jeudi 22 juin 2017

SVELATI DOCUMENTI RISERVATI SU ATTENTATI ISLAMICI, MERKEL: “NEGARE TUTTO, INVENTARSI NOTIZIE” - ALTRAREALTÀ

http://voxnews.info/2017/06/20/svelati-documenti-riservati-su-attentati-islamici-merkel-negare-tutto-inventarsi-notizie/



" documento “strettamente riservato” di venti pagine uscito dai cassetti della Polizia criminale federale tedesca (BKA), in grado di mostrare nero su bianco come le autorità politiche tedesche – a maggior ragione nell’anno elettorale 2017 – pilotino l’informazione sul terrorismo, a tal punto, in alcuni casi, da indurre i consulenti governativi a costruire storie ad hoc in grado di non destare sospetti di autenticità nell’opinione pubblica e con il duplice fine di tenere basso il livello d’allarme, senza provocare danni d’immagine a chi gestisce il potere. "



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Posted: 20 Jun 2017 11:25 PM PDT






Posted: 20 Jun 2017 11:12 PM PDT
poliziotti tedeschi

Il Corriere del Ticino, principale testata del gruppo che dirigo, ha pubblicatoquesta mattina un documento riservato del Bundeskriminalamt (BKA) la Polizia criminale tedesca. Si intitola «Come agire in presenza di attacchi terroristici” e contiene le linee guida sulle informazioni da trasmettere alla stampa in queste circostanze. L’intenzione è lodevole: evitare il diffondere di allarmismi, ma le conseguenze pratiche sono sorprendenti. E inquietanti.
La premessa dà già il tono:
“Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà alcun attentato, almeno se si sarà in grado di evitarlo. Ciò significa che, non importa quanto siano sicuri dei fatti i funzionari in campo, davanti alla stampa e all’opinione pubblica, per cominciare, si deve negare sempre tuttoLo staff di consulenza del Governo ha bisogno di tempo per illustrare l’accaduto e per mettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica».
Capito? E ancora:
«Le lettere di rivendicazione devono essere citate solo se necessario, ma senza fornire particolari. In caso di dubbio, escludere l’attacco terroristico.Divulgare la teoria dell’autore singolo, come pure quella della persona psichicamente disturbata. In aggiunta: evitare sempre, per cominciare, di parlare di IS (Stato islamico, n.d.r.) o di Islam».
L’autore dello scoop, Stefan Müller, cita un esempio concreto: l’attentato di Dortmund dell’11 aprile contro il bus dell’omonima squadra di calcio. La polizia, dopo una decina di giorni, annunciò che era stato compiuto da Sergej W. (28.enne russo-tedesco nel frattempo arrestato a Tubinga), che aveva ordito l’attentato per speculare in Borsa. Versione, che all’epoca aveva suscitato non poche perplessità. Dal documento scoperto dal Corriere del Ticino si scopre che era giunta una rivendicazione dell’Isis, mai però comunicata ai media. Inevitabile chiedersi adesso: Chi è stato davvero? Sergei o un fanatico del Califfo?
Due pagine del documento della BKA
Due pagine del documento della BKA
Molto interessante anche la parte del documento in cui, rilevando un netto aumento dei fenomeni terroristici in Europa, si osserva che il quadro è andato peggiorando con «l’apertura delle frontiere da parte di Merkel». Ovvero la Polizia criminale tedesca avvalora l’equazione che le sinistre tendono a liquidare come un pregiudizio o un teorema populista: più immigrati fuori controllo, più terrorismo. La BKA parla di un traffico di passaporti rubati usati dagli attivisti dell’Isis in Europa.
«Dieci milioni di visitatori stranieri all’anno entrano in Germania con passaporti falsi o rubati. In tal senso è possibile correlare la quantità di passaporti rubati con Al Qaeda (IS) e le attività terroristiche islamiste».
Sono menzognere anche le cifre sull’immigrazione clandestina, almeno quelle comunicate in Germania. Leggete questo passaggio del rapporto:
«La percentuale degli ingressi illegali è cresciuta del 70%. I colleghi italiani prevedono l’arrivo di circa 350 mila, fino a 400 mila migranti dall’Africa nell’anno 2017. Verso l’esterno, alla stampa e ad altri media, indichiamo una cifra di 250 mila unità».
lo stesso vale per i crimini ordinari commessi dagli immigrati. Nel 2015 erano 309 mila, nel 2016 sono saliti a 465 mila. Queste cifre, peraltro, non contengono reati contro l’asilo e la socialità.Ma “ai media – si legge nel rapporto – si parla rispettivamente di 209 mila reati e di 295 mila». Ben 170 mila in meno.
Decisamente esplosivo questo passaggio del rapporto:
«Mai parlare di migranti economici. La sollecitazione giunge direttamente dal ministro della Cancelleria e dal portavoce del Governo. Queste indicazioni sono tassative, per chi non le rispetta sono previste sanzioni severe, procedure disciplinari e il licenziamento dalla polizia».
Sia chiaro: le autorità, da sempre, si riservano una certa discrezionalità nel diffondere le notizie più sensibili o per proteggere agenti infiltrati. Non dicono mai tutta la verità, com’è ovvio. Ma il quadro che emerge da questo rapporto va oltre i normali confini dell’intelligence.
Quando si modificano sistematicamente le statistiche, quando si tenta di dissimulare gli attentati fino a dare istruzioni per fabbricare versioni credibili agli occhi dell’opinione pubblica, quando un governo vieta di parlare di “migranti economici” si è in presenza di un metodo per la creazione di Post Verità governative o, se preferite, di una manipolazione sistematica delle informazioni.
E tutto questo al fine di non turbare il processo elettorale, dunque di non intralciare la campagna elettorale della cancelliera Merkel.
Cose che capitano nella democratica Germania.
Marcello Foa
Posted: 20 Jun 2017 10:50 PM PDT


