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lundi 2 octobre 2023
dimanche 17 septembre 2023
Roberto Mazzoni: I nazisti del Pentagono – Operazione Paperclip – parte 1 – MN #230
https://mazzoninews.com/2023/09/17/i-nazisti-del-pentagono-operazione-paperclip-parte-1-mn-230/
Una conoscenza parziale della storia e della radice degli eventi odierni impedisce una reale comprensione della realtà e favorisce la diffusione di notizie fuorvianti o totalmente false e il proliferare della propaganda.
Nel prossimo video di Tucker Carlson vediamo la sua testimonianza di come la fornitura di una visione parziale delle cose costituisca la base operativa dei media moderni.
Per comprendere l’attuale situazione europea e statunitense dobbiamo comprendere il rapporto che si è sviluppato tra nazisti, russi e americani alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Questo video si basa su un libro realizzato da Annie Jacobsen, un’autrice americana che si concentra su un’operazione segreta realizzata dal Pentagono e dalla CIA, che tuttavia, come lei ci dice, ha visto lo svilupparsi di un’operazione parallela ed equivalente da parte dei sovietici del KGB, che si chiamava Operazione Osoaviakhim e che ha portato alla reclutamento da parte dei sovietici di un numero ancora maggiore di ex-nazisti, almeno 2.500, anche se le cifre, da entrambe le parti sono sicuramente molto più grandi.
La stessa operazione è stata ripetuta anche da parte di alcune nazioni del Medio Oriente, di cui la Jacobsen non fa il nome, ma che può essere intuito.
L’esistenza dell’Operazione Paperclip è stata portata alla luce per la prima volta dalla giornalista americana Linda Hunt che nel 1991 ha pubblicato il primo libro d’indagine sulla vicenda, basato su documenti che era riuscita ad ottenere dal governo degli Stati Uniti attraverso una causa legale. Linds Hunt è stata attaccata dal governo statunitense per aver portato alla luce questa operazione che altrimenti sarebbe rimasta segreta e ha posto le basi per il lavoro di Annie Jacobsen che si è basata su altri documenti ottenuti dal governo americano come pure da quello tedesco e sull’intervista di numerosi sopravvissuti ai campi di concentramento e parenti dei nazisti coinvolti nel progetto.
Il libro originale di Linda Hunt s’intitola “Secret Agenda: The United States Government, Nazi Scientists, and Project Paperclip, 1945-1990”- “Agenda segreta: il governo degli Stati Uniti, gli scienziati nazisti e il progetto Paperclip, 1945 – 1990”.
L’operazione Paperclip, che alla lettera vuol dire Operazione Graffetta, è stata una delle operazioni segrete più importanti condotte dal Pentagono e dall’intelligence americana alla fine della Seconda Guerra mondiale. Il suo obiettivo era di reclutare gli scienziati nazisti e portarli negli Stati Uniti con visti speciali così da utilizzarli nello sviluppo di armi da utilizzare contro i sovietici. Un programma simile veniva condotto parallelamente anche dagli stessi sovietici oltre che da altre nazioni che avrebbero in teoria dovuto essere totalmente ostili alla commistione con i nazisti.
L’inserimento di nazisti all’interno delle strutture di difesa e di intelligence di queste tre nazioni ne ha compromesso l’integrità e ha favorito lo sviluppo di derive naziste i cui risultati si vedono ancora oggi.
Annie Jacobsen è un’autrice di besteller che sono spesso arrivati nella prestigiosa classifica del New York Times. E’ anche stata finalista per il premio Pulitzer. I suoi libri sono stati tradotti in nove lingue. Il libro Paperclip racconta in dettaglio gli sviluppo di questa operazione, attigendo a documenti ufficiali dei vari governi coinvolti e fornendo una visione senza precedenti della portata e delle conseguenze che tale operazione ha avuto sul complesso militare e spionistico americano.
In questo video riportiamo la prima parte della conferenza che lei stessa ha tenuto per presentare il suo libro, corredandola con approfondimenti presi dal libro stesso. Nel libro si parla di vari personaggi che vi presenteremo con schede individuali e si parla inoltre della Bell Aircraft che, allepoca, era una delle principali fabbriche americane impegnate nella costruzione di aerei per la Seconda Guerra mondiale e che, in seguito, è stata la prima, grazie anche al contributo degli scienziati tedeschi, a sviluppare il primo aereo supersonico.
L’Operazione Paperclip ha coinvolto ufficialmente 1600 scienziati tedeschi, ci sono state sicuramente ramificazioni molto più vaste nel contesto della CIA, che di certo non ha dato visibilità del gran numero di ex-nazisti reclutati tra le proprie fila.
In questo video vedremo quindi solo la punta dell’iceberg per renderci conto della natura dell’Operazione Paperclip e per dare un volto ad alcuni dei nazisti coinvolti.
Come detto nel video, Annie Jacobsen è anche autrice del libro “Area 51” che parla della base militare più segreta degli Stati Uniti basandosi sulla testimonianza di 19 militari americani che avevano lavorato in quella base.
I nazisti nelle posizioni chiave del Pentagono
20140315 Annie Jacobsen Paperclip OK Part 1
[Presentatore]
Annie Jacobsen è una giornalista ed è l’autrice di Area 51. Il suo libro più recente, Operation Paperclip, Operazione Paperclip, parla della fine della seconda guerra mondiale e della decisione del governo americano di accettare all’interno dei suoi confini scienziati tedeschi di alto livello, alcuni dei quali avevano commesso atti mostruosi. Questa decisione ha accelerato la crescita delle capacità scientifiche degli Stati Uniti, ma ha anche messo in discussione la nostra posizione etica. Quindi, vi prego di dare il benvenuto ad Annie Jacobsen che ce ne parla.
[Annie Jacobsen]
Mi sentite bene? Ottimo. Ringrazio l’associazione Politica e Prosa per avermi ospitato. Benvenuti. Sono Annie Jacobsen. Stasera vi parlerò dell’Operazione Paperclip. E voglio ringraziare tutti per essere venuti. Questa è davvero la mia parte preferita del tour per la presentazione del libro. Lo scrivere un libro è solo un modo per poter guardare negli occhi le persone che lo leggono e parlarne con loro. Quindi vi guiderò attraverso circa 60 diapositive e vi parlerò un po’ dell’Operazione Paperclip, e infine accoglierò con piacere le vostre domande. Una delle cose che le persone spesso mi chiedono è per quale motivo dovrei scrivere di un argomento del genere.
L’Operazione Paperclip è stata un programma militare confidenziale. Presentava una facciata rispettabile per il pubblico. L’idea fondamentale era che non si potevano avere 1600 tedeschi che scorrazzavano per gli Stati Uniti, all’interno di varie strutture militari, oppure nelle istituzioni accademiche, senza che ci fosse una spiegazione plausibile per la loro presenza. E assieme agli scienziati tedeschi, arrivò anche una campagna di propaganda mirata a presentarli come scienziati buoni. Può darsi che alcuni di loro fossero anche buoni. Ce n’erano 1600 in totale. Può benissimo darsi che alcuni di loro fossero brave persone.
E in realtà, in ciascuna delle riunioni dove abbiamo parlato del libro, hanno partecipato individui che avevano un padre oppure uno zio che aveva fatto parte di Paperclip. Ma quello che posso dirvi è che gli uomini su cui mi sono concentrata avevano un passato molto oscuro, e ve ne parlerò un poco durante questa presentazione. Quindi, per quale motivo mi sono dedicata a questo argomento? Inizialmente stavo lavorando al mio primo libro, Area 51, e mi sono imbattuta in questi due progettisti aeronautici, i fratelli Horton, che hanno sviluppato il velivolo monoala denominato Horton Modello Cinque.
Si può vedere che assomiglia notevolmente al bombardiere americano Stealth B 2. E quando ho visto per la prima volta quelle due immagini una accanto all’altra, mi sono improvvisamente resa conto, senza molte altre spiegazioni, di quanta tecnologia ci sia arrivata dal Terzo Reich. E volevo saperne di più. Quello che ho imparato è che, benché i fratelli Horton non siano rientrati nel progetto Paperclip, il loro capo fu invece trasferito negli Stati Uniti. Ecco il loro capo, il colonnello Siegfried Knemeyer. Era uno dei primi dieci piloti del Reich, in termini di bravura, e volò in diverse missioni di spionaggio.
Questa fotografia mostra Knemeyer in procinto di sorvolare la Norvegia per scegliere obiettivi da bombardare. A destra, invece, vediamo la sua foto usata per il progetto Paperclip. E quando ho saputo che Knemeyer era venuto negli Stati Uniti, mi sono chiesta come si potesse passare dall’avere Herman Göring come capo a diventare una risorsa del Pentagono. Ora, tenete a mente, che Göring era a capo dell’aviazione tedesca, la Luftwaffe. Knemeyer era talmente importante per Göring che, in diversi documenti, Göring si riferisce a lui chiamandolo “il mio ragazzo”.
Quindi la domanda nella mia mente era: come fai a passare dall’avere Göring come capo e poi, improvvisamente, avere il Pentagono come tuo capo. Ho scoperto che quando Knemeyer si è ritirato dall’aviazione degli Stati Uniti, a metà degli anni ’70, il dipartimento della difesa gli ha conferito il premio per la distinzione nel servizio civile. Si tratta del più alto riconoscimento che uno scienziato possa ottenere dal dipartimento della difesa. E volevo sapere come poteva essere accaduto. Ho rintracciato uno dei nipoti di Knemeyer, che ha coraggiosamente accettato di condividere con me la storia di suo nonno, compresa una scatola di documenti che aveva in soffitta.
Una delle cose più interessanti che il nipote, Dirk Knemeyer, mi ha detto e che mi ha convinto del fatto che avrei dovuto scrivere questa storia, condurre ricerche e riferire i risultati, sono state le seguenti parole: “Annie, molti dei miei familiari dicono di farlo, non tanto per parlare del passato di Sigfrid, ma per colmare un vuoto. Avendo la mia età, Dirk mi ha detto che una semplice ricerca su Google rivela molto rapidamente che Knemeyer era il braccio destro di Göring, E disse che avrebbe preferito conoscere la verità su suo nonno piuttosto che non saperla. E questo era un esempio di un seme piantato che mi fece comprendere che c’era ancora molto da scoprire sull’operazione Paperclip.
Vi riporterò brevemente all’autunno del 1944. Sullo schermo, in blu scuro, vedete la Germania. Naturalmente, gli alleati sono sbarcati in Normandia. Stanno attaccando la Germania lungo queste direzioni. I sovietici stanno arrivando da queste altre direzioni. E immersi tra i soldati dei vari eserciti alleati, c’è un gruppo di scienziati americani guidato da un fisico delle particelle di nome Samuel Goudsmit. Erano impegnati in un’operazione che è stata una sorta di precursore di Paperclip. Si chiamava Operazione Alsazia. Samuel Goudsmit e il suo team avevano una missione. Dovevano scoprire che cosa sapessero i tedeschi in materia di armi atomiche, di armi biologiche e di armi chimiche.
Ma scoprirono molto rapidamente che il programma atomico di Hitler non era quello che noi americani avevamo temuto. Il che fu una fortuna per noi. Ma Hitler aveva detto al suo ministro della guerra e delle armi, Albert Speer, che la scienza nucleare era una scienza di provenienza ebraica. Questa era l’opinione di Hitler in merito. Quindi il programma atomico tedesco non progredì di pari passo con il programma delle armi biologiche e delle armi chimiche. Molto presto, dopo il suo arrivo in un piccolo appartamento a Strasburgo, in Francia, Samuel Goudsmit scoprì alcuni documenti relativi a quest’uomo, il dott. Kurt Blome, che era il vice-capo della sanità del Reich, e anche a quest’altro uomo, il dott. Walter Schieber, che era il capo della sanità per il Terzo Reich.
