" i rischi del Mes sono stati valutati attentamente dal governo giallorosso? Dopo il dibattito in Aula sul fondo Salva-Stati in cui è andato in scena lo scontro acceso tra il premier Conte e il leader della Lega, Matteo Salvini, arriva a sorpresa proprio la frenata da parte di Palazzo Chigi che non esclude un rinvio sull'accordo per il Mes.
Ma in questo quadro di attacchi e accuse c'è una questione che in questi giorni torna spesso sul campo dello scontro: il governo gialloverde sapeva già delle trapopole del Mes? Il premier Conte di fatto era a conoscenza già da tempo delle gabbole del nuovo Fondo Salva-Stati? A chiarire questo punto probabilmente è un report inviato dall'allora ministro alle Politiche Comunitarie del governo gialloverde, Paolo Savona.
Come riporta il Messaggero, proprio Savona aveva inviato ai ministri, ai Commissari Ue e ai vertici della Bce un report dal titolo "Una politeia per un'Europa diversa.
Nel dossier venivano affrontati anche tutti i rischi legati al Mes.
E Savona nel suo documento non esprimeva certo un parere positivo sul Fondo Salva-Stati:
"La proposta in discussione di creare un fondo europeo per gli interventi, comunque lo si chiami", si leggeva nel documento, "oltre a disporre di risorse insufficienti, ha il duplice difetto di riproporre la parametrizzazione degli interventi, invece di valutare caso per caso secondo una visione politica comune. Essa inoltre ripropone i difetti della condizionalità restrittiva per la politica fiscale dei paesi che a esso ricorreranno, rendendo il meccanismo rigido nell' applicazione e con effetti deflazionistici". Parole fin troppo chiare che a quanto pare non hanno però cambiato la posizione del premier Conte (...)