Sergej Lavrov: la Russia risponderà alle azioni di Francia e Belgio come uno "specchio" adendo le vie legali
Mosca risponderà come uno specchio al sequestro delle proprietà statali russe all’estero. Questo ha dichiarato oggi il Capo del nostro Ministero degli Esteri Sergej Lavrov al forum Economico di San Pietroburgo.
Secondo il Ministro, come riportano le agenzie di stampa, le cause dei sequestri europei delle proprietà statali russe saranno portate nei tribunali russi. Tuttavia, Sergej Lavrov ha espresso la speranza che la parte europea in questa storia riesca ancora ad esercitare il buon senso.
"Questa è la più volgare violazione di tutte le Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche. Ora noi, prima di tutto, dobbiamo rispondere specularmente a ciò che fanno a noi. Spero che il buon senso prevalga almeno in relazione alle ambasciate e alle altre nostre istituzioni diplomatiche. E non avremo bisogno di creare la stessa situazione per l'ambasciata del Belgio nella Federazione Russa. Per quanto riguarda le società a compartecipazione statale, anch’esse finite sotto queste illegittime decisioni, si dovrà adire le vi legali. Ed i nostri tribunali, spero, emaneranno delle sentenze che permetterà allo Stato russo di sequestrare, sul nostro territorio, le proprietà di quei paesi che l’hanno fatto a noi, alle nostre proprietà statali"- ha detto Sergej Lavrov.
Belgi e francesi gli hanno congelato i beni ed i conti di una serie di società russe, in relazione alla decisione della Corte Arbitrale dell'Aia. Nel mese di luglio questa aveva ordinato alla Russia di pagare circa 50 miliardi di dollari ad un’azienda affiliata alla Yukos. Su questo, come ha più volte sottolineato il nostro Ministero della Giustizia, la sentenza sono palesemente in contraddizione con le conclusioni della Corte di giustizia europea, la quale ha sentenziato, per ben due volte, come la Yukos (prima della nazionalizzazione e quando era di proprietà del ricorrente ndt) aveva commesso una massiccia evasione fiscale.
In precedenza, la sentenza era stata criticata anche dal responsabile del Ministero dello Sviluppo economico Aleksej Uljukaev. Questi, a margine del Forum di San Pietroburgo, ha sottolineato che la Russia esclude categoricamente la possibilità di riconoscere alcunché agli ex azionisti della compagnia petrolifera. Secondo l'assistente del Presidente Andrej Belousov le azioni del Belgio e della Francia sono eminentemente politicizzate.