mercredi 7 août 2019

GIOVANNI PAOLO II: LA NOVENA, SECONDO GIORNO. TESTO DELLA PREGHIERA.

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" Secondo giorno (7 di agosto)
Parte dell’omelia di Card. Ratzinger nella messa esequiale di Giovanni Paolo II:
Seguimi! Nel luglio 1958 comincia per il giovane sacerdote Karol Wojtyła una nuova tappa nel cammino con il Signore e dietro il Signore. Karol si era recato come di solito con un gruppo di giovani appassionati di canoa ai laghi Masuri per una vacanza da vivere insieme. Ma portava con sé una lettera che lo invitava a presentarsi al Primate di Polonia, Cardinale Wyszyński e poteva indovinare lo scopo dell’incontro: la sua nomina a Vescovo ausiliare di Cracovia. Lasciare l’insegnamento accademico, lasciare questa stimolante comunione con i giovani, lasciare il grande agone intellettuale per conoscere ed interpretare il mistero della creatura uomo, per rendere presente nel mondo di oggi l’interpretazione cristiana del nostro essere – tutto ciò doveva apparirgli come un perdere se stesso, perdere proprio quanto era divenuto l’identità umana di questo giovane sacerdote. Seguimi – Karol Wojtyła accettò, sentendo nella chiamata della Chiesa la voce di Cristo. E si è poi reso conto di come è vera la parola del Signore: “Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece l’avrà perduta la salverà” (Lc 17, 33). Il nostro Papa – lo sappiamo tutti – non ha mai voluto salvare la propria vita, tenerla per sé; ha voluto dare se stesso senza riserve, fino all’ultimo momento, per Cristo e così anche per noi. Proprio in tal modo ha potuto sperimentare come tutto quanto aveva consegnato nelle mani del Signore è ritornato in modo nuovo: l’amore alla parola, alla poesia, alle lettere fu una parte essenziale della sua missione pastorale e ha dato nuova freschezza, nuova attualità, nuova attrazione all’annuncio del Vangelo, proprio anche quando esso è segno di contraddizione.
Preghiera a San Giovanni Paolo II:
Beato te, caro Papa Giovanni Paolo II, perché hai creduto!
Continua, ti imploriamo, a sostenere dal cielo la fede del popolo di Dio e continua a vegliare sull’Istituto Giovanni Paolo II.
Carissimo San Giovanni Paolo II, ti ringraziamo per tutto quello che ci hai dato e per tutto quello che continuiamo a ricevere per la tua intercessione. Ti ringraziamo per essere testimone della misericordia del nostro Padre celeste. Ti ringraziamo per essere un vero amico e discepolo di Gesù che rivela pienamente l’uomo all’uomo stesso e per essere un eloquente strumento dello Spirito Santo, avendo affidato tutto a Maria, la sposa del Santo Spirito: Totus Tuus.
Finiamo con una preghiera di abbandono a nostra madre:
O Madre, che conosci le sofferenze
e le speranze della Chiesa e del mondo,
assisti i tuoi figli nelle quotidiane prove
che la vita riserva a ciascuno
e fa’ che, grazie all’impegno di tutti,
le tenebre non prevalgano sulla luce.
A Te, aurora della salvezza, consegniamo
tutti gli uomini scoprano Cristo,
il nostro cammino nel nuovo Millennio,
perché sotto la tua guida
luce del mondo ed unico Salvatore,
che regna col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.