Goudsmit trovò questi documenti davvero notevoli che io stessa ho esaminato e che rappresentavano una sorta di corrispondenza apparentemente benigna tra scienziati. L’appartamento apparteneva ad un medico di nome Dottor Oygan Haggin, un tempo un uomo temperato, e che aveva lavorato negli Stati Uniti con una borsa di studio fornita dalla fondazione Rockefeller. Haggin scriveva a Himmler dicendo: “Dei cento prigionieri che mi hai mandato, un gruppo è morto durante il trasporto. Per favore mandane altri”.
Quello fu un momento terrificante per l’Operazione Alsazia, perché gli scienziati americani si resero conto che il Reich stava sperimentando sugli esseri umani presi dai campi di concentramento. Si stava spingendo ben oltre i confini ammessi dalla scienza medica, in un modo che non sarebbe mai stato possibile semplicemente sperimentando su conigli e porcellini d’India. Quindi il Dr. Blome e il Dr. Shreiber finirono in cima alla lista degli obiettivi per l’Operazione Alsazia e, in un secondo momento, in cima alla lista dei nomi da utilizzare per l’Operazione Paperclip.
Qui vedete Hitler e Göring. E, naturalmente, il terzo componente di questa orribile triade è Himmler, che insieme a Göring e Hitler era nel centro del mirino degli Alleati. Per parte sua, Himmler stava supervisionando una vasta rete di campi di schiavitù sponsorizzati dallo stato tedesco. Sono stati proprio gli schiavi dei campi di concentramento ad assemblare le armi per la Germania. E poi ci sono stati i prigionieri su cui i nazisti hanno condotto esperimenti per alcuni programmi militari e medici, e infine ci sono stati prigionieri che venivano usati per costruire razzi e altri componenti necessari per i vari programmi di armamento.
Mentre attraversavano la Germania e l’intero territorio occupato dal Reich, gli Alleati s’imbatterono in tesori nascosti come questo. Questa è una famosa fotografia che raffigura un deposito d’oro. Ma in queste caverne, gli alleati trovarono anche documenti e armi. Questo ne è un esempio. La piccola entrata dall’aspetto innocuo che vedete in questa foto, è in realtà l’accesso al tunnel di Nordhausen, una struttura sotterranea dove Wernher von Braun, il generale Dornberger, e molti altri scienziati che sarebbero poi venuti in America, stavano lavorando alla costruzione di razzi per il Reich.
Nella fotografia in basso, vedete i binari del treno. Le parti del razzo entravano su questi binari, i lavoratori schiavi le assemblavano, e sempre a bordo dei treni entrati in quel tunnel, sarebbero usciti i razzi V 2 e le relative parti. Questo è il razzo V 2. Un gruppo del nostro team venne mandato a catturare 100 razzi per poi rispedirli negli Stati Uniti, in modo che potessimo farli volare al poligono militare missilistico di White Sands, nello stato del New Mexico. Ed è proprio a questo punto che vediamo davvero iniziare l’Operazione Paperclip, perché allo stesso tempo, si volevano prendere gli scienziati tedeschi.
Qui si vede un ufficiale dell’intelligence coinvolto in quell’operazione sui razzi. Il programma Paperclip iniziò in modo frammentato. Un ufficiale dell’intelligence disse: “Adesso abbiamo i razzi, ma che dire degli scienziati? Questo è Von Braun, e questo è Dornberger, ed altri due di cui parlo nel mio libro su Paperclip. Ciò che è stato omesso nella considerazione della situazione, era il legame di questi scienziati col regime nazista. Qui potete vedere Dornberger insieme a Himmler. Entrambi indossano cappotti di pelle. Trovo questa fotografia notevole. Non sono riuscita ad ottenere il permesso di pubblicarla nel mio libro.
Quindi sono felice di mostrarvela qui oggi. Il generale Dornberger divenne una componente molto importante del programma Paperclip. Ha lavorato per anni per la Bell Aircraft. Aveva una delle più alte autorizzazioni di accesso a documenti segreti che il Pentagono potesse concedere. Era un ufficiale di reclutamento per l’Operazione Paperclip, e mai nulla è stato menzionato del suo passato. E questa fotografia è stata certamente tenuta nascosta per un tempo piuttosto lungo. Ritrae Arthur Rudolph, Georg Rickhey e Dornberger.
Queste sono le loro fotografie usate per l’operazione Paperclip. Parte di ciò che descrivo nel libro è come l’apparato militare degli Stati Uniti sia stato complice. E questo è un grande dilemma morale, perché siamo stati complici nel dover necessariamente presentare questi scienziati tedeschi come se fossero tedeschi buoni, quasi che fossero stati scienziati benevoli che in qualche modo si erano tenuti nascosti al regime del Reich. Ma, naturalmente, sappiamo dalla fotografia che ritrae il generale Dornberger, che tutta questa fu una finzione. Tra l’altro, nelle vicinanze di Nordhausen c’era il campo di concentramento di Buchenwald.
E quando ho viaggiato in Germania per fare ricerche sul libro, sono stata colpita da questa scritta incisa sul cancello di tale campo di sterminio. è qualcosa a cui ho pensato spesso. Dice, Jedem das Seine. È un vecchio proverbio tedesco, e significa, che ognuno riceve ciò che merita. E spesso mi chiedevo, mentre conducevo le ricerche, se gli scienziati nazisti avessero davvero ricevuto ciò che si meritavano. Erano stati portati in questo castello che, ironia della sorte, era stato uno dei quartieri generali della Luftwaffe di Göring.
Si trova alla periferia di Francoforte. E quando ci sono andata per parlare con il custode dei vecchi tempi, mi ha raccontato un sacco di storie, che riporto nel libro, su com’era quando l’esercito americano aveva preso il controllo dell’edificio, e vi radunava tutti gli scienziati che stavano raccogliendo tra le rovine del Reich. Gli scienziati nazisti sono stati sistemati in questa struttura, e gli alleati hanno cominciato ad intervistarli. Questi sono un certo numero di scienziati che si trovavano all’interno di questo castello. che gli alleati chiamavano, scherzosamente, il bidone dei rifiuti. Ma questi sono alcuni degli scienziati che sono stati effettivamente ospitati in quella struttura. Uno degli scienziati che non siamo riusciti a trovare all’inizio era il dottor Ambros.
Ambros penso che sia probabilmente il personaggio più nefasto di cui scrivo nel libro. E vi dirò brevemente perché Ambros fosse il chimico preferito di Hitler, e non lo dico alla leggera. Ho trovato un documento negli Archivi Nazionali che non credo fosse mai stato riportato prima. Mostra un premio che Ambros ha ricevuto da Hitler, per il valore di un milione di marchi del Reich. E la ragione per cui tale premio fu conferito ad Ambros, è perché aveva partecipato all’invenzione del gas Sarin. La A di Sarin sta infatti per Ambros, ma questo scienziato ha anche inventato per il Reich la gomma sintetica. E questo fu un risultato enorme per Hitler. I carri armati hanno infatti bisogno di battistrada, mentre gli aerei hanno bisogno di pneumatici. Hitler sapeva che il Reich stava esaurendo la gomma. E così, quando Ambros inventò la gomma sintetica, il führer gli concesse il proprio favore nella forma di questa gigantesca ricompensa finanziaria.
Ambros fu anche messo a capo di una fabbrica dove lavoravano prigionieri trattati come schiavi, nientemeno che ad Auschwitz. Questa è una foto dell’intelligence alleata che mostra il complesso di Berkinau ad Auschwitz, scattata nel giugno del 1944. Risulta un po’ difficile da interpretare ad occhio nudo, la foto fu scattata da una quota molto alta, ma si riconosce il complesso di Auschwitz. Lo vedete etichettato. Vediamo anche Berkinau. E sul fondo, si vede a malapena la scritta che dice Auschwitz Tre, Buna. Buna è il nome della gomma sintetica.
Ed era qui che Ambros lavorava come manager. E gli schiavi a cui era stata risparmiata la camera a gas, alcuni dei quali ho intervistato per il libro, sono stati mandati a lavorare a Buna. La maggior parte di loro sono stati letteralmente ammazzati di lavoro. Di tutte le fotografie che ho trovato, durante le mie ricerche e reportage, nessuna mi ha infastidito più di questa. Non sono stati i corpi accatastati come tronchi di legname che abbiamo visto tutti, e che ci hanno inorridito, ma è stata questa fotografia. E l’orrore viene da ciò che dice quel cartello.
C’è scritto: società del circolo sportivo di Auschwitz. E questi sono due dei colleghi di Otto Ambros che si cimentano nella scherma. Quindi, dopo una giornata trascorsa in laboratorio, andavano a tirare di scherma. E come mi hanno spiegato gli accademici del Fritz Bauer Institute, che mi hanno permesso di pubblicare questa fotografia, tale evento sportivo si svolgeva nel pomeriggio, ben in vista dei tre grandi camini dei crematori del campo di sterminio. Quindi, il fatto che Otto Ambros sia entrato a far parte del progetto Paperclip è un fatto terrificante.
Dopo essere stato catturato dagli Alleati, Il dottor Blome ha iniziato a parlare. È stato il primo membro di alto rango del Terzo Reich che ha iniziato a collaborare con gli Alleati, raccontando loro le atrocità delle camere a gas usate contro gli ebrei, e le sterilizzazioni di massa. Era un personaggio vicino a Hitler, tanto da indossare il distintivo d’oro del partito, il che significa che godeva dei favori personali del führer. C’era una sorte di tiro alla fune in corso. Un gruppo di scienziati alleati era estremamente interessato a Blome. Era responsabile del programma di armi biologiche di Hitler. Aveva lavorato su un’arma per lo spargimento della peste bubbonica.
Ma c’era una specie di tiro alla fune in corso, perché qui vediamo il dottor Leopold Alexander, che era stato inviato in Germania non per cercare di trovare scienziati, interrogarli, scoprire le loro conoscenze e decidere se dovessero o meno essere ammessi nell’Operazione Paperclip, ma piuttosto aveva il compito di cercare uomini, specificamente scienziati, e in particolare medici, che dovessero essere processati per crimini di guerra al tribunale di Norimberga. Allo stesso tempo, vediamo il generale Harry Armstrong, che, in seguito, sarebbe diventato il chirurgo generale dell’aviazione americana, vale a dire il massimo responsabile sanitario dell’arma, il cui interesse era di migliorare le prestazioni dei piloti statunitensi.
La prossima guerra avrebbe richiesto ai piloti di volare più in alto, più velocemente e per distanze molto maggiori. Ed Harry Armstrong sapeva che il Reich aveva fatto molti più progressi nello studio della fisiologia dei piloti, rispetto a quelli raggiunti dall’aviazione americana. E voleva a tutti i costi quei dottori tedeschi. Fece combutta con il Dottor Hubertus Strugghold, anche noto come il padre della medicina spaziale. Parleremo di Strugghold un po’ più avanti. Strugghold era l’uomo di punta della medicina della Luftwaffe.
Mentre stavo facendo un’intervista di recente, l’intervistato mi ha detto che, considerando il livello a cui queste persone erano arrivate all’interno del Reich, era impossibile che non sapessero quello che stava succedendo. E la migliore analogia che posso darvi, è che immaginiate di essere un gestore di fondi d’investimento e che cerchiate di dire di non essere interessati al capitalismo. Se doveste salire al vertice nel vostro campo, all’interno del Terzo Reich, dovreste necessariamente conoscere quello che succede e dovreste avere una tale dedizione nei confronti dell’ideologia che, secondo me, sarebbe quasi impossibile dichiarare di non sapere quello che stava succedendo.
