lundi 1 juillet 2013

Su La Testa!: ANTICA DAUNIA: LA RAPINA DEL GAS

Su La Testa!: ANTICA DAUNIA: LA RAPINA DEL GAS:



Daunia - la rapina del gas - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



Daunia - gasdotti - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes


La politica dello sfruttamento e del sottosviluppo mafioso delle istituzioni: peggio di una colonia. E nessuno ha il coraggio di fiatare, al massimo ogni tanto spuntano comitatini di protesta manipolata e controllata dai soliti noti (vedi trivelle in mare), che non approdano mai ad un risultato positivo per collettività e l'ambiente.

E nessuno ha difeso i contadini della cooperativa agricola Silvestro Fiore, quando il 31 matrzo 2012 su sollecitazione del sindaco di Foggia Gianni Mongelli, le forze dell'ordine in assetto antisommossa, in particolare i vigili urbani hanno cacciato via dalle terre che coltivavano da 70 onesti lavoratori, spossessandoli anche delle abitazioni in qualche caso. Una vergogna indicibile, anzi invisibile. Il Comune più disastrato, indebitato e più sporco d'Italia ha dei progetti su quest'area anzi delle mira per conto terzi. 

Da non dimenticare: questa è anche la città omertosa dove hanno ammazzato impunemente il 31 marzo 1995, un funzionario onesto dello Stato,Francesco Marcone, e oggi, quelli stessi chiamati in causa nell'inchiesta giudiziaria, ovvero i Sarni (alla voce truffe sulla proprietà contadina: nelle carte giudiziarie del caso Marcone ci sono due faldoni pieni zeppi depositati nell'archivio del Tribunale di Foggia, che ho avuto la possibilità autorizzata di visionare), sono stati appena benefiociati dall'amministarzione comunale Mongelli della possibilità di realizzare in loco l'ennesimo mega centro commerciale. Ovviamente sotto, nel senso sotto terra ci sono rifiuti pericolosi, ma che importa. Mandi una segnalazione documentata - alla voceFoar - a carabinieri (comando provinciale) e fanno finta di niente. Incredibile, ma vero.

Il Tavoliere delle Puglie è sempre più un tombino industriale, grazie alla politica di Svendola Puglia, una terra da sfruttare e poi buttare in discarica con tutti i suoi abitanti silenti ed ossequienti, non prima di aver rapinato anche il sottosuolo di idrocarburi. Dagli anni ’60 lo Stato italiano ha sottratto, ossia rubato, a questo antico territorio miliardi di metri cubi di gas, convogliato speditamente al nord e da alcuni anni passato nelle mani della società straniera GDF Suez Energie. Agli autoctoni niente di nulla: devono soltanto pagare le bollette sempre più salate e morire di cancro in silenzio a causa dell’inquinamento ambientale provocato dalle estrazioni fuorilegge. L’Eni, ad esempio, ha inquinato le falde freatiche ad Ascoli Satriano, ma nessuno ci fa caso, tantomeno le autorità.   

Addirittura, in loco, in barba a qualsiasi normativa di protezione sanitaria della popolazione e di un vero piano energetico sono sorte illegalmente due centrali turbogas: la prima a Candela dell’Edison, l’altra a San Severo(licenza prima Mirant poi En Plus). I comuni non fiutano e nemmeno l’ente Provincia sotto l’ombra del berlusconiano Pepe. Perché i vescovi che sostengono a  parole di difendere la vita, non insorgono con il loro gregge di pecorelle smarrite?

San Severo_ turbogas En Plus - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


 
Candela: turbogas Edison e rifiuti industriali - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


La notizia è sconvolgente, ma non ha avuto l’onore di una pagina qualsiasi di giornale anche di parrocchia, Forse perché i due provvedimenti della regione recano la firma del segretario Davide Pellegrino. A meno che di una strana omonimia, dovrebbe trattarsi del consorte di Paola Laforgia, dipendente Ansa, ed al contempo presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti locali.Davide Pellegrino è il medesimo funzionario regionale che fino a qualche tempo, dirigeva dal punto di vista tecnico l’assessorato al ramo inceneritori e frattaglie di energia.

