Ajoutée le 29 juil. 2014
SONO LIBERI E SONO TORNATI "AL LAVORO" I 6 POLIZIOTTI MILITARI DI RIO DE JANEIRO, CHE A MARZO SCORSO HANNO UCCISO LA GIOVANE CLAUDIA FERREIRA E NE HANNO TRASCINATO IL CORPO APPESO ALLA LORO AUTO PER OLTRE 300 METRI.
Tutti liberi ed in servizio, anche se solo con funzioni amministrative, in attesa che, un giorno o l'altro, l'inchiesta della Polizia Militare si concluda ed un tribunale li giudichi. La relazione finale dell'inchiesta della polizia civile, stabilì che i due spari che colpirono Claudia, erano partiti dal fucile di uno dei PM.
Claudia da Silva Ferreira aveva 38 anni. Madre di 4 figli, nera, addetta alle pulizie in un ospedale, abitante della favela di Congonho nella zona nord di Rio de Janeiro, quella domenica mattina era uscita per comprare pane e caffè e, "scambiata per una trafficante di droga e armata", fu colpita dai poliziotti militari con 2 colpi, uno alla gola ed un altro alla schiena. (ne abbiamo parlato anche qui: http://carlinhoutopia.wix.com/carlinh...)
Il tenente Rodrigo Medeiros Boaventura e il sergente Zaqueu de Jesus Pereira Bueno sono stati indiziati per omicidio "colposo" e "frode processuale" (per aver rimosso il corpo della giovane donna, già morta, secondo la perizia, dal luogo del delitto) e, dopo essere rimasti agli arresti fino all'aprile scorso, quando i termini della prigione preventiva sono scaduti, sono tornati al lavoro nei loro battaglioni.
Gli altri 4 poliziotti militari, responsabili di aver messo il corpo di Claudia nel portabagagli della vettura per trasportarlo all'ospedale (portabagagli che poi si aprì durante il percorso, con il corpo della donna che rimase appeso e trascinato sull'asfalto per oltre 300 mt.), sono indiziati anch'essi di "frode processuale" (rimozione di cadavere dal luogo del delitto e alterazione delle prove).
I 6 POLIZIOTTI "SOMMANO", NEI LORO TRASCORSI DI CARRIERA, ALMENO 69 OMICIDI (QUELLI REGISTRATI UFFICIALMENTE DALLA CORPORAZIONE MILITARE) GIÀ COMMESSI "IN SERVIZIO".
FINO A QUANDO CONTINUEREMO AD ASSISTERE ALLO STERMINIO DELLA POPOLAZIONE POVERA E NERA, DELLE FAVELAS E DELLE PERIFERIE AD OPERA DI UNA DELLE PIÙ VIOLENTE, CORROTTE ED ASSASSINE POLIZIE DEL MONDO?
QUANDO SI DECIDERÀ IL GOVERNO BRASILIANO A CHIUDERE I CONTI DEFINITIVAMENTE CON QUESTA EREDITÀ SANGUINARIA DELL'EPOCA DELLA DITTATURA MILITARE?
MA FORSE, PER I NERI, PER I POVERI, PER IL POPOLO DELLE FAVELAS E DELLE PERIFERIE, LA DITTATURA NON È MAI FINITA!
"Il Resto del Carlinho (Utopia"
http://carlinhoutopia.wix.com/carlinh...
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Tutti liberi ed in servizio, anche se solo con funzioni amministrative, in attesa che, un giorno o l'altro, l'inchiesta della Polizia Militare si concluda ed un tribunale li giudichi. La relazione finale dell'inchiesta della polizia civile, stabilì che i due spari che colpirono Claudia, erano partiti dal fucile di uno dei PM.
Claudia da Silva Ferreira aveva 38 anni. Madre di 4 figli, nera, addetta alle pulizie in un ospedale, abitante della favela di Congonho nella zona nord di Rio de Janeiro, quella domenica mattina era uscita per comprare pane e caffè e, "scambiata per una trafficante di droga e armata", fu colpita dai poliziotti militari con 2 colpi, uno alla gola ed un altro alla schiena. (ne abbiamo parlato anche qui: http://carlinhoutopia.wix.com/carlinh...)
Il tenente Rodrigo Medeiros Boaventura e il sergente Zaqueu de Jesus Pereira Bueno sono stati indiziati per omicidio "colposo" e "frode processuale" (per aver rimosso il corpo della giovane donna, già morta, secondo la perizia, dal luogo del delitto) e, dopo essere rimasti agli arresti fino all'aprile scorso, quando i termini della prigione preventiva sono scaduti, sono tornati al lavoro nei loro battaglioni.
Gli altri 4 poliziotti militari, responsabili di aver messo il corpo di Claudia nel portabagagli della vettura per trasportarlo all'ospedale (portabagagli che poi si aprì durante il percorso, con il corpo della donna che rimase appeso e trascinato sull'asfalto per oltre 300 mt.), sono indiziati anch'essi di "frode processuale" (rimozione di cadavere dal luogo del delitto e alterazione delle prove).
I 6 POLIZIOTTI "SOMMANO", NEI LORO TRASCORSI DI CARRIERA, ALMENO 69 OMICIDI (QUELLI REGISTRATI UFFICIALMENTE DALLA CORPORAZIONE MILITARE) GIÀ COMMESSI "IN SERVIZIO".
FINO A QUANDO CONTINUEREMO AD ASSISTERE ALLO STERMINIO DELLA POPOLAZIONE POVERA E NERA, DELLE FAVELAS E DELLE PERIFERIE AD OPERA DI UNA DELLE PIÙ VIOLENTE, CORROTTE ED ASSASSINE POLIZIE DEL MONDO?
QUANDO SI DECIDERÀ IL GOVERNO BRASILIANO A CHIUDERE I CONTI DEFINITIVAMENTE CON QUESTA EREDITÀ SANGUINARIA DELL'EPOCA DELLA DITTATURA MILITARE?
MA FORSE, PER I NERI, PER I POVERI, PER IL POPOLO DELLE FAVELAS E DELLE PERIFERIE, LA DITTATURA NON È MAI FINITA!
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