Ciò nonostante, il generale Harry Armstrong e Hubertus hanno fatto di tutto per creare una partnership in Germania e per inserire nel loro staff questi uomini. Questa fotografia non è mai stata pubblicata prima. Al centro, vedete Richard Kuhn, un famosissimo premio Nobel per la chimica, e molti altri scienziati che sarebbero venuti negli Stati Uniti come parte dell’operazione Paperclip, per lavorare in Texas.
Ma prima che ciò accadesse, qualcuno ha bussato alla loro porta e venne creato un Istituto in Germania dove tutti potevano lavorare alle dipendenze delle forze armate americane, nell’attesa del loro trasferimento negli Stati Uniti. Dall’altra parte, come vi ho detto, c’era il dottor Leopold Alexander che voleva processare questi tre per crimini di guerra. E voleva anche processare il dott. Theodore Benziger. Ho letto del dottor Theodore Benziger sul New York Times, che pubblicò un necrologio nel 1999, quando il medico tedesco morì all’età di 94 anni. Il New York Times sottolineò la sua lunga carriera quale medico della marina degli Stati Uniti. Raccontava di come avesse inventato il termometro auricolare. Ma ha tralasciato completamente di scrivere che il dottor Theodore Benziger faceva parte di un ristretto gruppo di medici che lavoravano con Himmler.
E quando Himmler mostrava i filmati in cui avevano ripreso esperimenti di omicidio medico al Ministero dell’Aeronautica del Reich, era il dottor Theodore Benziger a fare le presentazioni. Questo è il tipo di insabbiamento che ho trovato sorprendente. E, cosa ancora più preoccupante, quando ho esaminato in profondità gli archivi del processo di Norimberga, ho scoperto che il dott. Theodore Benziger era nella lista iniziale degli indiziati che avrebbero dovuto comparire nel processo contro i medici del Reich. Eppure, misteriosamente, appena tre settimane prima del processo, fu rilasciato sotto la custodia del generale dell’aviazione statunitense Harry Armstrong. in procinto di essere trasferito negli Stati Uniti.
Ecco i profili dei principali personaggi che sono stati menzionati da Ann Jacobsen durante questa prima parte della presentazione.
I nomi dei nazisti più importanti che hanno lavorato per il Pentagono
Nomi delle persone menzionate nel video di Annie Jacobsen.
Dottor Leopold Alexander: psichiatra e neurologo di Boston inviato nella Germania post-bellica per indagare sui crimini medici. In seguito ha partecipato come consulente al Processo di Norimberga e ha contribuito alla redazione del Codice di Norimberga.
Otto Ambros: chimico della IG Farben, ha contribuito alla scoperta del gas Sarin, e della gomma sintetica Buna. Ha ricevuto direttamente da Hitler un premio di un milione di marchi per i traguardi scientifici da lui conseguiti. Ha servito nel Terzo Reich come capo del Comitato per le armi chimiche. è stato anche manager della fabbrica gestita ad Auschwitz dalla IG Farben, che impiegava come schiavi i prigionieri del campo di concentramento. è stato infine manager di una fabbrica nella cittadina di Dyhernfurth, dove si produceva un gas mortale. Processato e condannato a Norimberga, è stato liberato anzitempo e ha lavorato per l’azienda chimica americana Grace, per il dipartimento statunitense dell’Energia e per altre attività gestite da aziende e governi europei.
Harry Armstrong: generalmaggiore dell’aviazione statunitense. Ha istituito il centro di ricerca postbellico di Heidelberg, in Germania, per sviluppare conoscenze nella medicina dell’aviazione, dove ha impiegato 48 dottori nazisti, 34 dei quali lo hanno poi seguito negli Stati Uniti per lavorare nella scuola statunitense di medicina dell’aviazione in Texas, della quale è stato comandante. è stato anche il secondo Chirurgo Capo per l’aviazione degli Stati Uniti.
Dottor Kurt Blome: vice-chirurgo capo del Terzo Reich, capo dell’ordine dei medici del Reich, membro del Consiglio di Ricerca del Reich, ha anche lavorato nella struttura per la produzione di armi biochimiche del Reich, nelle cittadine di Nesselstedt, in Polonia, e Geragerg, in Germania. Membro storico del partito nazista, indossava il distintivo d’oro consegnato direttamente da Hitler ai membri più autorevoli del partito. Ha coperto anche il ruolo di tenente generale nelle Camice Brune, le SA, il reparto paramilitare di criminali che terrorizzava le cittadine tedesche in preparazione dell’ascesa al potere di Hitler. L’intelligence militare americana cercò di portarlo negli Stati Uniti, senza riuscirci, ma lo impiegò comunque all’interno della base dell’aviazione americana nella cittadina tedesca di Oberursel.
Walter Dornberger: generalmaggiore tedesco incaricato dello sviluppo dei missili da bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre che membro dello staff tecnico nei tunnel di Nordhausen dove i prigionieri dei campi di concentramento venivano usati come schiavi. Arrestato dai britannici per crimini di guerra e imprigionato in Inghilterra, è stato in seguito consegnato alla custodia degli americani. Come parte dell’Operazione Paperclip, ha lavorato per l’aviazione statunitense e poi per la Bell Aircraft Corporation. Fino alla fine degli Anni Cinquanta, ha svolto il ruolo di consulente in materia di missili e armi spaziali per i capi di stato maggiore statunitensi, con un’autorizzazione di livello top secret e con visite frequenti al Pentagono.
Herman Göring: gran maresciallo del Reich, comandante in capo della Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca, e successore designato di Hitler, con un curriculum estremamente lungo nel partito nazista. Quale capo del Consiglio di Ricerca del Reich era responsabile di tutte le attività di ricerca condotte all’interno della Germania nazista, soprattutto quelle finalizzate allo sviluppo di nuove armi. Era di fatto il dittatore a capo di tutte le attività scientifiche del Reich.
Samuel Goudsmit: fisico delle particelle americano e direttore scientifico dell’Operazione Alsos in tempo di guerra, che aveva l’obiettivo di scoprire gli sviluppi scientifici da parte del nemico e che riuniva personale militare, scientifico e dell’intelligence britannica e americana. Nato in Olanda, Goudsmit parlava olandese e tedesco. Ha scoperto documenti che dimostravano l’esecuzione di esperimenti mortali da parte degli scienziati nazisti nei campi di concentramento. Tali documenti furono rinvenuti nella casa di Strasburgo di uno degli scienziati nazisti.
Heinrich Himmler: capo delle SS naziste, capo della polizia nazista e commissario del Reich per il consolidamento razziale della Germania. Ha promosso l’esecuzione di esperimenti medici sui prigionieri dei campi di concentramento, e ha superveduto la vendita di oltre mezzo milione di schiavi, che sono stati mandati ai campi di lavoro forzato, al servizio dell’industria bellica tedesca. I poteri praticamente illimitati di Himmler, fanno ricadere su di lui le responsabilità più pesanti per le atrocità e per gli orrori commessi dai nazisti.
Siegfried Knemeyer: colonnello dell’aviazione militare tedesca, pilota spia, ingegnere e capo degli sviluppi tecnici della Luftwaffe in tempo di guerra sotto il comando di Herman Göring. Considerato uno dei primi dieci piloti del Reich, fu contattato dal ministro degli armamenti tedesco Albert Speer per organizzare la fuga di Speer in Groenlandia alla fine della guerra. È stato in seguito trasferito negli Stati Uniti nel campo dell’aviazione americana Wright-Patterson nello stato dell’Ohio, dove ha lavorato dal 1947 al 1977.
Richard Kuhn: chimico organico vincitore del premio Nobel per aver sviluppato l’agente nervino Soman, per conto del Terzo Reich, nel Kaiser Wilhelm Institute, che all’epoca era l’ateneo tedesco più importante per la ricerca scientifica. Il Soman è ancora oggi classificato come una delle armi di distruzione di massa. Kuhn era famoso per il fatto che iniziava tutte le sue lezioni al Kaiser Wilhelm Institute, con il tipico grido di saluto nazista. Ha poi lavorato per l’esercito americano nel centro Aero Medico dell’Aviazione di Heidelberg. Ha anche lavorato, privatamente, sempre nella base militare americana di Heidelberg, per il gruppo di lavoro coordinato dal generale dell’esercito americano Charles Loucks, che ha sviluppato il gas nervino Sàrin, uno dei più tossici agenti di guerra chimica.
Georg Rickhey: direttore generale della fabbrica di lavori forzati Mittelwerk, a Nordhausen. Trasferito negli Stati Uniti durante l’Operazione Paperclip, ha lavorato nella base dell’aviazione militare americana di Wright Field nello stato dell’Ohio. Qui ha operato alle dipendenze delle forze di aviazione dell’esercito degli Stati Uniti e ha partecipato alla compilazione di un documento, che descriveva tutte le attività di bombardamento sulla Germania, realizzate dagli alleati, e i relativi effetti. Fu accusato da un altro degli scienziati, trasferiti negli USA mediante l’Operazione Paperclip, di aver commesso crimini di guerra, e fu rimandato in Germania come accusato durante il processo dedicato al campo di concentramento di Dora-Nordhausen, ma fu poi assolto.
Arthur Rudolph: direttore operativo della fabbrica di lavori forzati di Mittlewerk a Nordhausen, era specializzato nella fabbricazione di missili da bombardamento e supervedeva l’assegnazione degli schiavi alle varie posizione di lavoro. Trasferito negli Stati Uniti grazie all’Operazione Paperclip, ha lavorato nella base militare di Fort Bliss, nel Texas, gestita dall’esercito americano, diventando poi capo progetto nella costruzione del razzo Saturno V per conto della NASA, utilizzato come veicolo di lancio per le missioni Apollo. Divenne quindi uno degli scienziati chiave nel programma spaziale della NASA. Nel 1980 fu indagato dal Dipartimento della Giustizia americano per crimini di guerra. E infine, nel 1984, fu costretto a rinunciare alla cittadinanza statunitense e dovette lasciare gli Stati Uniti come condizione per evitare il processo.
Dottor Theodor Benzinger: in tempo di guerra, capo della stazione di ricerca sperimentale dell’aviazione tedesca nella città di Rechlin, in Germania. Era anche responsabile del lavoro di ricerca medica nella Divisione Tecnica del Ministero dell’Aviazione del Terzo Reich. Ardente sostenitore del partito nazista e membro delle camice brune, le SA, il gruppo paramilitare di criminali che terrorizzò le città tedesche durante l’ascesa al potere di Hitler. Nelle SA aveva il grado di sergente maggiore medico. Fu ingaggiato dall’esercito degli Stati Uniti per lavorare nel centro Aero Medico dell’Aviazione di Heidelberg. Venne quindi arrestato, imprigionato a Norimberga ed elencato tra gli accusati che avrebbero dovuto essere processati insieme ad altri medici. Ma fu misteriosamente rilasciato e trasferito negli Stati Uniti come parte dell’Operazione Paperclip. Lavorò quindi nel centro di ricerche mediche della base navale americana della città di Bethesda.
Walter Schieber: comandante di brigata delle SS e capo dell’ufficio di approvvigionamento degli armamenti alle dipendenze del ministro Speer. Ha agito come punto di contatto tra il ministero e le industrie tedesche per la produzione dei gas nervini Sarin e Tabun, entrambi estremamente letali. Era uno dei “vecchi combattenti” di Hitler e aveva ricevuto la medaglia d’oro di prima classe del partito nazista. Ha servito anche come parte dello staff personale del comandante delle SS, Heinrich Himmler. Fu reclutato dagli americani nel corso dell’Operazione Paperclip e trasferito al gruppo di produzione del gas Sarin nella base militare statunitense di Heidelberg, alle dipendenze del generale americano Charles Loucks.