 
Inquinamento Eni - foto Gianni Lannes (tutti i diritti risevati)


 
Concessione idrocarburi alla Vega Oil


Chissenefrega della Madonna: ripetono a gran voce i violentatori del Sud. Gli affari sono affari e basta! Ancora trivelle idrocarburi in Puglia, prevalentemente in Capitanata, un’area notoriamente sismica, addirittura nel Parco regionale dell’Incoronata: un bosco di querce millenarie sopravvissuto alla barbarie della seconda guerra mondiale, ma non alla modernità svendoliana. La multinazionale Vega Oil (ovvero Cygam), ha ottenuto il via libera anche dalla Regione del governatore ecologista Nicola Vendola, alias Nichi. I rapinatori canadesi potranno sconquassare la terra, suolo e sottosuolo per cavare idrocarburi a 1.400 metri di profondità, danneggiando le falde idriche. Perfino nell’area del santuario millenario dell’Incoronata: la madonna nera, apparsa mille e 10 anni fa, e sacra a tutti i popoli del Meridione. 

 foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



La deliberazione della giunta regionale del 20 dicembre 2012, numero 2851 reca a forma del presidente Vendola: «Istanza Permesso di ricerca idrocarburi “MASSERIA MONTAROZZO”. Intesa ex art. 3, comma 1, lett. b) e art.5 Accordo Stato-Regioni del 24.4.2001…  il Ministero dello Sviluppo Economico con nota n.9114 del 30/07/2008 ha comunicato, ai sensi dell’art. 7 della legge 241/90, l’avvio del procedimento per il conferimento del permesso di ricerca idrocarburi “MASSERIA MONTAROZZO” alla Società VEGA OIL SpA, visto il parere favorevole della Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie (CIRM) espresso nella seduta del 19.06.08. L’area di indagine richiesta è situata a Sud Est dell’abitato di Foggia ed interessa per 155 Kmq il territorio dei comuni di Foggia, Ascoli Satriano, Carapelle, Ordona e Orta Nova, tutti in provincia di Foggia…  




Il programma lavori presentato è stato redatto tenendo conto che nella zona vasta conglobante anche l’area richiesta è stata svolta in passato parecchia ricerca mineraria e sono stati rinvenuti diversi giacimenti di idrocarburi, alcuni dei quali tra i più estesi dell’Italia meridionale tuttora in produzione, e che seppure nell’area dell’istanza il pozzo Spartivento 1 perforato nel lontano 1964 sia stato chiuso perché non mineralizzato, la Società ritiene che il potenziale minerario debba lo stesso essere investigato visto l’ausilio delle nuove conoscenze geologiche e dei moderni mezzi di indagine sismica oggi a disposizione per ubicare meglio il pozzo esplorativo...

Il Comune di Foggia (sindaco Gianni Mongelli) sottrae la terra ai contadini - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


L’Assessore relatore (Loredana Capone, ndr), sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta Regionale l’adozione del conseguente atto finale, rientrando il medesimo nella fattispecie di cui all’art. 4, comma 4, lettera K) della L.R. n. 7/97. LA GIUNTA Udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore al ramo; A voti unanimi espressi nei modi di legge, DELIBERA di rilasciare ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. b) e dell’art. 5 dell’Accordo Stato Regioni del 24.4.2001, INTESA al conferimento del permesso di ricerca di idrocarburi “MASSERIA MONTAROZZO”, comportante l’attuazione del programma lavori allegato all’istanza, limitatamente alle sole indagini di laboratorio geologiche e geofisiche ed a condizione di assoggettare la perforazione del pozzo d’obbligo a specifica Intesa previa acquisizione del pronunciamento di valutazione ambientale e di compatibilità PUTT/p (piano urbanistico territoriale tematico per il paesaggio) e PAI (piano assetto idrogeologico); Il Segretario della Giunta Il Presidente della Giunta Avv. Davide F. Pellegrino Dott. Nichi Vendola».

 
Bosco dell'Incoronata - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)






Sconto cassa: niente VIA - Non è tutto: infatti al peggio non c’è mai fine. La DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 dicembre 2012, numero 2852, è un altro via libera fare i loro porci comodi. Infatti, si riporta testualmente: «Proroga della concessione di coltivazione idrocarburi “SEDIA D’ORLANDO”.- Rilascio atto di Intesa ex art. 3, comma 1, lett. b), Accordo Stato-Regioni del 24.4.2001. L’Assessore allo Sviluppo Economico, avv. Loredana Capone… riferisce quanto segue:… Per quanto sopra il Ministero dello Sviluppo Economico ha inviato, il 22/04/2005 ed il 02/07/2009, le istanze con le quali la Società ENI SpA ha chiesto la proroga quinquennale della concessione di coltivazione idrocarburi “SEDIA D’ORLANDO”, per i periodi 13/02/2005-2010 e 2010-12/02/2015. Tale concessione conferita con D.M.13/02/1965 alla Società ENI, si estende per 4,220 Kmq nel territorio della provincia di Foggia. 

