jeudi 19 septembre 2013

nocensura.com: Se indossi jeans "scoloriti" sappi che probabilmen...

nocensura.com: Se indossi jeans "scoloriti" sappi che probabilmen...:

Da diversi anni sono di "tendenza" i jeans SCOLORITI; tuttavia pochi sanno che realizzarli è costato e sta costando la vita a MIGLIAIA di lavoratori dei paesi in via di sviluppo e del terzo mondo. Per realizzare la "scoloritura" i jeans vengono sottoposti a un procedimento di "sabbiatura": ovvero un lavoratore sottopone i pantaloni a un getto di sabbia ad alta pressione, che "consuma" il jeans producendo l'effetto di "scoloritura" che va tanto di moda. 


GLI ADDETTI ALLA SCOLORITURA (lavoratori che guadagnano poche centinaia di dollari per lavorare 12 ore al giorno) SI AMMALANO DI SILICOSI NEL GIRO DI POCHI MESI.


Personalmente, sono venuto a conoscenza di questa realtà grazie a un servizio delle "Iene" (questo http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/250303/viviani-jeans-che-uccidono.html#tc-s1-c1-o1-p81) che tra le altre cose presenta l'associazione "Abiti Puliti" che da anni combatte questa realtà ( www.abitipuliti.org - Pagina FB: www.facebook.com/CampagnaAbitiPuliti)

Come potete apprendere dal servizio delle ienein Turchia diverse MIGLIAIA di lavoratori che hanno lavorato alla sabbiatura dei jeans (circa 10.000) si sono ammalati di silicosi (una malattia incurabile che porta alla morte nel giro di pochi mesi) inducendo il governo a METTERE AL BANDO tale procedura, tuttavia le case di moda anziché sospendere tale pratica, hanno trasferito gli impianti altrove: Egitto, Tunisia, Bangladesh etc. - dove MIGLIAIA DI LAVORATORI CONTINUANO AD AMMALARSI E MORIRE.



Un lavoratore che effettua la "sabbiatura"
procedura che provoca la SILICOSI, una
terribile malattia incurabile che porta alla
morte in pochi mesi.
Informati su abitipuliti.org
L'associazione "Abiti puliti" ha contattato le principali case di abbigliamento, chiedendo diSOSPENDERE IMMEDIATAMENTE la sabbiatura dei jeans: tra l'altro esistono altri procedimenti in grado di realizzare l' "effetto scolorito", per esempio l'utilizzo di alcune sostanze chimiche, che potrebbe esser realizzato garantendo la sicurezza dei lavoratori, ma sembra che la maggioranza delle case di moda preferiscono la sabbiatura perché garantisce maggiore morbidezza al tatto, e sicuramente non gli dispiace il fatto che i jeans "sabbiati" si rovinino prima, costringendo i consumatori a comprarne di nuovi.

Alla richiesta di sospendere la sabbiaturaalcune aziende hanno reagito positivamente, diramando comunicati stampa dove dichiaravano che avrebbero sospeso tale procedura, mentre altre non hanno risposto affatto (per esempio Dolce & Gabbana)


TUTTAVIA, UN'INDAGINE DELL'ASSOCIAZIONE "ABITI PULITI" HA SCOPERTO CHE LE AZIENDE CHE AVEVANO PROMESSO DI SOSPENDERE LA SABBIATURA IN REALTA' STANNO PROSEGUENDO!!! 


(Vedi comunicato stampa di "Abiti puliti" I jeans continuano ad uccidere E-mail Stampa PDF Inchiesta svolta in 7 fabbriche bengalesi. La sabbiatura abolita solo a parole.)


Abbiamo contattato l'associazione "Abiti puliti" ( info@abitipuliti.org) complimentandoci per il lavoro che stanno svolgendo, e abbiamo offerto loro la disponibilità dinocensura.com per sostenere la loro campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e per fare PRESSIONE SULLE CASE DI MODA affinché CESSINO IMMEDIATAMENTE E DEFINITIVAMENTE QUESTO PROCESSO PRODUTTIVO CHE E' COSTATO LA VITA A MIGLIAIA DI LAVORATORI.


COSA POSSIAMO FARE ?
  • Se possiedi un blog, pagine o gruppi Facebook, divulga materiale informativo: sul sito www.abitipuliti.org e sulla pagina FB dell'associazione  www.facebook.com/CampagnaAbitiPuliti trovi molto materiale utile per contribuire a far conoscere questa realtà!
  • Anche se non possiedi un blog/pagina puoi comunque offrire il tuo contributo condividendo il materiale sul tuo profilo Facebook e invitando i tuoi amici a fare altrettanto, e iscrivendoti alla pagina FB www.facebook.com/CampagnaAbitiPuliti dove saltuariamente sono organizzate iniziative di protesta, come andare in massa sui profili Facebook delle "case di moda" per esprimere indignazione per tali pratiche.

Alessandro Raffa per nocensura.com