Charles Loucks: generale di brigata con un lungo stato di servizio nell’esercito americano e responsabile per lo sviluppo di armi chimiche. Ha superveduto il lavoro degli scienziati nazisti acquisiti attraverso l’Operazione Paperclip, e trasferiti nel campo militare di Edgewood nello stato del Maryland. Dal 1948 al 1975 l’esercito americano ha condotto esperimenti di guerra chimica all’interno di questo campo, usando i soldati statunitensi come cavie, a loro insaputa. In questa base militare sono stati anche condotti esperimenti sui militari inconsapevoli usando LSD e altre droghe allucinogene. Ne parleremo in un prossimo video.
Nel 1948, Loucks fu trasferito ad Heidelberg, in Germania, dove servì come comandante per la raccolta di informazioni di intelligence, al fine di sviluppare piani per la conduzione di una guerra chimica. Nella base di Heidelberg, creò il gruppo di lavoro per la produzione del gas nervino Sarin, usando gli esperti di guerra chimica tedeschi che avevano, in precedenza, lavorato per Hitler. Tra questi abbiamo Schieber, Schrader, Kuhn e von Klenck. È stato proprio il generale Loucks ad iniziare l’interesse dell’esercito americano nell’uso della droga allucinogena LSD, che fu quindi sperimentata su soldati e su civili americani inconsapevoli negli Stati Uniti.
Gerhard Schrader: chimico della società IG Farben che scoprì l’agente nervino Tabun per conto del Terzo Reich, e che rifiutò ripetutamente le offerte di contratto che gli venivano proposte come parte dell’Operazione Paperclip. Ha comunque lavorato privatamente per conto del generale Charles Loucks per la produzione del gas Sarin nella base militare americana di Heidelberg, in Germania. Schrader viene cosiderato come il padre dei gas nervini, che attaccano il sistema nervoso e che scoprì accidentalmente durante lo sviluppo di insetticidi per conto della società chimica tedesca IG Farben.
Jürgen von Klenck: ufficiale delle SS, chimico alle dipendenze della società IG Farben e vice-capo del comitato speciale per la guerra chimica gestito da Ambros. Inavvertitamente ha portato al ritrovamento di documenti compromettenti che portarono all’arresto e alla condanna di molti suoi colleghi nazisti. É stato anch’egli processato a Norimberga nel 1947, ma come parte dell’Operazione Paperclip, finì per lavorare nel gruppo di produzione del gas Sarin, all’interno della base militare americana di Heidelberg, e alle dipendenze del generale Charles Loucks.
Dottor Hubertus Strughold: direttore in tempo di guerra dell’Istituto di medicina dell’aviazione del Terzo Reich a Berlino. Faceva parte del Ministero dell’Aviazione del Reich gestito da Hermann Göring, e servì per dieci anni sotto il governo di Hitler. Benché comparisse nell’elenco ufficiale dei sospetti per crimini di guerra, fu reclutato dal generale statunitense Harry Armstrong come condirettore di un programma di ricerca medica militare top secret. Attraverso la sua partecipazione all’Operazione Paperclip, dopo la guerra venne assunto nella base militare americana di Heidelberg e poi trasferito al centro medico delle forze aeree dell’esercito americano in Texas.
Viene considerato il padre della medicina spaziale e rimane una delle figure più controverse dell’Operazione Paperclip. Strughold, nel 1942, aveva partecipato a una conferenza tenuta da un alto ufficiale delle SS, il dottor Sigmund Rascher, il quale aveva spiegato come erano stati condotti vari esperimenti dal corpo medico della Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca, usando cavie umane prese dal campo di concentramento di Dachau. Tra questi esperimenti c’erano l’immersione in acqua assolutamente gelida, l’inserimento in camere ad alta pressione, la costrizione a bere acqua salata, la conduzione di operazioni chirurgiche esplorative senza anestetico. Non fu mai accertata la responsabilità diretta di Strughold per questi crimini, ma diversi degli ufficiali medici della Luftwaffe che avevano partecipato nelle atrocità di Dachau avevano legami professionali e personali molto stretti con lui.
Wernher von Braun: (che compare nella foto di presentazione di questo video-articolo) direttore tecnico dello sviluppo dei razzi V 2 per conto dell’esercito tedesco, e capo dell’ufficio di pianificazione di Mittlebau-Dora, che era, di fatto, una divisione delle SS. Nel corso dell’Operazione Paperclip fu trasferito a Fort Bliss, in Texas, e divenne poi direttore del Marshall Space Flight Center, nello stato dell’Alabama, dedicato allo sviluppo delle missioni spaziali. Wernher von Braun è stato il principale architetto dei razzi di lancio della famiglia Saturn, usati per il programma spaziale Apollo, che ha portato gli americani sulla Luna.
Roberto Mazzoni
dimanche 18 juin 2023
MazzoniNews: Un popolo semi-lobotomizzato e quasi ritardato – parte 2 – il Pentagono (ndr: verso il transumanesimo, un altro modo di distruggere il cervello usando pratiche pseudoscientifiche)
dimanche 11 juin 2023
Mazzoni News: Un popolo semi-lobotomizzato e quasi ritardato – parte 1 – MN #217
https://mazzoninews.com/2023/06/10/un-popolo-semi-lobotomizzato-e-quasi-ritardato-parte-1-mn-217/
(...) "Volete sentire quali sono state le reazioni del deep stait su questa
faccenda? Ci vengono da una persona che ha lavorato nel deep stait, e
che lo ha lasciato, e che lo capisce perfettamente. Si tratta di un
esperto di guerra psicologica dell’esercito americano e dice che Fox
News ha licenziato Carlson al fine di mantenere gli americani nella
condizione di una popolazione semi-lobotomizzata, quasi ritardata. Il
commento viene da Scott Bennett, un ex-ufficiale militare degli Stati
Uniti specializzato nella guerra psicologica e nel contro-terrorismo.
Riportiamo le sue esatte parole: Tucker doveva essere messo a tacere
perché rappresentava una minaccia troppo grande per i poteri forti, le
persone in autorità, le istituzioni e le agende che cercano di ottenere
una popolazione semi-lobotomizzata e quasi ritardata che viene mantenuta
all’oscuro di tutto e non informata, e che non deve porre domande, o
condurre ricerche per conto proprio, che non deve analizzare le
informazioni, ma limitarsi a digerire le istruzioni che riceve, per poi
eseguirle. Dice inoltre che Tucker Carlson ha anche denunciato i crimini
di frode, di riciclaggio del denaro e di crimine organizzato della
piattaforma FTX, del Partito Democratico e del governo statunitense in
Ucraina. Ha infine smascherato i laboratori biochimici in Ucraina e le
loro connessioni con il Partito Democratico, con il presidente Barack
Obama, con il vicepresidente Biden, con George Soros, Bill Gates e altre
agenzie governative statunitensi e multinazionali farmaceutiche. Scott
Bennett ha rilasciato questa intervista a Sputnik News. la frase che mi
ha colpito di più è che Fox News abbia licenziato Carlson per mantenere
una popolazione semi lobotomizzata e quasi ritardata. Provate a
pensarci. Quello che sta dicendo è che ora che hanno tolto il
rompiscatole da Fox News, chiunque accenda la televisione per guardare
Fox News, MSNBC oppure CNN riceve fondamentalmente spazzatura." (...)
jeudi 26 janvier 2023
samedi 31 décembre 2022
jeudi 22 décembre 2022
mardi 13 décembre 2022
Roberto Mazzoni: La guerra della Propaganda – parte 5 – Le parole che uccidono – MN #195
https://mazzoninews.com/2022/12/10/la-guerra-della-propaganda-parte-5-le-parole-che-uccidono-mn-195/
(...)"Proseguiamo nella serie dedicata allo studio delle tecniche di propaganda, utilizzando come esempio l’attuale guerra in Ucraina.
Come descritto nei quattro video precedenti dedicati alla propaganda, i numeri 181, 182, 190 e 193, la propaganda è una tecnologia per la costruzione del consenso.
Si basa, alla sua origine, sulle ricerche della psicologia comportamentale moderna sviluppata in origine dal medico tedesco Wilhelm Wundt. Ha trovato la sua prima applicazione nella manipolazione su vasta scala dell’opinione pubblica di americani, britannici e francesi durante la Prima Guerra Mondiale.
Il primo autore a codificarla è stato l’americano Walter Lippmann nel suo testo Public Opinion, Opinione Pubblica, pubblicato nel 1922 sulla base dell’esperienza maturata dallo stesso Lippmann nel corso della Prima Guerra Mondiale. Ci stiamo ispirando a tale libro per realizzare questa particolare puntata che riporterà anche due l’interviste.
In questo video continuiamo anche l’esame delle operazioni militari descritte nel video 183"(...).
lundi 5 décembre 2022
dimanche 20 novembre 2022
samedi 29 octobre 2022
MazzoniNews: Biden e le forze del male – parte 2 – MN #141
Il Vaso di Pandora, Roberto Mazzoni: Le elezioni di medio termine negli USA | Mazzoni News
samedi 22 octobre 2022
vendredi 7 octobre 2022
MAZZONI NEWS: RAND: la conferma in fondo al Mar Baltico? – parte 2 – La CIA lo aveva annunciato – MN #188 - Ciò che succede oggi sarebbe successo molto prima e molto peggio se Trump non avesse vinto nel 2016. Lo scontro si profila di nuovo Trump/Clinton.
Un attentato dinamitardo ha distrutto parte delle condotte Nord Stream 1 e 2 che portavano gas naturale dalla Russia direttamente alla Germania. Le falle identificate al momento sono 4 e si sono registrate almeno due esplosioni equivalenti a 500 chili di dinamite. Non sarà possibile ripristinare il flusso nel breve periodo e le riparazioni potrebbero richiedere molto tempo. Si stima che siano stati rilasciate nell’atmosfera 80000 tonnellate di metano che hanno formato una nuvola sopra la Norvegia e la Svezia.
Sergey Naryshkin, capo dell’FSB, il servizio segreto russo, ha detto che la Russia già dispone di materiale per documentare il ruolo dell’Occidente nell’organizzare le esplosioni del Nord Stream 1 e 2. Il governo di Washington ha smentito qualsiasi coinvolgimento.
La mancanza di gas russo costituisce una grave crisi per l’Europa che dipendeva da quest’ultimo per una quota importante della propria attività industriale compresa la generazione di energia.
Abbiamo già proposto alcune ipotesi su come possa essersi sviluppato l’attentato nel video 187, dove i giornalisti indipendenti Natali e Clayton Morris hanno citato l’incidente come prova della validità del documento segreto emerso di recente e attribuito alla RAND corporation, di cui abbiamo parlato nei video 185 e 186. In questo video proporremo nuovi contributi e dettagli sull’accaduto, ma prima forniamo un quadro di contesto.
Le condotte Nord Stream fornivano il 40% del fabbisogno energetico della Germania e una quota importante del consumo energetico anche di altre nazioni europee, compresa l’Italia. La loro chiusura può essere difficilmente compensata in tempi brevi. Le altre condotte che collegano la Russia all’Europa sono state quasi completamente chiuse dagli ucraini e dai polacchi. Questi ultimi hanno invertito da qualche tempo la direzione di flusso della conduttura sotto proprio controllo iniziando a prelevare gas naturale dalle riserve tedesche anziché rifornirle.
Prima dell’attentato, i russi si era dichiarati disponibili a ripristinare il flusso a condizione che l’Europa togliesse alcune sanzioni e smettesse di fornire armi all’Ucraina.
La strana coincidenza della Baltic Pipeline
Appare quindi abbastanza chiaro che non era nell’interesse della Russia bloccare in modo permanente le forniture, ma che invece è nell’interesse dell’Ucraina e anche della Polonia, che contemporaneamente all’attentato ha avviato il funzionamento di una sua condotta che porta gas naturale alla Polonia dalla Norvegia, che ricordiamo è la patria di a, attuale Direttore Generale della NATO e in passato primo ministro della Norvegia quale rappresentante del Partito Laburista norvegese.
