Maurizio Blondet: IN VATICANO I DEMIURGHI CHE VOGLIONO RIDURCI
" Francesca Minerva e Alberto Giubilini, dell’università Monash di Melbourne, sul Journal of Medical Ethics: “Noi crediamo che quando situazioni simili a quelle che giustificano l’aborto si realizzano dopo la nascita, si dovrebbe essere autorizzati a ciò che noi chiamiamo aborto post-natale. Proponiamo di chiamarlo aborto post-natale anziché “infanticidio”, per sottolineare che lo statuto morale dell’ individuo ucciso è paragonabile a quello di un feto. "
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" ...la candidata a presidente degli Stati Uniti (la Clinton ndr) ha difeso in diretta tv il diritto di ogni madre ad uccidere il proprio bambino alla nascita, una sorta di infanticidio pre-autorizzato dal governo: “La sentenza Roe v. Wade stabilisce molto chiaramente che non ci devono essere leggi che limitano l’aborto. Il Governo non deve immischiarsi nelle decisioni più intime e personali delle donne, né può limitare la vita o la salute delle donne”. Insomma un colpo di coda che potrebbe costar caro alla Clinton o forse no. Infatti, dietro tutta questa accorata difesa dell’aborto alla nascita ci sarebbe un vero e proprio colosso, la Planned Parenthood. La società in questione si occupa da sempre di interruzioni di nascite e nel settore è leader e con ben 20 milioni di dollari ha finanziato la campagna elettorale proprio dell’ex first lady, insomma un’uscita azzardata si, ma decisamente ben retribuita.