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di Gianni Lannes
Questa volta faranno le cose in grande per mietere quante più vittime possibili. Garantito. «Dobbiamo aspettarci un nuovo forte sisma, come quello dell’Irpinia: non sappiamo come, dove e quando avverrà… Ma sappiamo che arriverà nuovamente il giorno in cui ci troveremo a fronteggiare un’emergenza internazionale…».
Ecco cosa ha dichiarato un mese fa in occasione del festival del volontariato il prefetto Franco Gabrielli, ex capo dei servizi segreti civili (Sisde, poi Aisi), attuale numero uno della Protezione Civile per nomina diretta delGoverno Berlusconi al posto del famigerato Guido Bertolaso.
L’allarmismo ingiustificato o infondato è un reato penale anche se viene alimentato dai vertici dello Stato? E se avesse ragione il numero uno del carrozzone statale? Ma se i terremoti per la scienza civile sono imprevedibili, allora il dottor Gabrielli è un chiaroveggente, oppure è stato informato da chi provoca i sismi artificiali, come nel caso delle forze armate degli Stati Uniti d’America che occupano illegalmente lo Stivale? A rigor di logica: delle due, l’una. A voi la scelta.
Che l’Italia sia soggetta ad un rischio sismico è una constatazione pari alla scoperta dell’acqua calda. Allora, perché un individuo strapagato con denaro pubblico che ricopre un importante ruolo sociale per conto delle Autorità di Governo soffia sul fuoco, annunciando che il Belpaese deve prepararsi ad un nuovo violento sisma? Gabrielli oltre ad essere uno sbirro particolarmente amato dalle alte sfere, è dotato di poteri speciali e straordinari. Che servano per calpestare impunemente le norme del diritto, ammantandole con emergenze e deroghe utili all’edificazione di opere pubbliche e profitti privati?
Un esperto, Alessandro Martelli, direttore del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Bologna, un anno fa ha dichiarato pubblicamente che un sisma devastante (“settimo grado della scala Richter) colpirà il Sud Italia. L’esperto ha ribadito questa previsione in audizione parlamentare. Immaginate cosa si prospetta, ad esempio, per intere città del Meridione:Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Cosenza, Potenza, Matera, Taranto, Brindisi, Lecce, Bari, Foggia, Termoli, Campobasso, Pescara, Sulmona. Il grande botto è atteso per il 2013, tant’è che la Protezione Civile si è affrettata a far bandire dalla Consip (controllata dal ministero dell’Economia & Finanze) l’acquisto di 12 mila prefabbricati per l’ennesima emergenza in arrivo che durerà così è scritto nelle previsioni dello Stato, almeno 6 anni.