Ci sono alcune alternative alla fornitura russa che sono tuttavia tutte peggiorative. Tanto per cominciare, la nuova condotta Baltic Pipeline che collega Polonia e Norvegia passando attraverso la Danimarca sarà un vantaggio per polacchi e norvegesi, ma non sarà in grado di compensare neanche lontanamente la mancanza del gas russo e proporrà gas più caro. Quindi da una dipendenza dalla Russia, l’Europa si sposterebbe verso una dipendenza dalla Norvegia e la Polonia. La Polonia riceverà aiuti per 288 milioni di dollari dagli Stati Uniti, mentre al contempo blocca il flusso della condotta Yamal verso la Germania. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha cercato di attribuire la colpa del sabotaggio ai russi.
Nel frattempo ha dichiarato all’inaugurazione della condotta Baltic: “Dichiaro con assoluta sicurezza che il periodo di dominazione russo nel campo del gas naturale, marcato da estorsione, minacce e ricatti, sta giungendo a un termine La condotta Baltic significa libertà a partire da oggi. Diventerà la condotta dell’indipendenza, della sicurezza e della pace”.
Gli operatori delle reti di gas naturale di Bulgaria, Romania, Ungheria e Slovacchia hanno proposto invece di rifornire l’Europa utilizzando gas proveniente dall’Azerbajian. Si tratta in realtà di gas russo rivenduto all’Europa al triplo del prezzo su cui, naturalmente, le nazioni intermediarie segnalate prima potranno guadagnare.
Le forniture dall’Algeria sono a rischio perché gli Stati Uniti han no avviato una procedura di sanzioni contro l’Algeria poiché quest’ultima ha acquistato armi dalla Russia.
Inoltre, a seguito delle sanzioni europee, è stata revocata la licenza concessa al gestore della condotta Turkish Stream che al momento non può più riversare gas nelle condotte del continente europeo.
Infine, mentre gli Stati Uniti e il Canada hanno dichiarato che potranno sopperire a parte del fabbisogno con gas naturale liquefatto spedito via mare, poco tempo fa avevano già dichiarato di avere poca disponbilità per l’esportazione.
L’ambasciata italiana a Mosca ha raccomandato agli italiani che si trovano in Russia di andarsene. Lo stesso è stato fatto dalla Lettonia, Romania, B ulgaria, Polonia Estonia e Stati Uniti. Nel frattempo il parlamento tedesco ha votato contro un aumento degli aiuti militari all’Ucraina, con 179 voti a favore e 476 contro.
Donald Trump si è offerto di negoziare un accordo di pace tra Russia e Ucraina. Su TruthSocial ha scritto: “Tutti parlano del grande uragano Ian che sta avvicinandosi rapidamente alla Florida, ed è giusto che sia così, ma forse c’è un evento persino più importante sul lungo termine, vale a dire il SABOTAGGIO delle condotte Nord Stream 1 e 2 che vengono dalla Russia, che avevo quando ero Presidente avevo portato all’attenzione del mondo spiegando quanto fossero un elemento di debolezza per la Germania e altre parti dell’Europa, e tutti si misero a ridere all’epoca, ma ora non ridono più. Questo sabotaggio potrebbe condurre a un’ulteriore escalation e alla guerra! La “leadership” statunitense dovrebbe mantenere la calma in merito al SABOTAGGIO delle condotte Nord Stream. Questo è un grande evento che non dovrebbe portare a una grande soluzione, non ancora. La catastrofe tra Russia e Ucraina non sarebbe mai successa, e sicuramente non sarebbe successa se io fossi stato presidente. Non peggiorate le cose con l’esplosione delle condotte. Siate strategici, siate intelligenti. Combinate un accordo negoziato ORA. Entrambi i fronti lo vogliono e ne hanno bisogno. C’è in ballo il mondo intero. Sono disponibile a coordinare un gruppo (di mediazione).
Secondo una recente inchiesta, circa il 60% degli americani sono favorevoli a trattative di pace immediate.
Nel video che segue, Jackson Hinkle ci propone una sua ricostruzione degli eventi che sembra collimare con precisione con il documento programmatico attribuito alla RAND Corporation di cui abbiamo parlato nei video 185 e 186.
Nel video Hinkle parla di DPR e di LPR riferendosi alle repubbliche indipendenti del Donetsk e del Lugansk che ora stanno confluendo all’interno della Federazione Russa a seguito del completamento di referendum che hanno visto la quasi totalità della popolazione, che in queste regioni parla russo ed è di origine russa, dare il proprio voto in tal senso.
Gazprom è la società russa che gestisce le condotte Nord Stream 1 e 2. Gonzalo Lira è invece un invece un autore indipendente cileno naturalizzato con la cittadinanza statunitense che vive a Kiev, in Ucraina. È stato arrestato dal servizio segreto ucraino il 15 aprile 2022 perr i suoi commenti contro il regime di Zelensky e poi rilasciato su pressione dell’opinione pubblica soprattutto cilena.
Si parla dell’Atlantic Council, un think tank americano con sede a Washington che opera sostanzialmente al servizio della NATO, e della rivista Foreign Policy, uno dei bracci informatici primari del Deep State americano di cui parliamo nel nostro speciale dedicato al Nuovo Ordine Mondiale.
La CIA sapeva tutto e aveva avvertito i tedeschi
[Jackson Hinkle]
Oggi ci sono state alcune notizie sconvolgenti che riguardano le esplosioni nei gasdotti russi Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Dunque.
Inizialmente ho pensato che ci fossero un sacco di ipotesi folli. Tutti si chiedevano se fosse stata la Russia oppure l’Ucraina. Se fossero stati gli Stati Uniti. Chi avrebbe potuto essere? Bene, il mio pensiero iniziale è andato altrove. Non so voi cosa abbiate pensato, ma inizialmente mi sono focalizzato sull’ipotesi seguente. La mia stima iniziale si è poi rivelata sbagliata, ma avevo visto un titolo che mi aveva intrigato.
L’articolo diceva che era stato Boris Johnson, il quale, dopo aver servito come Primo Ministro, era andato in vacanza sul Baltico e aveva fatto un tuffo di pancia dal ponte più alto del suo yacht di cinque piani. Causando in tal modo una massiccia esplosione nei gasdotti Nord Stream 1 e 2. Ma mi sbagliavo. L’esplosione non è stata causata dalla sua spanciata. Ma questo non importa perché ora abbiamo più fatti e possiamo effettivamente decifrare ciò che è realmente accaduto a queste condutture. D’accordo. Direi di iniziare il servizio da qui, perché, naturalmente, nulla succede nel vuoto. Tutto è interconnesso.
È tutto collegato. Quindi diamo un’occhiata a questo articolo. è solo di pochi giorni fa. Dice che Putin stava considerando colloqui di pace con Kiev, secondo quanto riferito dal ministro degli esteri turco. Anche i sauditi dicevano cose simili e si sarebbero potenzialmente offerti come mediatori. I potenziali negoziati avrebbero dovuto tenere conto delle nuove condizioni, come dichiarato dal diplomatico di alto livello, che a sua volta aveva riportato le parole del presidente russo. Ora, quali sarebbero state queste nuove condizioni? Naturalmente, durante i negoziati, avrebbero tenuto conto dei referendum che si sono appena svolti a Kherson, Zaporiggia, LPR e DPR. Ok, quindi questo era all’ordine del giorno.
Era una cosa seria. Il presidente russo Vladimir Putin sta considerando di riprendere i colloqui con l’Ucraina, ha detto lunedì il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu. L’alto diplomatico ha fatto questi commenti durante una conferenza stampa a Tokyo, dove stava partecipando al funerale dell’ex primo ministro Shinzo Abe, assassinato in luglio. Questo è un funerale molto tardivo. È così che lo fanno in Giappone? Secondo Çavuşoğlu, Putin ha lanciato l’idea durante una conversazione con la sua controparte turca, Recep Erdoğan, al recente vertice della Shanghai Cooperation Organization, tenutasi a Samarcanda in Uzbekistan. Mi seguite?
Quindi, naturalmente, tali negoziati avrebbero tenuto conto dei nuovi fattori. Erano all’ordine del giorno. Era una cosa seria. Va bene? Ed è importante riconoscere tale fatto prima di entrare nel merito di quello che è successo nel Baltico. Perché dovete capire che qualsiasi tipo di potenziale negoziato di pace, in questo momento, includerebbe un negoziato che riguarda l’apertura dei rubinetti, la riaccensione delle turbine per le condutture Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Mi seguite? Se non mi credete. ascoltate l’unico e inimitabile Aaron Maté, che ha sottolineato proprio questo fatto. Ecco cosa scrive: In risposta alla crisi energetica dell’Europa, Putin ha detto il 17 settembre che se l’Europa volesse risolvere il problema, potrebbe ignorare gli ordini ricevuti dagli Stati Uniti e aprire i due gasdotti Nord Stream.
Era il 17 settembre. Non è passato molto tempo da allora. è stato dieci giorni fa. Quindi dev’essere successo durante questa riunione in cui Putin ha parlato con Erdogan di ristabilire i negoziati. Quindi ha detto, se vogliono risolvere questo problema, possono ignorare gli ordini ed aprire il gasdotto Nord Stream 2. Basta premere il pulsante e tutto si metterà in moto. Questo è ciò che ha detto Putin. Quindi vi pare che abbia senso che poi Putin faccia esplodere i gasdotti Nord Stream 1 e 2? Direi di no. Voglio dire, se Putin volesse davvero fermare Nord Stream 1 e 2, nel modo più completo ed assoluto, cosa potrebbe fare? Non ha bisogno di distruggere l’infrastruttura in cui le imprese e gli investitori russi hanno versato miliardi di dollari e anni di lavoro. Poteva semplicemente chiudere il rubinetto. Non doveva far altro che chiudere le valvole.
E poteva farlo dalla Russia. Poteva farlo comodamente dalla sede di Gazprom. Non era necessario distruggere l’infrastruttura, anzi sarebbe stato antitetico allo scopo dichiarato dei negoziati di Putin, come si vede dalla stessa dichiarazione dei turchi. Avrebbe potuto usare l’infrastruttura come strumento per condurre ulteriori negoziati. Ma invece qualcuno l’ha fatta saltare con una bomba. Vediamo che cosa scrive Reuters dieci giorni fa. Putin dice all’Europa, se volete il gas, allora aprite Nord Stream 2. Il presidente Vladimir Putin venerdì ha negato che la Russia abbia qualcosa a che fare con la crisi energetica dell’Europa, dicendo che se l’Unione Europea vuole più gas, deve solo revocare le sanzioni che impediscono l’apertura del gasdotto Nord Stream 2. Fondamentalmente Putin ha detto: se avete necessità impellenti, se la vostra situazione è tanto difficile, basta togliere le sanzioni su Nord Stream 2 e ricevere 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Basta premere il pulsante e tutto si metterà in moto. Ma non è successo. Qualcuno ha fatto saltare le condutture. Chi avrebbe potuto fare una cosa del genere? Chi avrebbe potuto fare una cosa del genere? Beh, le mie fonti mi dicono che non è stato Boris Johnson, non è lui che ha fatto saltare le condutture tuffandosi di pancia dalla cima del suo yacht nel mezzo del Mar Baltico. Quindi questo ci porta ad alcune domande molto inquietanti. D’accordo. Potrebbe essere stata la Germania?