Daunia: la rapina del gas - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


La produzione di idrocarburi ottenuta dall’unico pozzo perforato denominato “Ordona 1”, mineralizzato a gas metano con presenza di inerti (azoto 17% e anidride carbonica 17%), a fine 2008 ammontava a circa 13 Milioni di Smc. L’allaccio di detto pozzo alla centrale di trattamento “CANDELA” è stato realizzato nel primo periodo di vigenza trentennale della concessione, successivamente con il D.M. 16.03.1999 è stata concessa la proroga decennale della vigenza e contestualmente autorizzata la variazione programma lavori che tra l’altro prevedeva delle modifiche all’impianto di superficie in area pozzo. Tali modifiche impiantistiche sono state completate e l’esercizio definitivo autorizzato nel luglio 2003. Per quanto sopra, i due programma lavori presentati per i periodi di proroga di che trattasi propongono entrambi la prosecuzione della valorizzazione delle riserve del giacimento con gli impianti realizzati, in particolare sono previsti l’analisi ed il monitoraggio della produzione e della composizione del gas estratto e l’ottimizzazione della produzione del giacimento, qualora se ne presentasse la necessità, attraverso operazioni di reservoir management (interventi riglees). La produzione cumulativa di gas attesa è di 53 Milioni Smc e sarà utilizzata nella centrale termoelettrica della Società EDISON funzionante in zona, attrezzata per bruciare gas metano con inerti. Il Servizio Ecologia Regionale - Ufficio Programmazione V.I.A. e Politiche Energetiche, a seguito della richiesta della Società ENI, n.192 del 28/01/2011, di parere di non assoggettabilità a procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale del programma lavori da effettuarsi nei due periodi di proroga richiesti, con nota n.7813 del 02/08/2011, preso atto che non sono previste nuove attività oltre a quelle già in essere nella concessione attiva da decenni e che in riferimento al proseguimento di dette attività già in corso e in via di completamento, considerata l’immutata perimetrazione delle aree SIC, ZPS e aree protette esistenti nell’area vasta, la cui distanza dalla testa del pozzo attivo è pari a diversi chilometri, ha stabilito che non debba essere applicata la procedura di VIA, né altra procedura di competenza. Subordinando la validità di detto parere all’assenza di qualsiasi modifica agli impianti esistenti e/o diversa metodica di produzione.

 
 foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

L’Autorità di Bacino della Puglia, interpellata dalla Società ENI con istanza n.193 del 28/01/2011, con nota n.2629 del 02/03/2012 ha comunicato che il programma lavori, già dettagliato ai punti precedenti, associato alla proroga della concessione di coltivazione di idrocarburi “Sedia D’Orlando”, riferito ai periodi 13/02/2005-12/02/2010 e 13/02/2010-12/02/2015, è compatibile con le previsioni del P.A.I. approvato e pertanto esprime parere favorevole…  In merito, infine, ai vincoli PUTT/P si precisa che sulla scorta degli atti d’Ufficio e della documentazione inviata dalla Soc. ENI con lettera n.428 del 14/03/2012, è risultato che il pozzo Ordona 1 e l’area impegnata ricadono in Ambito Territoriale Esteso di valore distinguibile “C”, i cui indirizzi di tutela prevedono per il caso in questione (esistenza delle opere impiantistiche e nessun nuovo intervento) la trasformazione dell’assetto attuale, se compromesso, per il ripristino e l’ulteriore qualificazione. Di talché l’attività di ripristino dell’area pozzo allo stato ante operam e la “rimozione” del metanodotto, da autorizzare al termine della produzione con specifica Intesa ex Accordo Stato Regioni del 24.4.2001, dovrà essere soggetta al parere di compatibilità al PUTT/P. Si propone, pertanto, alla Giunta il rilascio, ex art.3, comma 1, lett. b) dell’Accordo Stato Regioni del 24.4.2001, dell’intesa alla proroga della vigenza della concessione di coltivazione di idrocarburi “SEDIA D’ORLANDO”… 

 
Bosco dell'Incoronata - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

LA GIUNTA Udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore al ramo; A voti unanimi espressi nei modi di legge, DELIBERA - di approvare la relazione dell’Assessore allo Sviluppo Economico e di fare proprie le proposte riportate nelle premesse e che qui si intendono integralmente richiamate; - di rilasciare ai sensi dell’art. art.3, comma 1, lett. b), Accordo Stato-Regioni del 24.4.2001 INTESA alla proroga della vigenza della concessione di coltivazione di idrocarburi “SEDIA D’ORLANDO” per i periodi 13/02/2005-12/02/2010 e 13/02/2010-12/02/2015; - di demandare al competente Servizio Attività Economiche Consumatori la trasmissione al Ministero dello Sviluppo Economico del presente provvedimento; Il Segretario della Giunta Il Presidente della Giunta Avv. Davide F. Pellegrino Dott.Nichi Vendola».

 Nessuno mai ha devastato - a norma di legge, sia chiaro - così tanto la Capitanata, terra cara a Federico II di Svevia (Puer Apuliae) come il governatore in carica dal 2005 Nicola Vendola, al secolo Nichi.


Daunia: Castel  Fiorentino - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


 Daunia: gasdotti - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

riferimenti:






http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=o-15.htm&anno=xliv&num=11



http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=lrubrica&anno=xliv&limit=10&total=61&limitstart=50







www.cygamenergy.com/