La Vandea dei meridionali, una parte dei meridionali quelli che non si schierarono con il nuovo regime, quelli che difesero, la propria gente, il loro territorio, il proprio status, non furono tutti delinquenti anzi...
I veri delinquenti “camorristi” e mafiosi trovarono il loro tornaconto con Garibaldi prima e subito dopo i Piemontesi e i meridionali stessi che aderirono al sanguinario nuovo regime.... comunque fu macelleria di scellerati soggetti... questo Fumel era di Ivrea.
" Si conclude l’analisi critica di Loreto Giovannone rivolta a questo colonnello piemontese della guardia nazionale mobile, protagonista della repressione nel Cosentino dal settembre 1861"
" Da un giornale ministeriale ricavo il numero dei briganti fucilati, perché presi colle armi alla mano, essere ammontato a 1038, e questi oltre quelli uccisi negli scontri, oltre quelli costituitisi o fatti prigionieri. Il totale è di 7151"
" centinaia di appelli e denunce giunsero al ministero dell’Interno,nelle carceri private le guardie nazionali del battaglione Fumel, seviziava, torturava, eseguiva le esecuzioni dibattute nel parlamento inglese."
" un regno di terrore esisteva in Calabria, e molte persone venivano uccise a sangue freddo."
" Agli inizi del 1862 Lombroso era in Calabria, lasciò nel suo scritto una terribile testimonianza «…corpi morti lasciati a putrefare per le strade…»"
I due libri dell' Arch. Loreto Giovannone e della Prof.ssa Miriam Compagnino (ricercatori):
-Italiani
-Deportati
possono essere richiesti (pdf) a storia.italiachiocciolayahoo.it