Dunque, la Germania potrebbe esserne stata informata. Ma la Germania potrebbe anche non averlo saputo, ma è molto improbabile che sia la Germania. Mi seguite? I tedeschi hanno già rifiutato il gas russo. Hanno già usato le sanzioni per tagliarsi fuori dal gas russo, al fine di mandare segnali di virtuosità con cui dichiarano di odiare la Russia, e di odiare il gas russo, o qualunque sia stata la loro motivazione. E poi dobbiamo chiederci se persino possiedano la tecnologia sottomarina necessaria per provocare qualcosa del genere. Non lo so. Per l’Ucraina emergono le stesse domande. Dispongono della tecnologia? Devono per forza mandare questo tipo di segnale? Se vogliono, possono semplicemente chiudere tutti i gasdotti ucraini. Ne hanno già chiuso la maggior parte, ma possono chiudere tutti i restanti gasdotti ucraini che fanno affluire gas russo in Europa. Sappiamo che ne hanno già chiuso la maggior parte. Ok, quindi probabilmente non sono loro. Potrebbe essere stata la Russia?
Abbiamo già spiegato perché sicuramente non è stata la Russia. Non hanno motivo di farlo. Al 100.000% chiunque stia dicendo che questa è stata un’operazione russa, sta coprendo quella che, in realtà, è stata la vera parte responsabile di aver commesso questo atto di terrore. A tutti gli effetti questo è stato davvero un attentato terroristico. Passiamo allo Zio Sam. Gli americani. Che cosa? Sono stati gli americani a farlo? Possibile che gli americani abbiano commesso un attacco sotto falsa bandiera per cercare d’istigare una guerra mondiale? Quando mai avrebbero fatto qualcosa del genere in passato? Non è che magari lo abbiano già fatto in passato? Santo cielo. D’accordo, prima di entrare nei dettagli, perché ce ne sono così tanti in cui immergersi, per quanto riguarda la tesi che probabilmente sia stata l’America, permettetemi di condividere con voi una storia. La stessa storia che il mitico e assolutamente unico e leggendario Gonzalo Lira ha condiviso oggi con il suo pubblico, me compreso, sul suo canale Youtube, esaminando in dettaglio proprio questo argomento. Praticamente, ho visto il suo video proprio quando mi sono svegliato, e immediatamente ho avuto l’idea che fosse corretto al 100%, totalmente accurato.
Per capire i motivi alla base del perché lo avrebbero fatto, parleremo dei dettagli che sostengono la tesi sul come lo abbiano fatto e che tendono a confermare che siano stati proprio loro. Ma prima bisogna capire perché lo avrebbero fatto. E ci ricolleghiamo a quella storia che vi ho appena mostrato sui negoziati che stavano cominciando. Circolano voci secondo cui Olaf Sholz e alcuni funzionari e ufficiali militari ucraini e tedeschi fossero in trattative con funzionari e ufficiali militari russi e personale politico di più alto livello per condurre negoziati. La notizia è stata confermata dai turchi e anche dai sauditi. Quindi quale potrebbe essere stata in questo caso la motivazione degli Stati Uniti? Beh, siamo onesti. Sappiamo che gli Stati Uniti e il Regno Unito vogliono continuare questa guerra in Ucraina il più a lungo possibile.
Hanno due ragioni per farlo. In primo luogo, pensano che questo stia destabilizzando e danneggiando la Russia. In secondo luogo, se la Russia non è in guerra con l’Ucraina e le sanzioni non proseguono, e Putin non sta più utilizzando l’energia come arma di ricatto, perché ipoteticamente, la guerra sarebbe finita, allora con chi devono prendersela i civili, i cittadini negli Stati Uniti e nel Regno Unito? Chi dovranno incolpare delle crisi energetiche che colpiranno tutti questi paesi nel prossimo inverno, e delle crisi economiche che si svilupperanno a seguito di tali crisi energetiche. Se la guerra finisse, non sarebbero più in grado d’incolpare Putin, quindi daranno la colpa ai loro stessi governi e cominceranno le proteste nelle strade. I paesi occidentali verranno destabilizzati. Lo capite, non è vero? Permettetemi di condividere con voi una storia che Gonzalo Lira ha condiviso nel suo video di oggi, mentre ha analizzato la situazione.
Nel 1519, Cortèz arrivò nel Nuovo Mondo con 600 uomini. All’arrivo, distrusse le sue navi e tutte le navi dei suoi uomini. Perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere? La risposta è abbastanza chiara. Ha fatto capire ai suoi 600 uomini che non sarebbero potuti tornare indietro. Avrebbero dovuto conquistare questo nuovo mondo, e le persone che ci vivevano. Non sarebbero potuti tornare indietro. Non sarebbero tornati indietro. Dovevano vincere o perire nel tentativo.
Se capite questa storia allora comprendete anche il motivo per cui gli Stati Uniti avrebbero appena fatto saltare in aria i gasdotti Nord Stream, che rappresentavano l’ancora di salvezza per l’Europa. Mi seguite? Ora mi è abbastanza chiaro cosa sta succedendo in questo momento. Nord Stream 1 e Nord Stream 2 erano le principali ancore di salvezza a cui l’Europa avrebbe potuto potenzialmente aggrapparsi durante un negoziato con la Russia, abbandonando le sanzioni, ponendo fine a questa guerra per procura, e implorando e supplicando la Russia di ripristinare il flusso di gas nei gasdotti. Mi seguite? Ho detto questo non so quante volte durante le mie trasmissioni in diretta e ho detto che se avessero corretto la rotta facendo queste cose, gli europei avrebbero potuto ricevere gas attraverso Nord Stream 1 e Nord Stream 2.
Probabilmente non attraverso i gasdotti ucraini, di cui l’Ucraina ha il controllo, ma sicuramente attraverso i gasdotti Nord Stream, e avrebbero potuto evitare la crisi. Avrebbero scongiurato una crisi catastrofica, un vero e proprio collasso della civiltà. Ma ora non possono più farlo. Visto che le condotte sono esplose, Non si può seguire la strada dei negoziati in presenza di un attacco terroristico alle condotte, che potranno essere riparate solo nell’arco di mesi, se non addirittura anni, sempre che provino a ripararle. Non c’è speranza di negoziare con Putin per ripristinare Nord Stream 1 e 2, così da lanciare quell’àncora di salvezza per il vostro paese. Va bene. Nelle ultime settimane, abbiamo visto innumerevoli proteste in tutta Europa, e in particolare in Germania, nel ventre della bestia. In queste proteste la gente chiedeva di riaprire il gasdotto Nord Stream 2. Prima di questo attacco terroristico, l’unica cosa che impediva il flusso attraverso il gasdotto era un blocco normativo posto a febbraio dal cancelliere tedesco Sholz per volere degli Stati Uniti. Anche durante la giornata di oggi, in Germania sono scoppiate proteste in cui si chiedeva l’apertura del gasdotto. Il tempismo è semplicemente incredibile. Mi seguite?
Il tempismo in questa situazione è semplicemente incredibile. In tutta la Germania le proteste si stavano moltiplicando. La gente voleva che Nord Stream 2 venisse aperto. Per le strade gridavano: Nord Stream 2, Nord Stream 2. Mi seguite? Olaf Sholz e Ursula von der Leyen si svegliavano letteralmente ogni mattina per gustare il loro cocktail mimosa, mentre sotto le finestre sentivano un gruppo di plebei che chiedevano a gran voce l’apertura di Nord Stream 2. Una situazione per loro incresciosa. Non è così che vogliono vivere le loro vite. Non è così che vogliono governare il loro paese. Perciò procediamo con un esame approfondito della situazione e cominciamo dalla Germania. È vantaggioso per la leadership tedesca far implodere l’intero sistema di condotte? Sì, lo è. Far implodere l’intera infrastruttura? Sì, per loro è vantaggioso che ciò accada. Con questo sto forse dicendo che ne fossero a conoscenza? Sto dicendo che ne erano stati avvertiti? Lo vedremo tra un secondo, perché la risposta è sì. Ma se anche ipoteticamente non fossero stati avvertiti, sarebbe stata comunque una gradita sorpresa per la leadership tedesca? Sì, per loro sarebbe stata una sorpresa gradita. Il motivo è abbastanza semplice. Possono continuare questa guerra in questa condizione di crisi, mantenendo le sanzioni e la crisi energetica, e non devono sottoporsi allo scrutinio del loro stesso popolo per non aver aperto Nord Stream 1 e Nord Stream 2 quando avrebbero potuto. Possono dire semplicemente: ci dispiace, ma sono esplosi. Non sappiamo chi sia stato, ma sono esplosi. Che disdetta. Ma noi comunque sappiamo che sono stati avvertiti. Quindi iniziamo a vedere le varie fasi di questa situazione. Prima di tutto, andiamo a vedere che cosa il pezzo grosso a da dirci sulla situazione. Pronti? Mimi ha pubblicato questo messaggio su Twitter. Biden ammette che dietro il sabotaggio del Nord Stream 1 ci sono gli Stati Uniti. Questo era prima che iniziasse la guerra in Ucraina. Ascoltate che cosa aveva da dire.
[Joe Biden]
Permettetemi di rispondere innanzi tutto a questa prima domanda. Se la Russia finisse per invadere, il che significa che i suoi carri armati o le sue truppe attraversassero il confine dell’Ucraina, di nuovo. Allora la condotta Nord Stream 2 cesserà di esistere. Noi vi porremo fine.
[Giornalista tedesca]
In che modo lo farete, esattamente? Visto che il progetto si trova sotto il controllo della Germania,
[Joe Biden]
Le prometto che saremo in grado di farlo.
[Jackson Hinkle]
Biden dice: Permettetemi di rispondere innanzi tutto a questa prima domanda. Le prometto che saremo in grado di farlo. Chiuse virgolette. Con un grande sorriso sul viso. Come sarete in grado di farlo visto che la Germania è un paese sovrano e voi non la controllate, e non siete una forza di polizia globale. Non si può semplicemente andare in giro a impegnarsi sulla chiusura delle forniture energetiche di un altro paese sovrano, non è vero?
Ma Biden dice che hanno dei modi, hanno sistemi per fare in modo che ciò accada. Mi seguite? Possono spazzare via la conduttura. Hanno modi per farlo. Se la Russia invadesse di nuovo l’Ucraina con i propri carri armati, il gasdotto Nord Stream 2 cesserebbe di esistere.
Inoltre sappiamo che la Germania è stata avvertita dagli Stati Uniti. La rivista tedesca Der Spiegel riferisce che la CIA ha avvertito il governo tedesco di un imminente attacco al gasdotto Nord Stream. Quindi la CIA ha messo in guardia il governo tedesco, dicendo che ci sarebbe stato un attacco ai gasdotti nel Mar Baltico. Non mi dire. Come avrebbe potuto saperlo la CIA? Proprio come degli indovini. Sono dei geni. Possono vedere il futuro. Questo è incredibile. Oh mio Dio. Questo è davvero eccezionale. Diamo un’occhiata a questo articolo.
Ci sono segnali crescenti di un attacco pianificato ai due gasdotti Nord Stream. In base alle informazioni raccolte dallo Spiegel, ci sono già segnali premonitori in tal senso che vengono dagli Stati Uniti. Va bene, quindi gli Stati Uniti hanno avvertito la Germania dell’attentato. Non so proprio immaginare come abbiano potuto saperlo. Come avrebbero potuto? Non so come, ma in qualche modo lo sapevano. Forse dovremmo dare un’occhiata a ciò che altri funzionari europei stanno dicendo al riguardo, perché c’è un parlamentare che al momento rappresenta la Polonia. In passato è stato anche un politico di alto livello in Polonia per un certo tempo, dove ha coperto la carica di ministro della difesa. È stato anche ministro degli affari esteri in Polonia, ed ora è membro del Parlamento europeo in rappresentanza della Polonia. E si chiama Radek Sikorski. Vediamo che cosa ha detto. Ha un account verificato su Twitter e ha pubblicato un messaggio che, secondo le mie stime, è stato visto in tutto il mondo.
