- "Ci siamo dovuti confrontare con alcune restrizioni economiche imposte dall’esterno e questo ha colpito la nostra crescita e il nostro sviluppo in un modo o nell'altro. Ma in generale, vediamo che il rublo si sta rafforzando e che i mercati azionari sono in crescita. Siamo riusciti a prevenire una spirale inflazionistica".
- "Le grandi superpotenze che pretendono di essere eccezionali e che si considerano l'unico centro di potere nel mondo, non hanno bisogno di alleati, hanno bisogno di vassalli. Sto parlando degli Stati Uniti. La Russia non può esistere in un tale sistema di relazioni".
- "Noi non consideriamo nessuno stato nazionale come il nostro nemico e non consigliamo a nessuno di considerarci come tale. Siamo un paese con un grande potenziale di sviluppo, con vaste risorse naturali e, senza dubbio, siamo una grande potenza nucleare. Gli unici nostri veri nemici sono il terrorismo internazionale, la xenofobia e la criminalità organizzata”.
- "Noi non stiamo cercando di far rivivere l'impero, non abbiamo quest'obiettivi che continuamente cercano di attribuirci, non abbiamo ambizioni imperiali, inoltre in tutto il mondo si stanno verificando processi d’integrazione naturali. A noi preme garantire il benessere dei cittadini russi, in special modo nell'area post sovietica".
- "Vorrei ricordare Alessandro III, il nostro imperatore, che una volta ha detto che la Russia ha solo due alleati, le Forze Armate e la Marina. In un messaggio indirizzato al figlio, ha avvertito che tutti si sentono spaventati dalla vastità della Russia. Per inciso, vi è una certa ragione in tutto ciò".
- "Abbiamo ottime relazioni nel quadro di varie associazioni, per esempio, i BRICS. C'è l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai. Queste non sono delle organizzazioni militari, ma sono nostri alleati, con i quali collaboriamo molto strettamente e avanziamo nelle relazioni”.
- “Procedo dal presupposto che non stiamo andando a fare la guerra con nessuno. Rafforzeremo sicuramente la nostra difesa proprio per la ragione di garantire che nessuno sviluppi il desiderio di essere in guerra con la Russia".
- “Io rispetto la scelta di quei leader politici che hanno rifiutato di partecipare alla celebrazione del Giorno della Vittoria. Alcuni di loro non volevano venire per scelta propria. Ad altri è stato vietato di venire da Washington".
- "La Russia non aspetta altro dall'Ucraina che di essere trattata come un partner paritario e che siano rispettati i russi che vi vivono, con la loro cultura e la loro lingua. È normale che uno stato la veda in questo modo quando si tratta dei propri connazionali. Non vedo altra soluzione alla crisi ucraina che non sia politica. Non faccio differenze tra russi e ucraini, ritengo che siamo un unico popolo, ed è questo il motivo per cui gli aiutiamo come popolo concedendo degli sconti sul gas e sull'energia, comprendendo anche come la loro economia non ce la possa fare diversamente. Non siamo obbligati a farlo, ma ci sembra sensato".
- "[Per quanto riguarda l’omicidio di Oles Buzina], non è il primo omicidio politico; in Ucraina, c'è una lunga serie di tali omicidi. Nel paese, che aspira ad essere una nazione democratica e cerca l'adesione ad un'Europa democratica, non vengono svolte indagini approfondite sugli omicidi che si stanno verificando al suo interno. Dove sono gli assassini di tutte queste persone? Sembra non essercene nessuno. Nessun killer, nessun mandante. E l’Europa e gli USA preferiscono far finta di non vedere”.
- “È impossibile equiparare il nazismo allo stalinismo perché i nazisti, apertamente, direttamente e pubblicamente hanno dichiarato di voler sterminare intere etnie – gli Ebrei, gli Zingari e gli Slavi, come obiettivo della loro politica. Anche tenendo conto della bruttezza del regime stalinista, tutte le repressioni, gli esuli di intere nazioni, il regime non si è posto l'obiettivo di sterminare interi popoli. Il tentativo di pareggiarli è assolutamente infondato".
- "Dopo la Seconda Guerra Mondiale, abbiamo cercato di imporre con la forza ai paesi dell'Europa orientale il nostro modello di sviluppo. Non è stata una cosa buona e oggi continua a ritorcersi contro di noi. Gli americani si stanno comportando allo stesso modo, cercando di imporre il loro modello praticamente in tutto il mondo. Vanno anche loro incontro al fallimento”.
http://kremlin.ru/events/president/news/49261