Il terrorismo islamico che ha ripetutamente preso di mira il cuore dell’Europa e la Germania in particolare a partire dal 2015, solleva nuovi interrogativi su come gli Stati occidentali debbano tutelare la propria sicurezza interna e su come rendere partecipi i propri cittadini dei rischi legati all’escalation della violenza islamica da Nord a Sud del vecchio continente. Il Corriere del Ticino quest’oggi, sulla propria edizione cartacea, pubblica in esclusiva un documento “strettamente riservato” di venti pagine uscito dai cassetti della Polizia criminale federale tedesca (BKA), in grado di mostrare nero su bianco come le autorità politiche tedesche – a maggior ragione nell’anno elettorale 2017 – pilotino l’informazione sul terrorismo, a tal punto, in alcuni casi, da indurre i consulenti governativi a costruire storie ad hoc in grado di non destare sospetti di autenticità nell’opinione pubblica e con il duplice fine di tenere basso il livello d’allarme, senza provocare danni d’immagine a chi gestisce il potere.
In sintesi, il documento invita a negare, quando possibile, la matrice islamica degli attentati. Fino a costruire fake news ad hoc.
Del resto la Germania – il governo tedesco – non è nuova alla manipolazione delle notizie, tutti ricorderete che gli stupri di massa di Colonia vennero fuori solo grazie al lavoro dei media indipendenti. Le autorità negarono fino all’ultimo.
“Nell’anno elettorale 2017 non ci sarà alcun attentato, almeno se si sarà in grado di evitarlo. Ciò significa che, non importa quanto siano sicuri dei fatti i funzionari in campo, davanti alla stampa e all’opinione pubblica, per cominciare, si deve negare sempre tutto. Lo staff di consulenza del Governo ha bisogno di tempo per illustrare l’accaduto e per mettere insieme un racconto credibile agli occhi dell’opinione pubblica».
" Insomma: negare e inventare notizie per addomesticare l’opinione pubblica. Sono cose di una gravità inaudita, che siamo certi avvengano anche in Italia. Ed è interessante notare che proprio il governo tedesco è impegnato nel censurare il web con la scusa delle ‘fake news’: per forza, i siti indipendenti potrebbero svelare la verità. In un’altra epoca, un governo del genere sarebbe stato dimissionato. I suoi kapò impiccati in piazza. "