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mardi 1 août 2023

@OrtigiaP @AugustoSinagra SECONDA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA

https://twitter.com/OrtigiaP/status/1686375615895883777?s=20

@AugustoSinagra SECONDA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA Egregio Presidente, ho ancora riflettuto sulle sue dichiarazioni a proposito dell’“altolà” da lei posto alle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul Covid e sul caso Orlandi. Non m’interessano le sue competenze tecnico-giuridiche e né sapere se lei si sia fatto vaccinare o meno. Correttamente lei vede la Commissione d’inchiesta sulla c.d. epidemia da Covid come uno strumento rivolto ad accertare verità ancora nascoste. Ricordo però le sue ferme sollecitazioni ad adempiere all'obbligo vaccinale in nome della... libertà! Premesso che, a voler seguire il suo ragionamento, la Commissione d’inchiesta non dovrebbe sovrapporsi in alcun modo all’attività giudiziaria, constato che nulla è stato fatto dalla magistratura che anche in questo caso ha confermato nella quasi totalità la sua attitudine a compiacere il potere governativo anche se a scapito della verità e della giustizia. La posizione da lei assunta che poco si concilia con la Costituzione, conduce oggettivamente a non far luce sulle origini della c.d. epidemia, sulla sicurezza ed efficacia dei c.d. vaccini e sulla loro composizione chimica. Così pure impedisce di accertare la verità sulle omissioni della magistratura, sulle responsabilità dei governi che si sono succeduti, su chi si è reso responsabile di circa 450 mila morti nel solo anno 2022; numero calcolato in base ai dati ISTAT confrontati con quelli degli anni da 2018 a 2022. Davvero questo spaventoso numero di morti (equivalente a una strage) è da considerare espressivo di eventi improvvisi e naturali senza correlazione alcuna con i c.d. vaccini? È questo che lei pensa? Inoltre, perché non far luce sulle responsabilità quantomeno politiche e certamente morali di una classe medica che in larga misura è venuta meno al suo giuramento? O dell’informazione che in pari misura ha stravolto la verità? Lei pensa che questo non sia importante o che il problema non esiste? E ci sarebbe ancora da accertare (e, si spera, sanzionare) i tanti conflitti di interessi che hanno coinvolto un significativo numero di virologi veri o falsi. Come vi sarebbero da accertare i rapporti corruttivi che hanno reso ancora più maleodorante l’intera vicenda, anche a livello europeo. Mi riferisco alle modalità di acquisto di c.d. vaccini per miliardi e miliardi di euro. Lei non ritiene importante accertare le intese contrattuali intercorse con le Case farmaceutiche? Lei, tra le tante altre cose, non ritiene importante che una Commissione parlamentare d’inchiesta si pronunci sul famigerato protocollo del Ministero della Salute della “Tachipirina e vigile attesa” che tante morti ha provocato? Oppure accertare il perché del divieto di autopsie e delle precipitose cremazioni dei Defunti, o quel che c’è di vero nelle tragiche scene bergamasche che mostravano file di camion militari che trasportavano cadaveri? Così è stato detto ma nessun accertamento è stato mai svolto. Lei neppure ritiene importante accertare ed eventualmente sanzionare la responsabilità di quei dirigenti dell’AIFA o dell’Istituto Superiore di Sanità che sono venuti meno alle loro pubbliche responsabilità, contribuendo ad accrescere disperazioni e lutti? Non posso contestare le sue autonome scelte in materia di conferimento di onorificenze. Ma mi domando: perché una Commissione parlamentare d’inchiesta non dovrebbe accertare eventuali responsabilità anche del Dottor Silvio Brusaferro da lei insignito di un’alta onorificenza nonostante che erano già emersi i di lui contatti telefonici “extra ordinem” con il non rimpianto Ministro della Salute Speranza Roberto? Perché, egregio Presidente, il Popolo italiano non deve conoscere la verità? Perché la Famiglia Orlandi non deve conoscere la verità sulla tragica sorte di una ragazzina di quindici anni? Lei, egregio Presidente, sarà ricordato per tante cose e anche per questa sua iniziativa che, Costituzione alla mano, è una prevaricazione sulle funzioni parlamentari e sulla volontà di grandissima parte del Popolo italiano. AUGUSTO SINAGRA

Il messaggio presidenziale è stato molto subdolo e raffinato e ci sono cascati praticamente tutti. Lui ha tuonato, solenne, che il parlamento non può essere un doppione della magistratura giudicante. Infatti la commissione d'inchiesta ha i poteri della magistratura inquirente, non giudicante. Ma tutti l'hanno interpretato (perché istigati dal suo  tono ammonitorio) a pensare che la commissione non deve arrivare a niente, se si osserva la costituzione, interpretazione assolutamente insensata (perché mai si dovrebbero fare indagini inutili in partenza) ma che lui ed i suoi accoliti desiderano. Un bieco tentativo di indurre altri a credere e mettere in pratica quello che lui vuole, ma che non ha mai detto. Una cosa simile l'ha fatta anche Cassese a proposito di renitenti al siero.
Chat Miracolo a Milano Telegram 2 agosto 2023 (non c'è link)

samedi 29 juillet 2023

LaVeritáOccultata: LETTERA APERTA A SERGIO MATTARELLA – Prof. Avv. Augusto Sinagra – Avvocati Liberi

https://laveritaoccultata.wordpress.com/2023/07/29/lettera-aperta-a-sergio-mattarella-prof-avv-augusto-sinagra-avvocati-liberi/

Egregio Presidente,
Lei già in passato si è spesso distinto per interpretazioni della Costituzione molto singolari, diciamo “innovative”.