Ha pubblicato un tweet che, come vedete, contiene la foto del gasdotto Nord Stream 2 che esplode, si tratta di un’esplosione subacquea. E come commento scrive: Grazie USA. Ora, cosa potrebbe volerci dire Radek Sikorski? Il membro del parlamento europeo che rappresenta la Polonia, un paese profondamente russofobico. Cosa potrebbe intendere quando dice, grazie USA, e pubblica una foto dell’esplosione del gasdotto Nord Stream? Qualcuno sa dirmi a che cosa potrebbe alludere? C’è qualcuno nella chat che può illuminarmi su ciò che Radek vuole farci capire pubblicando questo messaggio? Di cosa potrebbe voler ringraziare il governo degli Stati Uniti? Qualche ipotesi? Dopo aver visto questo messaggio, l’ipotesi che ho maturato personalmente è che Radek Sikorski odia la Russia e pensa che questo si tradurrà in un impatto negativo per i russi. Ora, ciò che emerge da questo tweet è che Radek Sikorski è uno che non sa tenere la bocca chiusa, e dice a voce alta quello che tutti gli altri sanno, ma non vogliono dire. Posso garantirvi che, dopo questo tweet, il signor Sikorski non riceverà più inviti per le feste di Natale di quest’anno. Il signor Sikorski non sarà più il benvenuto alle feste dell’Atlantic Council. Sfortunatamente si è lasciato scappare qualcosa che avrebbe dovuto tenere per sé. E non ha nemmeno letto il promemoria inviato al suo indirizzo e-mail privato che si trova sul suo server segreto, su cui c’era scritto: confidenziale, cazzo, non azzardarti a pubblicare messaggi su questa faccenda che siano visibili al resto del mondo. Lui invece ha continuato imperterrito sulla sua strada pubblicando altri messaggi. Infatti ha scritto: A proposito, non c’è carenza di capacità di gasdotto per portare il gas dalla Russia all’Europa occidentale, compresa la Germania. L’unica logica del Nord Stream era che Putin fosse in grado di ricattare o fare la guerra all’Europa orientale impunemente.
Quindi, anziché dire, scusate. non intendevo dire che siano stati gli Stati Uniti. Piuttosto che cancellare il tweet, piuttosto che fare qualcosa del genere, Radek ci dice che, in fondo, la Russia stava usando questo gasdotto contro l’Europa, perciò, ovviamente, dovremmo ringraziare gli Stati Uniti. E ci fa intendere che se noi non riusciamo a capirlo, lui ce lo deve spiegare. Caro signor Sikorski, il problema che le persone hanno con il tuo tweet, è che stai semplicemente ammettendo che gli Stati Uniti hanno, in sostanza, violato l’articolo cinque del trattato NATO, e che non è stata la Russia a compiere l’attentato. Sono stati gli Stati Uniti a farlo, il che mette tutti gli altri membri della NATO in una posizione precaria. Invaderanno Washington? La Germania invierà i suoi carri armati nell’Ohio? Che cosa faranno adesso? Sono sicuro che questo li metta in una gran brutta posizione. La Polonia invierà la sua artiglieria aerea su Manhattan? Cosa sta succedendo qui? Non lo so. Quindi ho risposto al suo tweet. E gli ho chiesto, per che cosa dovremmo ringraziare gli Stati Uniti? Dovrei ringraziarli, che so, per aver dichiarato guerra ai popoli d’Europa? Perché è questo ciò che effettivamente hanno fatto, con l’attentato a questi gasdotti.
Ma devo anche menzionare che Radek non è nuovo a queste cose. Potete guardare la sua scheda su Wikipedia. Proprio qui dice che Radek è stato elencato tra i primi 100 pensatori globali nel 2012 dalla rivista Foreign Policy per, virgolette, dire la verità anche quando non è diplomatica, Il che significa che non sa tenere la bocca chiusa. Questa è una sua qualità reale, per la quale ha vinto un premio dalla rivista Foreign Policy. Max Blùmenthal ha scritto quanto segue: Il marito polacco di Anne Applebaun, la neoconservatrice legata all’amministrazione Biden e confidente di Hillary Clinton, celebra l’attacco sul Nord Stream quale atto terroristico compiuto dagli Stati Uniti che condannerà milioni di europei a un inverno gelido. E, giustamente, Anne Applebaum è la famigerata redattrice interna della rivista The Atlantic. Sì, sì, è proprio lei. Nel caso ve lo steste domandando, è proprio la stessa Anne Applebaum. Il sito Zerohedge ha twittato quanto segue: Per quanto riguarda il gasdotto Nord Stream, i sismologi dell’università svedese di Uppsala dicono: siamo molto certi che si sia trattato di esplosioni. Questo non è stato un terremoto, non è stata una frana. Non è stato il Capitano Nemo a rosicchiare i bordi del gasdotto Nord Stream, togliendo un pezzetto alla volta l’acciaio con cui è stato costruito questo magnifico gasdotto. No, gli esperti ci dicono che la seconda esplosione e quella più forte corrisponde a più di 100 chili di dinamite. Ora, questo è pazzesco. Chi potrebbe avere 100 chili di dinamite? Non lo so.
Serve una squadra di demolizioni navali subacquee. Chi ne possiede una? Chi ce l’ha? Qualcuno vuole indovinare chi ce l’ha?
La Sesta Flotta americana era sul posto prima dell’attentato
Andiamo a vedere. AZmilitary1, su Twitter, ha condiviso con il mondo queste informazioni incredibili. Giorni fa, nel Mar Baltico, c’èra un gruppo di navi della marina statunitense mandato in esplorazione e guidato dalla nave d’assalto anfibia universale USS Kearsarge. Cosa avranno potuto fare nel Mar Baltico? Si sono chiesti Ursula Von der Leyen e Olaf Sholz. E gli americani hanno anche avvertito lo Spiegel dell’attacco imminente a Nord Stream 1 e 2. Cosa stavano facendo nel Mar Baltico. Non è possibile che stessero violando l’articolo cinque del trattato NATO. Ma la USS Kearsarge non si è limitata a trovarsi nel Mar Baltico. Era a circa 30 km dal luogo del presunto sabotaggio sul gasdotto Nordstream 1 e a soli 50 km dai detriti del gasdotto Nordstream 2.
Oh, mio Dio. Il 2 settembre vediamo alcune interessanti manovre eseguite da un elicottero americano con codice identificativo FFAB123 . Di cui si è presunta l’appartenenza alle forze di aviazione abbinate alla USS Kearsarge. E oggi abbiamo cercato altri dettagli. D’accordo, quindi cosa ci mostra questo? Ci mostra che c’era qualche attività sospetta, da parte degli Stati Uniti, in corso in questa regione del Mar Baltico dove i gasdotti Nord Stream 1 e 2 sono appena esplosi. Dobbiamo anche ricordarci che gli specialisti di esplosioni subacquee statunitensi della sesta flotta stavano già effettivamente esaminando la situazione in quest’area nel mese di giugno. Leggiamo il titolo: “a: Un’operazione di sperimentazione condotta al largo dell’isola di Bornholm, in Danimarca”. Scusate se è poco. Ecco un altro titolo al riguardo: “Un’opportunità perfetta per la ricerca e la posa di nuove tecnologie”.
La sperimentazione è stata condotta al largo della costa dell’isola di Bornholm, in Danimarca, con la partecipazione del Naval Information Warfare Center, del Pacific Naval Undersea Warfare Center, del Mine War Readiness and Effectiveness di Newport, il tutto sotto la direzione della task force 68 della sesta flotta degli Stati Uniti. Va bene, la sesta flotta statunitense ha fatto una partnership con i centri di ricerca bellica della flotta degli Stati Uniti per portare nel Mar Baltico gli ultimi progressi nella tecnologia di caccia alle mine con veicoli sottomarini senza equipaggio, per dimostrare l’efficacia del veicolo in scenari operativi.
Ecco fatto. Quindi se non fosse già chiaro chi sia responsabile di questo attentato, immergiamoci un po’ più a fondo nel perché questo stia accadendo. Voglio proporvi una serie di tweet di Philip Pilkington che spiegano gli obiettivi di deindustrializzazione che gli Stati Uniti potrebbero avere, al fine di compiere un’azione come questa. Ora che i gasdotti Nord Stream sono spariti, vale la pena di considerare il fatto che l’Europa affronterà una deindustrializzazione provocata da prezzi dell’energia permanentemente elevati. La produzione europea non sarà quindi più economicamente sostenibile. Il costo dell’energia, che rappresenta uno dei fattori chiave nella produzione, sarà ovviamente troppo alto per realizzare prodotti competitivi. Sarà semplicemente più economico acquistarli altrove. C’è una buona probabilità che parte di questa produzione si sposti in America, ma solo a brevissimo termine, perché gli investimenti nella produzione creano domanda di prodotti manifatturieri. L’industria manifatturiera crea posti di lavoro in Europa, i lavoratori acquistano i prodotti.
Senza posti di lavoro nel settore manifatturiero, gli europei avranno molto meno potere d’acquisto. Se parte della produzione si spostasse in America, sarà un beneficio di breve durata. L’America si renderà presto conto che gran parte del suo mercato di esportazione è crollato. Notiamo che l’Unione Europea costituisce circa il 10% delle esportazioni dagli Stati Uniti. Poi ci sono le importazioni. L’America continuerà ad acquistare alcuni prodotti europei, ma saranno enormemente più costosi a causa dei maggiori costi energetici. Gli Stati Uniti cercheranno di portare a casa propria una parte di questa produzione, ma hanno numerosi vincoli, tra cui la scarsità di manodopera qualificata, la carenza delle infrastrutture, e altro ancora. è improbabile che gli autisti americani di Uber prendano il posto degli operai specializzati europei. Schiacciare la produzione europea crea semplicemente un buco nero in Europa.
Questo buco nero risucchierà tutto ciò che lo circonda mentre l’attività economica intorno ai suoi bordi si prosciugherà. Anche l’Europa dovrà rispondere chiudendo le esportazioni per cercare di rilanciare la propria industria non più competitiva. Fondamentalmente, l’unica strategia per l’Europa sarà di chiudersi su se stessa e imporre ai propri residenti i propri prodotti, che saranno più costosi. Ciò sarà probabilmente accompagnato da frettolose politiche d’investimento energetico che si tradurranno in un ulteriore caos economico per l’Occidente.
Una nuova Grande Depressione per l’Europa?
Tutto questo è fondamentalmente una ripetizione di ciò che è accaduto negli anni 1920. Ha provocato la Grande Depressione, ma questa volta solo l’Occidente sprofonderà nella depressione. Le nazioni della nuova alleanza BRICS Plus stanno costruendo un blocco economico separato che continuerà a crescere mentre l’Occidente avvizzirà. La guerra energetica europea passerà probabilmente alla storia, insieme al Trattato di Versailles e alle guerre commerciali degli anni 1930, come uno dei più grandi errori di politica economica della storia. E infine, un’altra cosa. Quando Trump fu eletto su una piattaforma di protezionismo più mite, molti ci misero giustamente in guardia su quanto accaduto negli Anni Trenta. Ora quelle stesse persone sembrano sostenere queste politiche copiate dagli Anni Venti e Trenta. Ironico che stia succedendo in questo momento. C’è qualcuno che può argomentare contro ciò che ho appena proposto? Qualche troll razionale e non legato alla NATO che possa contestare quanto appena visto? È innegabile che gli Stati Uniti, a partire dal 1 settembre, abbiano svolto un ruolo piuttosto massiccio, che avessero informazioni importanti sul fatto che stesse per accadere, e che sembra stessero preparandosi al verificarsi di esplosioni sottomarine nella regione del Mar Baltico, a pochi chilometri di distanza dall’attentato.
