https://comedonchisciotte.org/il-medico-del-118-rompe-lomerta-sui-piu-fragili-il-vaccino-anti-covid-e-larma-letale/
(...) MD L’inghippo sta qui:
sull’informativa dell’AIFA c’è l’obbligo di segnalazione. Ma se il
medico fa una diagnosi dove non c’è nulla da segnalare, ha già aggirato
l’obbligo. Di tutti gli effetti avversi a cui assistito, quanti sono
stati segnalati?
Nemmeno uno. Non
sono io a dover segnalare, non posso. Deve farlo il medico
dell’ospedale. Ma quest’ultimo non sa che si potrebbe trattare di un
effetto avverso da vaccino Covid, e seppure si prendesse la briga di
indagare (cosa che non fanno nel modo più assoluto) non lo ascrive al vaccino.
MD Ma perché fanno così? Qualcuno gli ha imposto in maniera “informale” questo tabù?
No. È proprio agnosia: il problema per loro non esiste, non deve esistere.
MD
Ma qualcuno deve avergli detto qualcosa. È mai possibile,
scientificamente e anche umanamente, che tutti i medici di un ospedale,
in modo univoco e acritico, accettino e pratichino questa agnosia?
RV Certo che sì. È l’effetto della manipolazione.
La vedi la massa com’è? Ora, se esco e vado dai miei vicini di casa, loro parlano dei vaccini dalla mattina alla sera, e vogliono sapere se lo hai fatto o no. E il bello è che a loro in tasca non entra niente.
RV L’obbligo di segnalazione qui, sull’informativa AIFA, è un pro forma, sta su tutte le informative.
LB Una parola interessante a questo proposito l’ha usata il
sindacalista FIMMG, quando ha detto «noi ci crediamo nei vaccini» è
diventato un fatto psicologico, una credenza e per questo non può essere
messo in discussione sul piano razionale. È un credo.
Ti
spiego una cosa. Io faccio la guardia notturna in una clinica per
disagiati psichici. Ieri, un infermiere anziano mi parlava di come anni
addietro i pazzi erano seguiti e curati, facevano un percorso che
comprendeva tutta
una serie di terapie e attività; adesso, si tengono a vegetare come in
carcere e quando, com’è ovvio in condizioni del genere, si agitano o
hanno qualche problema, vengono imbottiti di psicofarmaci. Lì ci sono
tante persone in forma coatta, agli arresti insomma, e in qualche caso
gente che è riuscita a passare per pazza ed evitare la galera. Mi è
rimasto impresso un ragazzo: l’ho visto quando è entrato nella
struttura, bello, presente a se stesso, in carne, pieno di vita; se tu
lo vedessi adesso: magrissimo, a deambulare per la struttura con un’aria
smarrita, che aspetta solo di morire, da queste strutture oggi chi
entra non esce più. Ecco, dico questo perché il problema della
disumanizzazione della medicina non è un problema di oggi, ma ormai ben
radicato nella cultura e nella prassi quotidiana di molti colleghi che
sono stati abituati sin dal praticantato a somministrare farmaci
acriticamente, al di là di qualunque osservazione razionale, ed è da
questa acriticità irrazionale, ormai comune a moltissimi colleghi, che
nasce la fede nei farmaci, secondo me.
RV
Per questo bisogna rifondare completamente la medicina su basi
umanistiche, rivoltarla come un calzino, scardinare completamente questo
vecchio paradigma.
MD Tra i tuoi colleghi, nell’ambiente, non dico crederci o meno, ma almeno si parla di questo boom di reazioni avverse?
No.
Non puoi parlare, e sai perché? Arriveresti inevitabilmente a dire
qualcosa di male del vaccino, e non puoi. Innanzitutto, perché i
colleghi sono tutti vaccinati, e quindi ammettere che il vaccino faccia
male per loro varrebbe l’ammissione di essere a rischio vita tutti i
giorni. Dunque, già a priori non
accettano questa versione dei fatti: hanno fatto la scelta di
vaccinarsi a occhi chiusi, senza informarsi prima, come se la loro
salute avesse lo stesso valore di un oggetto acquistato per strada. Se
parli male del vaccino li metti in difficoltà con se stessi.
LB
Ancora una volta, lo stesso meccanismo psicologico: potrebbero mai
ammettere a se stessi di aver trattato la propria salute con tanta
leggerezza?
Non lo farebbero mai.
MD
Questo però è un ostacolo enorme ad un possibile rimedio alla
situazione. Stanno portando avanti una strage silenziosa e doverosa,
protetta innanzitutto dall’omertà di medici e sanitari in genere, che
sarebbero gli unici ad avere i titoli per dare credibilità alla denuncia
di quanto sta accadendo.
Una strage silenziosa e doverosa: hai colto nel segno.
RV
È molto più facile credere in questo dio che cominciare a farsi delle
domande, per questo i colleghi sono complici, e in modo diverso, ma non
meno grave, anche la gente comune.
Molti
di noi sono stati allontanati dalle famiglie, per lo stesso meccanismo
psicologico: essendo tutti corsi a vaccinarsi, ora come potrebbero
ammettere che abbiamo ragione senza ammettere di aver messo in pericolo
di vita se stessi e i propri figli?
LB
La situazione che lei ha descritto è quella dei mesi primaverili ed
estivi. Adesso che siamo entrati in autunno, come pensa che si evolverà
la situazione, quando torneranno in circolo i virus influenzali
stagionali? Soprattutto, come agiranno questi virus sulle persone
vaccinate?
La
strage silenziosa continuerà, ma molto probabilmente diranno che a
trasmetterli sono stati i non vaccinati. Ti posso dire che molti tamponi
positivi al Sars-Cov2 sono stati rianalizzati e si è scoperto che si
trattava di influenza A e B. Del resto sappiamo che il maggiore virus
influenzale è sempre un coronavirus. Rispetto a come agiranno i virus
stagionali sulle persone vaccinate, non possiamo ancora dirlo senza dati
a disposizione.
LB I dati sul tasso di vaccini somministrati in Italia sono coerenti con quanto voi riscontrate nella pratica quotidiana?
Sì,
assolutamente. La maggioranza della popolazione italiana è vaccinata. È
spaventoso per me, ma è così. E tutti pensano di essersi messi al
sicuro.
MD Qual è l’età media dei casi fatali o eventi avversi gravi correlati ai cosiddetti “vaccini Covid” a cui hai assistito?
Tra i 40 e i 70 anni, un ventaglio molto ampio, come vedi.
Dottore, grazie di cuore. Vorremmo avere metà del tuo coraggio.
Grazie a voi.