Ora accade che lei in occasione del consueto incontro con i giornalisti per la consegna del “Ventaglio”, abbia colto la circostanza per altre considerazioni fuori contesto e sul presupposto di una ennesima e ancor più singolare interpretazione della Costituzione, “ammonendo” il Parlamento che le Commissioni di inchiesta per il Covid e per la scomparsa della compianta Emanuela Orlandi non possono sovrapporsi ai giudici (meno che mai quelli della Corte costituzionale, ovviamente).

Quanto accaduto ha un precedente illuminante: la onorificenza da lei conferita a quel tal Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (quello che rassicurava il non rimpianto Speranza Roberto che l’IIS non avrebbe diffuso i dati corretti –e non allarmanti-) relativi alla c.d. epidemia da Covid.

Ora questa sua nuova e singolare “uscita”.

Egregio Presidente, come sa, sul piano tecnico-giuridico la mia e la sua interpretazione del diritto costituzionale non coincidono.

Lei, tuttavia, deve sapere che al Parlamento che è (rectius, dovrebbe essere) la sede e l’organo espressivo della volontà popolare sovrana, non dovrebbero essere inviati messaggi preventivi e fuori contesto.

Infatti, il procedimento legislativo per la creazione delle due Commissioni parlamentari di inchiesta è ancora in corso.

E lei che fa? Già si pronuncia in corso di dibattito parlamentare influenzandone oggettivamente lo svolgimento.

E questo lei fa pur non conoscendo il testo dei relativi disegni di legge (oppure li conosce; e a che titolo?).

Lei poi dovrebbe sapere che l’art. 82 della Costituzione non prevede necessariamente l’atto legislativo (potendo le Commissioni parlamentari di inchiesta essere costituite con provvedimento interno delle Assemblee parlamentari).

Ma lei addirittura si spinge a censurare il merito dei disegni di legge in questione, e lo fa preventivamente consapevole dell’oggettiva influenza che può avere per prevenire la costituzione e il lavoro delle Commissioni di inchiesta.

E questo lei fa senza che dal merito dei relativi disegni di legge emerga alcun profilo di incostituzionalità.

Ma quel che è sorprendente è che lei faccia dichiarazioni fuori da ogni sede propria e rivolgendosi a soggetti estranei.

Lei ben sa che la sede propria è il suo Ufficio (nel senso fisico e funzionale) e il momento è quello in cui lei è chiamato a promulgare la legge con la sua firma; firma che lei certamente può rifiutare, chiarendo però quali sarebbero i profili di incostituzionalità e richiedendo nella dovuta forma scritta e doverosamente motivata, che il Parlamento deliberi una seconda volta.

Cosa che, ove avvenga, la obbliga alla firma e promulgazione della legge.

Lei poi, con parole, accenti e postura da vecchio saggio, ammonisce ancora che la Commissione parlamentare non si può sovrapporre al lavoro della magistratura.

E perché?

1. Il Parlamento, e solo il Parlamento, può decidere quale sia l’oggetto di indagine di una Commissione di inchiesta.

2. Fosse anche e direttamente l’attività della magistratura nel suo complesso (compresa la Corte costituzionale); o no?

3. Secondo il suo ammonimento, non dovrebbe esistere neppure la Commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia, considerati i tanti, travagliati e discussi processi che al riguardo sono stati celebrati (ovviamente dai giudici).

4. Lei forse non ha adeguatamente considerato il fatto che le sue considerazioni portano ad una sostanziale abrogazione dell’articolo 82 della Costituzione, devitalizzandolo.

5. Ma lei è il garante della Costituzione, non è il modificatore.

6. D’altra parte, seguendo il suo ragionamento, su cosa dovrebbe indagare una Commissione parlamentare di inchiesta che non “tocchi” i magistrati?


Ho riflettuto a lungo: sicuramente sui differenti metodi di coltivazione dei tulipani in Turchia e in Olanda.

Vi è poi un aspetto di politica corrente e ora mi rivolgo alla maggioranza che sostiene il governo e in particolare a “Fratelli d’Italia” (ah, Mameli che hai combinato!…).

Cosa faranno ora i “Fratelli” dopo le chiassose esultanze alla Camera per l’approvazione dei due disegni di legge in questione?

Manterranno la loro stessa determinazione al Senato o faranno come fa il Ministro Carlo Nordio che “si inchina dinnanzi agli orientamenti del Capo dello Stato”?

Nessun imbarazzo la Anna Bolena da Garbatella City, adusa a cambiare posizione e idee con la stessa facilità con la quale si cambiano le scarpe.

Joe Biden insegna.

Ma quel che più mi accora è che maggiore saggezza politica avrebbe avuto suo padre Bernardo.

Umanamente auguro le migliori cose a lei e famiglia.

Politicamente mi auguro che lei vorrà far dono al Popolo italiano delle sue dimissioni.

Visto su
https://t.me/avvocati_liberi