Dal "Manifesto di Ventotene":
"Sappiamo per esperienza che sentimenti sciovinistici ed interessi protezionistici possono facilmente condurre all'urto e alla concorrenza anche tra due democrazie; e non è detto che uno stato socialista ricco debba necessariamente accettare di mettere in comune le proprie risorse con un altro stato socialista molto più povero, per il solo fatto che in esso vige un regime interno analogo al proprio."
Quindi io direi che:
Il "regime interno", lo possiamo considerare ininfluente o quasi ai fini dell' equità sociale.
Forse il "regime interno" può essere influenzato dall'equità sociale, e non viceversa.
Ciò significa che l'equità sociale non può essere concessa.
Cosa, allora, può farla sorgere?
Io penso che sia l' autoconsapevolezza, in ogni essere umano, della propria dignità (dignità uguale a quella di chiunque altro) a far sorgere un po' di equità sociale.
A patto però che essa sia unita all' amore per almeno un' altra persona, per cui si sia disposti a fare un reale sacrificio. Altrimenti saremmo in presenza, in realtà, di semplice egoismo.
Credo che l'equità sociale, ognuno se la costruisca nello stesso tempo per se stesso e per almeno un altro, che ama, o per più altri esseri umani, che ama.