornalistiche "main stream", quasi sempre pronti a scrivere qualsiasi cosa sia chiesto loro dal "padrone", ce n'è uno che si distingue dalla massa per il coraggio di evidenziare notizie e questioni che gli altri censurano, e che per questo merita particolare apprezzamento: Marcello Foa, direttore di un gruppo editoriale svizzero e blogger de "ilgiornale.it", quotidiano per il quale ha ricoperto prestigiosi incarichi fino al 2011, quando si è dimesso per dirigere il gruppo editoriale ticinese.
Foa è stato uno dei pochi, nel 2012, a dire la verità su quanto stava e sta accadendo in Siria, mentre tutti i quotidiani di regime italiani e occidentali avevano messo in piedi uno squallido teatrino di menzogne contro Assad per spianare la strada all'intervento americano in Siria.
In data 20 Agosto sul suo blog ha scritto quello che molti blogger liberi ripetono da tempo e che i giornalisti non dicono: ISIS è una creatura degli USA.
Di seguito pubblichiamo uno stralcio del suo articolo, rimandando la lettura al suo blog.
Marcello Foa, un Uomo ed un giornalista degno di stima. |
Leggo titoli sconvolti e giustamente indignati per la decapitazione del giornalista Usa ad opera dell’Isis, ovvero dei fondamentalisti islamici che stanno occupano ampie parti del Medio Oriente e dell’Iraq. E’ un gruppo che, come emerge anche nel filmato, oggi proclama il proprio odio per gli Stati Uniti. La storia in teoria è semplice e già vista: terroristi contro la superpotenza americana.
In realtà molto più sofisticata e – consentitemelo – sconvologente. Già, perché pochi analisti davvero coraggiosi e indipendenti, nessuno racconta com’è nato l’Isis, chi l’ha voluto, chi l’ha finanziato. La risposta è sorprendente: sono gli stessi americani con alcuni alleati tra cui Paesi del Golfo, primo fra tutti il Quatar, con il conenso, pare, di israeliani e britannici. Già perché l’Isis rappresenta l’evoluzione di quelle bande armate – composte da fanatici e da criminali – che gli Usa assieme agli alleati hanno appoggiato e armato nel tentativo di rovesciare il regime siriano di Aassad, come noto da tempo da più fonti e che sarebbe stato confermato recentemente, tra gli altri, da Snowden, svelando documenti ufficiali dell’agenzia americana National Security agency (leggi qui). In internet girano foto di John McCain che nel febbraio 2011 incontra i cosiddetti ribelli siriani – tra cui anche gli attuali leader dell’Isis – definendoli dei “moderati”.
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Vedi la scheda di Marcello Foa su Wikipedia
Marcello Foa è anche docente di Comunicazione e giornalismo, autore dell'interessante libro "Gli stregoni della notizia" che spiega ed evidenzia la manipolazione mediatica al servizio dei governi.
Foa è presente su Twitter: https://twitter.com/MarcelloFoa
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Staff nocensura.com