Voglio dire, andiamo, pensano davvero che siamo così stupidi? Per me è abbastanza chiaro che gli Stati Uniti siano responsabili di questo attentato. Sono curioso di sentire i vostri pensieri. Fatemi sapere nella chat dal vivo e nella sezione commenti. Sono curioso di sentirli. Ma permettetemi di essere abbastanza franco con tutti voi. Questo è l’evento più importante che abbiamo visto da quando è iniziata la guerra in Ucraina.
Questo attentato, al 100.000%, cambia tutto, rispetto a quanto abbiamo visto accadere sinora nella guerra in Ucraina. E non fa che garantire il collasso dell’Europa. L’Europa non avrà più energia quest’inverno. Lo garantisco al 1000%. Non c’è possibilità di fraintendere ciò che gli Stati Uniti stanno cercando di fare in questo momento. Stanno spingendo un’agenda malthusiana di riduzione della popolazione, di decrescita e di deindustrializzazione, e ci dimostrano che stanno avendo un discreto successo nel farlo. L’Europa sta per crollare.
Solo diverse settimane fa, prima dell’attentato, l’Associated Press ha riferito che, in quel momento, Nord Stream 1 stava erogando solo il 20% della propria capienza. Hanno proseguito dicendo che, anche senza ulteriori riduzioni del flusso di gas nel gasdotto Nord Stream 1, oppure nei gasdotti ucraini, oppure negli altri vari gasdotti che confluiscono in Europa dalla Russia, anche ammettendo che tutti gli Stati membri accettassero una riduzione del 15% dell’afflusso di gas e perseguissero davvero tale politica con efficacia, l’Europa non avrà più gas a partire da marzo.
Da allora, abbiamo visto il Nord Stream 1 scendere a 0% della capacità nel flusso di gas. Abbiamo visto il Nord Stream 1 e 2 esplodere. E già sappiamo anche che gli stati membri dell’Unione Europea non sono d’accordo nell’adottare questa riduzione del 15% nel consumo di gas e di elettricità. Stanno già dicendo che non lo faranno. Sappiamo che non saranno in grado di farlo. Sappiamo che ciò che sta per accadere nell’Unione Europea è il completo collasso del blocco economico nel modo più poetico che si possa immaginare. Si sono sanzionati da soli, e hanno compiuto questi atti incredibilmente, incredibilmente pericolosi.
Hanno innescato da soli una spirale di crisi economica che porterà a un collasso senza precedenti, e che forse non vedremo mai più nella storia. Questa è la portata della crisi in arrivo, secondo la mia opinione. E ciò che è appena avvenuto oggi conferma che non c’è via di uscita, non c’è nessuna correzione di rotta che l’Europa possa adottare. E andando avanti, non c’è nulla che possano fare per fermare ciò che sta accadendo. Non c’è nulla che possano modificare al fine di alterare il percorso che stanno percorrendo. L’ultima cosa che dirò su questo argomento è che i leader europei sono felici. E mi chiederete, Jackson, perché i leader europei dovrebbero essere felici? I leader d’Europa sono felici perché ora, quando sentiranno il ronzio nelle loro orecchie, quando nelle orecchie di Olaf Sholz echeggeranno le grida del popolo tedesco che scende in strada per protestare a gran voce, e questo succederà in tutta Europa, non solo in Germania, i leader sapranno che non c’è nulla che possano fare per scongiurare ulteriormente la crisi, verso cui hanno già lanciato in picchiata i rispettivi paesi.
Il popolo tedesco, il popolo di tutte le altre nazioni europee, non sarà più in grado di guardare in faccia i propri politici e premere affinché riaprano Nord Stream 2. Ieri, in Germania, ci sono state massicce proteste per chiedere l’apertura di Nord Stream 2. La gente non sarà più in grado di avanzare queste richieste perché i gasdotti sono esplosi e ci vorranno mesi, se non anni, per ripararli, sempre che decidano di farlo. Questo è stato un attentato terroristico, un atto di sabotaggio. È stato commesso dagli Stati Uniti. Sappiamo che la CIA ne era a conoscenza. E non so nemmeno cosa dire. Non so dove ci porterà tutto questo.
Tutto quello che so è che questo cambia tutto.
L’inquietante profilo di Radek Sikorski e di sua moglie Anne Applebaum
Le informazioni contenute in questo video tendono a convalidare la validità del rapporto attribuito alla RAND Corporation di cui abbiamo parlato nei video 185 e 186. Vediamo un coinvolgimento degli Stati Uniti come pure della Polonia che sta inseguendo un obiettivo molto rischioso. Due personaggi emergono in particolare: Radek Sikorski e la moglie Anne Applebaum.
Radek (Radoslaw) Sikorski ha cominciato la sua attività politica da giovane come leader studentesco del movimento sindacale Solidarnosc, notoriamente finanziato dalla CIA mediante l’operazione QRHELPFUL che contribuì in modo determinante allo sviluppo di una campagna di guerra mediatica contro l’Unione sovietica. Secondo quanto pubblicato dal sito di The Institute of World Politics, un istituto di formazione post-universitaria americano che si dedica alla formazione delle nuove leve del Deep State americano, le macchine da stampa per condurre tale campagna furono acquistate personalmente Owen Smith, il genero di Bill Casey che all’epoca era il direttore della CIA sotto Ronald Regan e che aveva un legame personale con la Polonia. Le costose macchine vennero quindi consegnate al Vaticano che le fece entrare in Polonia attraverso canali clandestini. Infatti, secondo quanto affermato da The Institute of World Politics, il direttore della CIA Bill Casey aveva instaurato anche una relazione personale e informale con papa Giovanni Paolo II che lo aiutava a mantenersi aggiornato sulla situazione in Polonia.
La CIA forniva denaro per stampare quotidiani, per organizzare trasmissioni radiofoniche e per condurre altre operazioni mediatiche su vasta scala per demolire l’immagine dell’Unione Sovietica in Polonia e altrove.
Non meraviglia quindi che Radek Sikorski sia diventato in seguito un giornalista e si sia trasferito in Gran Bretagna dove ha studiato ad Oxford diventando anche membro dell’esclusivo Bullindon Club di cui ha fatto parte anche Boris Jonhson.
Nel 1986 è andato in Afghanistan come giornalista durante la guerra dei Mujahideen, finanziati dalla CIA, contro le truppe sovietiche e il governo filo-sovietico. Sikorski si è anche unito ai Mujahideen nel combattimento contro i russi. Divenne corrispondente della rivista americana National Review. Lo troviamo poi in Angola nel 1989 e infine dal 1988 al 1992 è stato il rappresentante europeo della News Corporation di Robert Murdoch.
Nel 1992 è diventato vice-Ministro della Difesa in Polonia dove partecipò in modo determinante all’ingresso della Polonia nella NATO. Dal 1998 al 2001 è stato vice-ministro degli Esteri polacco e cominciò una campagna per eliminare la frase “campi di concentramento polacchi” dai media occidentali, riferendosi ai campi di concentramento nazisti di a ed altri dove vennero uccisi tre milioni di ebrei polacchi, 2,5 milioni di civili e soldati polacchi che non erano ebrei e un milione di ebrei non-polacchi. I campi di sterminio erano gestiti dai nazisti con l’aiuto di ausiliari ucraini e lituani.
Questa attività di revisionismo storico, che punta a sminuire la responsabilità della Polonia nell’olocausto, si è quindi espansa sotto forma di specifiche leggi in Polonia.
Come premio, Sikorski è stato portato a Washington dove dal 2002 al 2005 ha lavorato per l’American Enterprise Institute, un think tank dei neoconservatori americani dove è anche diventato direttore esecutivo della New National Atlantic Initiative che promuove gli interessi della NATO in Europa e la sua espansione verso le nazioni dell’Europa dell’Est.
Nel 2005 è tornato in Polonia dove è stato eletto senatore per poi diventare Ministro della Difesa dove ha organizzato un sistema per la gestione elettronica dei bandi di gara della difesa per sveltire l’approvvigionamento di armi, ma si dimise nel 2007 per discrepanze con il capo dell’intelligence militare polacca alla vigilia della partecipazione delle truppe polacche nella guerra in Afghanistan.
E’ stato ministro degli esteri polacco dal 2007 al 2008 dove coordinato con gli Stati Uniti la creazione di una base missilistica americana in Polonia. Nel giugno 2014 una rivista polacca pubblicò il contenuto di una conversazione privata di Sikorski con l’allora ministro delle finanze polacco. Ecco il testo: “L’alleanza polacco americana è priva di alcun valore. È persino nociva perché crea un falso senso si sicurezza per la Polonia. Creeremo antagonismo nei confronti della Russia e della Germania, e loro penseranno che sia tutto a posto perché crederanno che abbiamo fatto un pompino agli americani. Che perdenti. Totali perdenti.”
Nel febbraio 2014 fu mandato a Kiev per svolgere un ruolo chiave durante il colpo di stato del Maidan. Nel maggio di quell’anno, Sikorski etichettò i ribelli ucraini del Donbass come terroristi e chiese l’imposizione di sanzioni sulla Russia. Come premio, nel settembre 2014 fu nominato a, vale a dire di presidente della camera bassa del parlamento della Polonia.
Nel 2015 fu nominato statista di rilievo nel Brzezinski Institute on Geostrategy di Washington, l’istituto Brzezinski di geostrategia creato per portare avanti il pensiero della seconda versione di Nuovo Ordine Mondiale elaborata da Zbigniew Brzezinski di cui parliamo nella sezione Nuovo Ordine Mondiale e che ha un’importanza critica in questo particolare momento storico.
Nel 2019, Sikorski è andato al parlamento europeo come capo della delegazione per la relazioni tra Europa e Stati Uniti.
Vediamo quindi che è un personaggio che è stato legato al deep state americano e alla NATO per tutta la sua vita e quindi dovrebbe essere ben informato su quel che accade. Inoltre nutre un odio personale nei confronti dei russi e vuole la creazione di conflitto che coinvolga la Germania e la Russia per maggior gloria della Polonia. Dispone anche di un enorme elenco di onoreficenze concesse da Francia, Lituania, Ucraina, Georgia, Estonia e altre nazioni europee.
La moglie Anne Applebaum è una giornalista che ha lavorato per varie testate europee e ha vinto il premio Pulitzer pewr ul libro scritto sul sistema dei gulag nell’Unione Sovietica. Nata a Washington, ha studiato alla London School of Economics e a Oxford. Come si dice nel video è una confidente di Hillary Clinton e fa parte dello staff della rivista The Atlantic, il braccio propagandistico della NATO, dove è stata nominata tra i primi 50 pensatori dell’era del COVID. Ha sempre pubblicato materiale contro la Russia ed è stata tra le prime a dare vita alla falsa propaganda secondo cui Donald Trump aveva vinto le elezioni grazie ai russi. La vediamo impegnata nel team editoriale del Washington Post dove lavora per etichettare come terroristi di destra tutti coloro che sostengono Donald Trump, è membra del Council of Foreign Relations, una delle organizzazioni primarie del Nuovo Ordine Mondiale. Nel 2013 è diventata cittadina polacca. Anche lei ha una sfilza infinita di premi consegnati per il suo lavoro di propaganda pseudo-giornalistica.
Sikorski e Applebaum sono chiaramente sotto la protezione di Hillary Clinton e ci mostrano che Hillary Clinton ha molta più influena sulla Casa Bianca di quanto ne abbia probabilmente Joe Biden e che sta preparandosi a ricandidarsi come alternativa a Biden nel 2014.
Quello che sta succedendo oggi sarebbe successo molto prima e molto
peggio se Trump non avesse vinto in modo inaspettatom nel 2016. La
battaglia che si profila quindi pare di nuovo tra Donald Trump e Hillary Clinton.