jeudi 3 juillet 2014

Micromega - Appello di Pancho Pardi “Tutti a Roma per fermare la controriforma Renzi / Berlusconi”


Una sintesi:
gli Italiani devono farsi sentire davanti al Senato il giorno dell' inizio della discussione della riforma istituzionale. 
Ci sono pressanti  motivi per farlo.  
Primo: l'attuale Parlamento è stato creato sulla  base di una legge elettorale incostituzionale e  non ha nessun potere di modificare la Costituzione. Solo  una Camera e un Senato eletti con una legge che ripristini  il principio dell'articolo 48  (il voto è personale ed eguale) avranno questo potere. 
La legittimità invocata da Renzi poggia su  argomenti privi di contenuto:secondo Renzi  le riforme le avrebbe volute il popolo quando ha votato Renzi nelle primarie del PD. Ma Renzi sembra non sapere cosa sta dicendo. Infatti  le primarie del PD non sono l'equivalente del suffragio universale! Chi ha scelto Renzi durante le Primarie del PD ha semplicemente scelto Renzi come candidato leader del partito.
Inoltre: il successo di Renzi nelle elezioni europee non sostituisce un successo  nelle future elezioni politiche italiane. E non legittima il fatto che il PD abbia innalzato Renzi al vertice del potere.

Secondo. Le riforme non sono di Renzi. Sono di Berlusconi e Renzi e già questo basterebbe. Sono il prodotto di un patto fra Renzi e Berlusconi, che non è chiaro neanche  alla classe dirigente PD. Ad esempio si è già parlato di una promessa di grazia a Berlusconi, anche di fronte a nuove eventuali condanne.
La nuova  legge elettorale è del tutto incostituzionale come quella attuale:  Se mai dovesse essere approvata e promulgata scatterebbero  decine di ricorsi analoghi a quello che ha prodotto la dura critica della Corte Costituzionale alla legge attuale.

La riforma del Senato è un brutto pasticcio con un fine chiarissimo.
Perché? Perché sottrae al Senato importanti questioni di diritto universale e declassa il Senato stesso, con lo scopo di  lasciare intatta la Camera. 
Perché? Perchè la Camera è formata sulla base di una legge elettorale ultramaggioritaria, che permette al partito che prende più voti un dominio assoluto, e quindi la  dittatura della maggioranza, e quindi la dittatura del leader sulla sua stessa maggioranza. 
Svuotare il Senato significa fare della Camera, unica assemblea elettiva, un organismo schiavo del volere del capo.  Questo era il sogno di Berlusconi: Renzi sta applicando il programma che Berlusconi non era riuscito a realizzare.

La rappresentanza politica non conta più nulla.

Renzi si comporta come se fosse stato eletto direttamente dal popolo. Invece si trova dov'è non per volontà degli elettori italiani, ma per volontà del suo partito.
Lottare per più di un decennio contro Berlusconi e ritrovarsi nelle mani di Renzi non è un destino accettabile.

Doppio appello quindi: appello a tutti i parlamentari dotati di spirito democratico affinché sappiano comportarsi in commissione e in aula con dignità e onore.
Appello ai cittadini affinché sentano il bisogno di manifestare in prima persona il loro diritto-dovere di custodi della Costituzione.

Ritroviamoci tutti insieme, senza sigle e senza bandiere, davanti al Senato il giorno in cui la legge andrà in aula.
Appena sarà noto il giorno tutti pronti a partire per Roma.

3 luglio 2014