vendredi 1 juin 2018

Maurizio Blondet: L’AIUTINO AMERICANO AL GOVERNO POPULISTA

"I famosi “mercati” hanno votato pro"
da Claudio Antonelli su “La verità”:

https://www.maurizioblondet.it/laiutino-americano-al-governo-populista/

"Lungi da noi fare fantafinanza. Al contrario basta unire i puntini per comprendere come l’ aria sia cambiata improvvisamente con una ventata di sostegno che deve essere arrivata sicuramente fin dentro le stanze di Sergio Mattarella. La giornata di ieri è stata, infatti, anche caratterizzata da una guerra aperta tra Washington da una parte e Berlino con Bruxelles dall’ altra.
Una bomba diplomatica oltre che politica."

"e si considera che la Casa Bianca ha pronte una serie di misure «straordinarie» per penalizzare anche Volkswagen e tutte le vetture di lusso tedesche, appare ormai chiaro che gli Usa non vogliono mollare l’ osso“.
In questo panorama rivoluzionario per il Vecchio continente, Donald Trump non ha avuto problemi a dare un segnale netto a favore dell’ Italia. Essere percepito come una sorta di prestatore di ultima istanza fiducioso nei titoli di Stato italiani ha dato una spallata finale e ha favorito definitivamente la nascita del governo gialloblu.
Non più considerata come un’ entità reietta da tutta l’ Europa ma come un blocco politico che in caso di necessità potrebbe avere un santo nel paradiso a stelle e strisce”."

"La “tensione” commerciale tra USA e Germania avrebbe come suo logico riflesso economico e geo-politico, in chiave di interdipendenza delle posizioni commerciali internazionali, un favor americano per l’allentamento della morsa tedesca sull’economia italiana, esercitata, com’è noto, attraverso i giugulatori vincoli fiscali dell’eurozona."

"“Guardando alle ultime decisioni del Presidente Trump, si potrebbe persino pensare: con amici come questi chi ha bisogno di nemici? (!) Ma francamente gli dobbiamo essere grati. Grazie a lui ci siamo liberati di tutte le illusioni. Ti rendi conto che se hai bisogno di una mano la troverai solo alla fine del tuo stesso braccio”."

6. Anche a voler considerare sfumato il surriportato succo del discorso di Soros (ricomprendente il riconoscimento dell’erroneità dell’attuale approccio Ue al problema degli immigrati economici), ci pare che ogni “parte” politicamente rilevante degli USA si renda conto che l’eurozona, anzitutto, sia un esperimento fallito e bisognoso di profonde riforme.
Insomma, mantenerla è certamente un tradizionale interesse americanomantenerla a qualsiasi costo – in particolare destabilizzando con la deflazione salariale di stampo mercantilista l’intero continente ed anche i suoi più importanti partner commerciali-, non sembra più ragionevole a nessuno."

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Steve Bannon: “Ho parlato per ore con Salvini per convincerlo ad allearsi con i 5 Stelle”

“Siete i primi a poter davvero rompere il paradigma sinistra-destra. Potete mostrare che il populismo è il nuovo principio organizzatore”. Con queste parole l’ideologo del sovranismo americano, Stephen K. Bannon, si è rivolto a Matteo Salvini, qualche giorno dopo le elezioni, per convincerlo ad allearsi con i 5 Stelle. A rivelarlo è stato lo stesso Bannon in un’intervista al New York Times.
Bannon ha raccontato di aver parlato per ore con il segretario del Carroccio e altri esponenti della Lega. Nella stessa intervista, Bannon ha anticipato che altri Paesi europei seguiranno l’esempio dell’Italia.  (…)"

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