MOSCA - Un gruppo di nazionalisti che si autodefinisce 'Esercito insurrezionale d'Ucraina' ha rivendicato le uccisioni del giornalista filorusso Oles Buzina e dell'ex deputato Oleg Kalashnikov con una e-mail al noto politologo ucraino Volodimir Fesenko e una di minacce al partito filorusso Blocco d'opposizione. Lo riportano i media russi e ucraini.
L'organizzazione si dice anche responsabile della morte di altri personaggi legati al deposto presidente Viktor Ianukovich: Mikhailo Cecetov, Olexandr Peklushenko e Stanislav Melnik.
"Per confermare che queste uccisioni sono state eseguite da nostri uomini - si legge nell'email secondo quanto riporta Fesenko -, vi daremo dei particolari che sono sconosciuti al pubblico: che Kalashnikov è stato ammazzato con armi calibro 7.65x17 e 9x18 e che anche lui ha sparato un colpo con la sua arma". Il gruppo, che riprende il nome dell'Esercito insurrezionale d'Ucraina (Upa) che ha combattuto nella seconda guerra mondiale (e che per un certo periodo ha appoggiato l'invasore nazista) definisce Cecetov, Peklushenko, Melnik, Kalashniko e Buzina "bastardi anti-ucraini" e annuncia che sta lanciando "un'implacabile lotta insurrezionale contro il regime anti-ucraino dei traditori e dei servi di Mosca" a cui "da questo momento in poi" si rivolgeranno "solo nella lingua delle armi finché non saranno totalmente annientati".
Nell'e-mail al Blocco d'opposizione, il gruppo definisce gli omicidi dei filorussi "un avvertimento al regime antipopolare degli oligarchi traditori" e aggiunge: "Non stavamo scherzando quando dicevamo o lustrazione o liquidazione". Nel messaggio - di cui la polizia ucraina sta cercando di risalire al mittente - l'organizzazione nazionalista si dice pronta anche all'eliminazione fisica dei rappresentanti delle autorità vigenti che "non hanno dichiarato la legge marziale e lo stato di guerra con la Russia" e "non hanno interrotto i rapporti diplomatici e commerciali con l'invasore".